Rally dell'Acropoli, il turbo frena Ogier (Toyota), tre Hyundai in testa: Tänak davanti a Sordo e Neuville
Ford, più green le auto della polizia americana. Il Police Interceptor Utility 2025 adotta il sistema ibrido
Ford BlueCruise arriva in Europa, mani libere al volante. Il sistema per la guida autonoma di livello 2 utilizzabile in 15 Paesi UE
JABLANOVEC – Primo, ma insoddisfatto. Thierry Neuville (Hyundai i20 N) ha vinto quattro delle 8 cronometrate del Rally di Croazia, la quarta tappa del mondiale 2024 di specialità cominciata oggi e la prima che si disputa interamente sull'asfalto, e ha chiuso al comando la giornata inaugurale. Il belga è stato al comando della corsa nei primi 6 stage, ha ceduto la testa della corsa solo dopo la settima e se l'è ripresa nell'ultima, seppur con lo stesso tempo di Elfyn Evans (Toyota Gr Yaris).
«Ho fatto quello che ho potuto: non una gran giornata», ha commentato Neuville all'arrivo. Il suo disappunto riguarda verosimilmente la foratura nella Ss6 che gli è costata 10'': «È qualcosa che non puoi evitare. So che posso andare più veloce, ma non mi fido», ha precisato. I primi tre della generale provvisoria sono racchiusi in meno di 7 secondi: il terzo, che è Sébastien Ogier, anche lui in forza alla scuderia giapponese, è a 6,6'' dai due battistrada. «Domani sarà un rally diverso: molto più lento e scivoloso», ha già anticipato l'otto volte iridato che conta di risalire in classifica.
Con la seconda Hyundai i20 N, Ott Tänak è quarto, ma è già attardato rispetto ai piloti che occupano il podio virtuale: viaggia a 34,5'' dalla terza piazza. Il suo vantaggio sul quinto, il transalpino della M-Sport Adrien Fourmaux al volante della Ford Puma, è inferiore ai 12''. Poi, 45 secondi più indietro, il giapponese del Toyota Gazoo Racing Takamoto Katusta, che in questa stagione ha un contratto per tutti i rally e il compito di conquistare punti soprattutto per la graduatoria a squadre.
Completano il quadro dei piloti della classe regina con le auto ibride Andreas Mikkelsen (Hyundai) e Grégoire Munster (Ford). Il norvegese ha già un ritardo di quasi 2 minuti e 40 secondi da Neuville e Evans e ha ammesso un grosso errore nel primo stage (50''), ma ha regolarmente rimediato ritardi in doppia cifra (sempre tra i 10 e i 20 secondi) anche nelle cronometrate successive. Il belga con licenza lussemburghese è a mezzo minuto dallo scandinavo e praticamente uno dei tre minuti che lo separano dalla vetta anche lui lo ha accumulato nella prova di apertura: solo in due occasioni è riuscito a precedere Mikkelsen al traguardo. Nel Wrc2 è al comando (nono assoluto) il russo che sventola il vessillo bulgaro Nikolay Gryazin e che guida una Citroen C3. Sabato si corrono 8 cronometrate per complessivi 109 chilometri contro il tempo.