Un parco auto

Mercato auto in Italia torna positivo: +7,52% a 135.353 immatricolazioni ad aprile. Ma tutti aspettano gli incentivi

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Dopo la battuta d’arresto di marzo, tornano a crescere le vendite sul mercato auto italiano. Il mese scorso sono state immatricolate dalla Motorizzazione italiana 135.353 autovetture, con una variazione di +7,52% rispetto ad aprile 2023, quando ne erano state immatricolate 125.884 (a marzo erano state immatricolate 162.083 autovetture, con una variazione di -3,71% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso). Nei primi quattro mesi dell’anno sono state immatricolate 586.665 vetture, in rialzo del 6,1% rispetto alle 552.941 del periodo gennaio-aprile 2023.

In aprile Stellantis ha visto rallentare il calo delle immatricolazioni in Italia, mettendo però a segno una performance inferiore a quella del mercato, cresciuto del 7,52%. Ad aprile il gruppo ha messo a segno 42.570 registrazioni, in calo dello 0,5% rispetto alle 42.773 unità dello stesso mese del 2023. A marzo erano scese dell’11,6%. Il mese scorso il gruppo aveva una quota del 31,4% del mercato italiano, contro il 34% di aprile 2023. Nei primi quattro mesi dell’anno, Stellantis ha immatricolato 192.998 vetture, in rialzo del 3,2% rispetto alle 187.005 dello stesso periodo del 2023. Nel quadrimestre, la quota di mercato è del 32,8% (da 33,8%). Questi i dati sulle immatricolazioni auto elaborati da Stellantis su fonte Dataforce.

Il mercato dell'auto italiano è debole anche a causa dell'attesa degli incentivi «da troppo tempo annunciati». E' quanto sostiene il Centro Studi Promotor «A marzo il mercato aveva fatto registrare il primo calo - spiega il Csp - dopo diciannove mesi di crescita. Si attendeva in aprile un recupero consistente. L'incremento del 7,52% non può essere considerato consistente perché in aprile ci sono stati due giorni lavorati in più che, in termini di immatricolazioni, valgono circa il 10% del risultato mensile. La frenata del mercato di marzo non può quindi ritenersi superata». Il Centro Studi Promotor segnala che «rispetto alla situazione ante-crisi, cioè al 2019, il dato del primo quadrimestre registra ancora un calo del 17,7%". Una conferma della debolezza del mercato dell'auto viene anche dall'inchiesta congiunturale condotta a fine aprile dal Centro Studi Promotor su un campione rappresentativo di concessionari. Il 56% degli interpellati giudica basso il livello delle consegne in aprile e il 25% si attende un andamento del mercato in calo nei prossimi tre mesi. «Le prospettive di un recupero in tempi ragionevoli del forte ritardo del mercato italiano dell'auto - afferma Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor - non appaiono positive. Oltre all'indebolimento della ripresa dell'economia, sulle vendite di auto incide anche l'attesa per i nuovi incentivi all'acquisto che il governo ha annunciato da mesi e che non sono ancora arrivati. L'ultimo annuncio parla di operatività degli incentivi a breve. E' auspicabile che la promessa venga mantenuta anche se appare sempre più necessario un profondo ripensamento delle prospettive del mercato dell'auto anche in vista delle crescenti perplessità che stanno emergendo sulle modalità della transizione energetica». 

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Giovedì 2 Maggio 2024 - Ultimo aggiornamento: 20:41 | © RIPRODUZIONE RISERVATA