La Urus Phev

Pechino dà spettacolo: l’auto ruggisce in Cina. Al Salone della mobilità tante novità, anche occidentali

di Nicola Desiderio
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L’automobile cinese si mette in vetrina al Salone di Pechino e mostra ancora una volta tante novità facendoci accorgere che quei nomi, una volta esotici e lontani, ora ci riguardano sempre di più perché sono arrivati nelle vetrine dei nostri concessionari e noi li stiamo acquistando. Per l’industria europea – ma anche americana, giapponese e coreana – il celeste impero dell’auto da 30 milioni di pezzi è il paradiso della produzione e degli accordi, ma anche delle vendite. Per questo nella vetrina della 18ma edizione del Beijing International Automotive Exhibition ci sono anche loro. In ordine alfabetico, il primo nome è quello di Audi che presenta la Q6L E-Tron, la nuova elettrica in versione più lunga di 105 mm e, per questo, più abitabile e dotata di una batteria da 107 kWh (+7 kWh) per 700 km di autonomia.

Il secondo nome è quello di BMW con il restyling della Serie 4 Grand Coupé e della i4 elettrica, ora anche in versione xDrive40 da 295 kW a trazione integrale. La novità assoluta per il gruppo tedesco è inglese: l’inedita Mini Aceman, crossover elettrico lungo 4,07 metri costruito insieme a Great Wall. Ha 135 kW con batteria da 42,5 kWh o 160 kW con quella da 54,2 kWh per 406 km di autonomia. Ci sarà anche una versione John Cooper Works. Non poteva mancare Volkswagen che a Pechino presenta ID.Code, concept di un bel crossover elettrico a guida autonoma di livello 4 destinato a diventare uno dei cinque modelli del nuovo brand ID.UX atteso al debutto nel 2027. Passando ad un’altra tedesca, la Mercedes ha scelto Pechino per la AMG GT 63 S E Performance, con V8 4.0 biturbo ibrido plug-in da 816 cv (0-100 km/h in 2,8 s.), e la classe G elettrica. Si chiama G580 e ha 4 motori per 432 kW, batteria da 116 kWh e la capacità di girare intorno a sé stessa come un carrarmato o di affrontare offroad che neppure le leggendarie Geländewagen a pistoni possono permettersi. La Stella presenta anche una EQS evoluta e copresenta con Geely – che dal 2019 ha il 50% del marchio – la Smart #5 concept, Suv da 550 km di autonomia che si posizionerà oltre la #3. A portare il Tricolore nei pressi della Città Proibita è la Lamborghini con la Urus rivista e completata dalla versione SE ibrida plug-in: Il mix tra V8 4 litri biturbo ed elettrico produce 800 cv, prestazioni formidabili (312 km/h, 0-100 km/h in 3,4 s.) ed emissioni zero per 60 km.

Anche Honda fa sentire la sua voce andando a tutto elettrico con le nuove e:NP2 e e:NS2 accanto al marchio Yè destinato ai giovani e di cui fanno parte la P7 e la S7, in attesa del modello di serie derivato dalla coupè 5 porte GT Concept. Nei quattro studi Epoch, Epic, Era e Eva ci sono il nuovo stile di Nissan e il suo credo tecnologico, nelle Toyota bZ3C e bZ3S due modelli che dovrebbero permettere alle Tre Ellissi di guadagnare quote sul mercato cinese. Ci prova anche la Mazda con le berlina EZ-6 (elettrica o ibrida plug-in) e con l’Arata, indicata come l’anticipazione della CX-5 di nuova generazione. Destinate a tre facoltosi clienti cinesi sono le altrettante specialissime Ghost, Phantom e Spectre che Rolls-Royce porta a Pechino, ricche di costosissimi capricci come l’illuminazione interna da 43mila punti luce e rivestimenti con 104.268 punti di cucitura solo per le portiere... Scorrendo l’elenco delle novità Made in China, per il gruppo BYD spiccano la Ocean-M, la shooting brake Denza Z9 GT e i due modelli del brand Fangchengbao: il fuoristrada Bao 8 e la Super 9, una sorprendente barchetta due posti.

Sportività anche per la Ora 07 di Great Wall: ha gli occhioni della 03 Funky Cat, ma è un coupé 4 porte lungo 4,87 metri da 300 kW a trazione posteriore ed integrale. Il gruppo Chery ha i modelli del brand Jaecoo, la Omoda 7 che si posizionerà al di sopra della Omoda 5 e infine la Exeed E08, monovolume dal muso duro con propulsione range-extender. Anche Geely punta sulle multispazio presentando la Zeekr Mix mentre SAIC evoca storia, prestazioni e sensazioni con la MG EXE181, hypercar monoposto che si ispira all’omonimo veicolo sperimentale presentato nel 1959: ha l’aerodinamica di un missile (cx di 0,181) e frena come un jet da combattimento, ovvero con due paracaduti.

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Lunedì 29 Aprile 2024 - Ultimo aggiornamento: 18:12 | © RIPRODUZIONE RISERVATA