UN E-Prix di Roma degli anni scorsi

FE, l'E-Prix di Roma è un evento tra gare, spettacolo e sostenibilità

di Michele Montesano
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Fin dalla sua nascita, la Formula E ha sempre cercato di coniugare il motorsport con la sostenibilità. Il campionato dedicato alle monoposto elettriche è infatti diventato il primo evento sportivo a raggiungere la certificazione Net Zero. Obiettivo abilmente centrato cercando di ridurre costantemente l’impatto inquinante nelle città visitate, oltre che a compensare adeguatamente le emissioni prodotte durante le manifestazioni.

Non farà eccezione l’E-Prix di Roma giunto alla sua quinta edizione e, per la prima volta, collocato nel fine settimana del 15-16 luglio. Abbiamo avuto l’occasione di partecipare ad una tavola rotonda in cui Julia Pellé, direttrice della Sostenibilità in Formula E, ha descritto l’impegno profuso nel realizzare un evento a impatto zero e i grado di coinvolgere l’intera comunità.

Innanzitutto l’intero E-Prix sarà alimentato con energia rinnovabile proveniente dalla rete elettrica, da batterie di accumulo e da una piccola quantità di HVO (Hydrogen Vegetable Oil). Le stesse monoposto di Formula E verranno ricaricate tramite sei batterie, da 300 kW e 422 kWh ciascuna, realizzate riciclando le celle di auto precedentemente dismesse.

Non solo sostenibilità in pista. L’obiettivo sarà quello di ridurre i rifiuti e la plastica durante i giorni della manifestazione grazie alle cinque stazioni di idratazione Allianz che distribuiranno acqua sfruttando oltre 30mila EcoCup, opportunamente sterilizzate e riciclate dalla gara di Berlino. Per quanto riguarda il cibo si darà ampio spazio ai fornitori locali e ad alimenti stagionali, oltre ad offrire un’ampia scelta di opzioni vegetariane e vegane, senza tralasciare bevande più salutari e senza zuccheri.

La Formula E è anche inclusione sociale. Edoardo Mortara, pilota del team Maserati MSG Racing, farà visita all’ospedale pediatrico Bambin Gesù mostrando ai piccoli degenti la sua vettura da gara. Per il quinto anno consecutivo, il campionato full electric collaborerà con il Ministero della Giustizia per sostenere il reinserimento dei detenuti nella società. Questi si occuperanno sia della manutenzione degli spazi verdi che della produzione di oggetti fatti a mano per i numerosi tifosi che riempiranno gli spalti del circuito cittadino dell’EUR. Inoltre, nella giornata di mercoledì 12 luglio, trenta detenuti prepareranno le pizze per lo staff della Formula E impegnato ad allestire il tracciato.

Si cercherà di sensibilizzare anche le nuove generazioni alle tematiche ambientali. In collaborazione con l’UNICEF, verrà donato ad una scuola romana un murales in grado di assorbire, per circa dieci anni, gli agenti inquinanti dispersi in atmosfera. Durante la settimana che precede l’E-Prix, presso l’Università di Roma Tre, si terrà un talk sulle carriere femminili nel motorsport al quale parteciperanno oltre cinquanta studentesse universitarie.

L’impatto della Formula E sarà ben visibile a Roma grazie alla realizzazione di sei attraversamenti pedonali, dotati di illuminazione alimentata a energia solare, che verranno donati in altrettanti quartieri della capitale. A seguito del successo ottenuto lo scorso anno, verrà replicata l’iniziativa “Locals on Track” che darà l’opportunità ai residenti di poter percorrere a piedi il tracciato dell’EUR nei giorni precedenti l’E-Prix. Non per ultimo, verranno donati 150 biglietti ai piccoli pazienti dell’ospedale pediatrico Bambin Gesù, alla rete giovani dell’UNICEF, alle università di Roma Tre, Tor Vergata e La Sapienza oltre che al Ministero della Giustizia.

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Giovedì 6 Luglio 2023 - Ultimo aggiornamento: 23-09-2023 12:21 | © RIPRODUZIONE RISERVATA