Kia EV9

Kia EV9, sette posti in prima fila nella lounge su quattro ruote e zero emissioni

di Giampiero Bottino
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Pur non ripetendo l’exploit della EV6, che due anni fa ha regalato alla Kia la prima corona di Auto dell’Anno europea, piazzandosi ai piedi del podio (quarta, a soli 7 voti dalla Peugeot 3008) nell’edizione 2024 del più ambito riconoscimento automobilistico europeo, l’EV9 conferma che l’impegno del costruttore coreano verso la mobilità del futuro non è una semplice dichiarazione d’intenti, ma un progetto concreto portato avanti nel solco della filosofia che in passato ha ispirato la crescita impetuosa del brand: qualità al di sopra di ogni sospetto, creatività stilistica e tecnologia allo stato dell’arte.

Questo Suv lungo 5.010 mm, 330 in più della EV6 rispetto alla quale vanta linee più squadrate e muscolose, ma sempre coerenti con il linguaggio stilistico “Opposite United” che deve il nome alla capacità di conciliare aspetti contrastanti come natura, modernità e tecnologia. Si tratta di un prodotto strategico per la capacità, sottolineata dal presidente di Kia Europe Jason Jeong, di «introdurre concetti da auto del futuro nel mondo odierno, incoraggiando le persone a compiere il passaggio alla mobilità elettrica. EV9 sarà fondamentale nella trasformazione del brand e nel ridisegnare il modo in cui le persone si muovono».

La generosità delle dimensioni ha consentito di accogliere tre file di sedili, con una configurazione standard e sette posti, che a richiesta possono diventare sei, ma soltanto se si opta per l’allestimento superiore battezzato GT-Line. L’utilizzo della piattaforma modulare E-Gmp, specifica per i modelli 100% elettrici, ha consentito di sfruttare al meglio i minori ingombri e la maggiore semplicità della propulsione a batteria, approfittando del pianale piatto per creare un ambiente accogliente, spazioso e conviviale. A veicolo fermo, per esempio, gli occupanti della seconda fila possono scegliere se utilizzare la funzione relax che trasforma il sedile in una comoda poltrona reclinabile tipo aereo, oppure permette di ruotarlo di 180 gradi per “fare salotto” con i compagni di viaggio della terza fila.

Nell’abitacolo di eleganza minimalista gli elevati contenuti tecnologici trovano l’espressione più immediatamente percepibile nell’unica grande cornice che svetta sulla plancia, occupandone più del metà larghezza, nella quale sono racchiusi due display da 12,3 pollici (il quadro strumenti digitale davanti al guidatore e lo schermo del sistema di infotainment) tra i quali si trova un altro schermo di dimensioni più contenute (5,3 pollici) riservato alle informazioni sulla climatizzazione, la cui gestione è semplificata dal nuovo pannello di controllo, alla prima apparizione su un modello del marchio. Attingendo al catalogo degli optional si può poi avere l’head-up display che proietta le informazioni più importanti sul parabrezza di fronte al conducente.

Se lo spazio per i passeggeri è generoso, quello riservato ai bagagli non è da meno: 828 litri con le prime due file di sedili occupate, 333 quando l’equipaggio è al completo. A questo si aggiunge un vano ricavato sotto il cofano anteriore: da 90 litri nell’allestimento base a trazione posteriore, da 52 nel caso della GT-Line a quattro ruote motrici, che è più lunga di 5 mm.

Le due versioni, il cui listino italiano parte rispettivamente da 76.450 e 81.650 euro, condividono la batteria di ultima generazione da 99,8 kWh, ma differiscono quanto a motorizzazioni. La EV9 a trazione posteriore ha un motore da 204 cv che la spinge fino alla velocità massima di 185 km orari con un’accelerazione 0-100 in 9,4 secondi e un’autonomia che secondo il ciclo di prova Wltp può arrivare a 563 km.

Due motori (uno per asse) per complessivi 385 cv spingono invece la GT-Line a quattro ruote motrici fino a 200 km/h, promettendo 5,3 secondi per raggiungere i 100 km orari con partenza da ferma e un’autonomia Wltp di 505 km. Da sottolineare l’efficacia del sistema di ricarica ultrarapida da 800 Volt grazie al quale è possibile accorciare radicalmente i tempi di “rifornimento”, da sempre uno dei punti deboli della propulsione 100% elettrica: alla versione base a due ruote motrici, per esempio, bastano 15 minuti per recuperare 249 km di autonomia.

La vocazione green del nuovo eco-Suv di casa Kia non si ferma però all’azzeramento delle emissioni allo scarico, ma trova espressione nell’intero processo di sviluppo della vettura, secondo le linee indicate dalla “Design Sustainability Strategy” che prevede la progressiva introduzione nelle auto di sempre più materiali ecologici.

Un processo di cui EV9 rappresenta il primo passo, per esempio con gli interni realizzati in bio-poliuretano, materiale alternativo alla pelle e parzialmente derivato da ingredienti naturali come il mais. L’elenco non si ferma qui, e coinvolge anche il cruscotto, i rivestimenti delle portiere e dei montanti per cui sono stati utilizzati il Pet riciclato e le olefine termoplastiche, mentre la plastica impiegata per le finiture interne è figlia del riciclo dei rifiuti post-consumo. Il Pet riciclato, impiegato anche per l’esecuzione dei tessuti e dei tappetini, è stato in buona parte ricavato dal recupero delle reti da pesca disperse in mare, nell’ambito di un impegno a tutto campo finalizzato alla ricerca di nuovi materiali bio capaci di rendere sempre più green i prodotti che esibiscono il badge Kia.

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Venerdì 12 Aprile 2024 - Ultimo aggiornamento: 09:26 | © RIPRODUZIONE RISERVATA