Audi, il salto tecnologico della piattaforma Ppe. Motori più compatti, maggiore autonomia e velocità di ricarica
Porsche completa i test della nuova 911 ibrida. E abbassa il record al Nürburgring di 8". Verrà svelata il 28 maggio
FE, Shwartzmann (Ds) "vola" nei Rookie Test di Berlino. Mini (Nissan) chiude con il nono crono
SALON DE PROVENCE - I numeri li avevano anche prima, ma ora ne hanno uno in più che si aggiunge al nome con le quali le abbiamo sempre conosciute. Si chiameranno infatti 718 Boxster e 718 Cayman i due modelli di ingresso della gamma Porsche che, per l’occasione, si convertiranno al turbo e al 4 cilindri cambiando anche le gerarchie. Finora infatti la Boxster era l’unica scoperta al mondo che costava meno della corrispondente coupé, ma d’ora in poi si cambia e, a 20 anni dal lancio, la piccola di Zuffenhausen potrà sentirsi alla pari con la sua variante col tetto, anzi un gradino più in alto nel prezzo.
Il numero che le unisce è di quelli magici: 718 infatti è l’auto da corsa con la quale Porsche vinse 4 delle 11 targhe Florio conquistate (1956, ’59, ’60 e ‘63), un record tutt’ora imbattuto insieme a quello che la Cavallina detiene alla 24 Ore di Le Mans con 17 trionfi, l’ultimo ottenuto proprio lo scorso anno con la 919 Hybrid il cui sistema di propulsione è basato su un 4 cilindri di 2 litri. L’unità del prototipo da pista ha le bancate a V di 90 gradi mentre quelle della 718 Boxster sono ovviamente contrapposte, ma le misure di corsa e alesaggio sono le stesse. Insomma, parafrasando il vecchio motto: dentro una Porsche c’è più di un’auto da corsa.
Esteticamente la nuova 718 Boxster cambia soprattutto dietro, con una striscia che maschera lo spoiler retrattile e unisce le luci posteriori che ripropongono il tema grafico dei 4 punti, ripetuto anche per i fari e ormai patrimonio di tutte le Porsche, stradali o da pista. Evoluta anche la telematica con i nuovi sistemi di infotainment e l’ergonomia del posto di guida, con l’arrivo di nuovi volanti provvisti della rotella per cambiare la modalità di guida e del pulsante Sport Response che per 20 secondi libera tutta la sportività della vettura. A Weissach, dove gli uomini del reparto sviluppo e quelli della squadra corse lavorano a contatto di gomito, hanno rinforzato la parte posteriore del telaio, montato ammortizzatori più morbidi, irrigidito viceversa molle e barre e adottato uno sterzo più diretto del 10% a fronte di una geometria leggermente meno agile per la sospensione posteriore.
La Boxster si guadagna i freni che erano prima della Boxster S e quest’ultima invece si prende quelli della 911 Carrera. E arriviamo ai motori, tutti in alluminio con superficie di scorrimento applicata direttamente mediante raggio al plasma. Il 2 litri ha 300 cv e 380 Nm, il 2,5 litri della 718 Boxster S arriva a 350 cv e 420 Nm e ha la turbina a geometria variabile, soluzione condivisa solo con sua maestà 911 Turbo. A conti fatti, hanno 35 cv in più e consumano il 13% in meno rispetto ai precedenti aspirati, ma soprattutto hanno fino al 35% di coppia in più erogata già prima di 2.000 giri/min pur avendo la zona rossa a 7.500 giri/min.
Quanto contano oltre 40 anni di esperienza nel campo dei motori sovralimentati poi lo si percepisce pienamente anche come passeggeri. Il nuovo 4 cilindri ha perso il ringhio metallico del 6 aspirato, ma ricompensa con prestazioni straordinarie espresse con la qualità che ci si attende da una Porsche anche grazie ad un telaio eccellente.
La prontezza all’acceleratore è il connubio ideale per giocare in curva con l’handling fantastico di questa 718 oppure sfruttarne la precisione chirurgica mentre la progressione del nuovo 4-boxer produce – nel caso della 718 Boxster S con Sport Chrono e cambio PDK a 7 rapporti – uno 0-100 km/h in 4,2 secondi e una punta massima di 285 km/h. I prezzi: 56.213 euro per la 718 Boxster e 69.176 euro per la 718 Boxster S.
ACCEDI AL Corriere Adriatico.it
oppure usa i dati del tuo account