Mazda CX-80, com’è e come va il gigante buono giapponese tutto spazio, comfort ed efficienza
Mazda CX-80 in anteprima italiana al Salone di Torino. Design e tecnologia per l'ammiraglia a ruote alte
Mazda sfida i costruttori premium, CX80: ecco la prova dell’ammiraglia a ruote alte
Poter percorrere, sfruttando esclusivamente la trazione elettrica, molti chilometri, migliaia di metri o neanche uno. Sono le opzioni offerte da Mazda sulla strada che porta all’elettrificazione, ribadite anche nei modelli più recenti anche se agli antipodi per caratteristiche e dimensioni, come Mazda 2 Hybrid e Mazda CX-60. Una citycar full-hybrid la prima, un Suv di taglia medio grande la seconda disponibile in versione ibrida alla spina o diesel mild-hybrid. A due anni dal lancio, la gemella diversa della Yaris sfoggia la nuova calandra a cinque punti nel frontale, nuovi gruppi ottici posteriori, ora separati da una banda in tinta della carrozzeria che prende il posto della precedente in nero lucido. Il display da 10.5 pollici è la novità più visibile all’interno dell’abitacolo, sempre al fianco del quadro strumenti digitale da 12.3”. Confermata la compatibilità wireless con Apple Car Play e Android Auto come la presenza dell’Head-Up display a colori. Resta immutato il resto, con l’abitabilità buona per quattro occupanti ed il bagagliaio da 286 litri di capacità minima che non raggiunge i vertici della categoria. Le cinque stelle di sicurezza ottenute nei test EuroNcap sono figlie dell’integrazione del pacchetto adas con le nuove funzionalità i-Activsense: sistema pre-collisione, Cruise Control adattivo intelligente, riconoscimento dei segnali stradali, avviso di abbandono della corsia e assistenza al mantenimento della corsia. Nessuna novità anche riguardo il sistema full-hybrid da 116 cv complessivi, in grado di assicurare consumi contenuti in città marciando in elettrico per la maggior parte del tempo di utilizzo.
Più orientata ai lunghi viaggi la Mazda CX-60, tanto nella versione ibrida plug-in, quanto con l’ultima arrivata mossa dal 6 cilindri diesel da 3,3 litri, assistito dal sistema mild-hybrid. Viene declinato nelle versioni da 249 cv e trazione integrale o 200 cv a trazione posteriore. Entrambe votate all’efficienza, la più potente aggiunge controllo e sicurezza anche sullo sterrato, scaricando i 550 Nm di coppia sulle quattro ruote motrici. Il meglio lo offre nelle distese autostradali con limite a 130 km/h, dove il turbodiesel ibrido gira vicino ai 1.850 giri/min riuscendo a limitare il consumo a 5,6 litri per 100 km. Un dato molto vicino a quello dichiarato dalla casa, mantenendo velocità di crociera elevate.