Tavares: «Non è solo Stellantis a vivere difficoltà del settore. ci sono anche VW, Bmw, Mercedes e probabilmente non è finita»
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LE MANS – Dopo il tricolore blu bianco e rosso sventolato da Zinedine Zidane, l'asso del calcio francese che ha dato il via alla 92° edizione della 24h di Le Mans, quasi subito ha fluttuato quello italiano. Grazie alla Ferrari, che si è issata immediatamanete al comando della corsa. Nicklas Nielsen ha superato di slancio la Porsche di Laurens Wanthoor scattata dalla prima posizione al quale si è poi accodata la “rossa” numero 51 di Antonio Giovinazzi: l'italiano ha anche superato il danese, che si è successivamente reinstallato in testa.
Il “trenino” di Maranello ha guidato la corsa per diverse tornate, durante le quali Marco Wittmann è finito fuori pista con la hypercar della Bmw, scivolata in 35° posizione: il tedesco ha poi recuperato posizioni ed è il penultimo della classe regina (23 macchine al via) perché, almeno per il momento, viaggia vicino alla sessantesima posizione la Proton Competition. Il valzer dei pit stop è cominciato dopo meno di un'ora di gara e le due Ferrari si sono fermate simultaneamente dopo 12 tornate.
Dopo i primi 60 minuti, Nielsen è sempre primo davanti a Vanthoor e a Giovinazzi (tutti con un passaggio ai box): l'italiano ha già scontato i 10'' di penalità per le infrazioni in qualifica, mentre l'altra Ferrari dovrà fermarsi di più la prossima volta. Poi la Cadillac del più esperto fra i partenti, il francese Sébastien Bourdais e la Toyota numero 8 con l'omonimo svizzero Buemi. In sesta posizione la prima Alpine A424, quella pilotata da Charles Milesi seguita dalla Ferrari di Robert Kubica.
In 22esima posizione compare il primo bolide non hypercar, la Oreca della Proton Competition con Bert Viscaal al volante tallonato da Mathias Beche della Panis Racing. In seguito la pioggia della tarda mattinata, il vento aveva spazzato la pista e asciugato l'asfalto, ma le previsioni danno ancora acqua, tanta acqua, per la notte e per l'intera giornata di domenica. La gara sarà estremamente impegnativa anche per il pubblico, in particolare quello che scelto di seguire la corsa in tenda. Naturalmente non sarà una passeggiata per piloti e meccanici, anche perché il divieto di scaldare le gomme è rimasto e con le temperature basse attese nelle prossime ore tutti dovranno stare più attenti.