Il rendering del Polaris 48

I Cantieri di Pisa rilanciano la serie mito Polaris: il primo yacht è un voyager di 48 metri costruito in acciaio e alluminio

di Sergio Troise
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Chiunque si occupi di nautica sa bene che il nome Polaris è un simbolo storico dello yachting italiano: Polaris e Super Polaris sono state tra le barche di lusso più prestigiose degli anni 60, l’epoca della Dolce Vita e dei “primi passi” del diporto nautico. Sconosciute ai più giovani, quelle barche dallo stile inimitabile tornano a vivere grazie ai nuovi Cantieri di Pisa, quelli rilanciati da Enrico Gennasio, che dal 2021 ha rilevato lo storico marchio con la volontà di creare una sinergia fra aziende e, soprattutto, di lanciare sul mercato prodotti capaci di rinsaldare il rapporto tra tradizione e innovazione.

Si chiama Polaris 48 l’erede degli storici yacht del secolo scorso. Dai quali si distingue, com’è facile immaginare, non solo per la rinuncia al legno e l’utilizzo di acciaio e alluminio, ma anche per le dimensioni nettamente superiori: 48 metri contro gli appena 13,20 (poi 16) del predecessore. In base ai piani annunciati dal cantiere, arriveranno in seguito anche un Polaris 38 e un Super Polaris 60. Saranno tutti costruiti in acciaio e alluminio e caratterizzati da una grande versatilità.

Una nota dell’azienda informa che il primo Polaris della nuova serie “è stato progettato in modo che l’ampiezza degli ambienti esterni permetta di creare grandi terrazze sul mare, conviviali e polifunzionali, ospitare diverse amenities per scoprire baie irraggiungibili e caricare gli stivaggi adatti a lunghe permanenze a bordo”.

Antonio Luxardo, chief designer del cantiere, firmerà le linee esterne di tutta la gamma e Optima Design si occuperà dell’ingegneria. L’interior design di questo primo esemplare, un voyager lungo, come detto, 48 metri, e largo quasi 9, è stato affidato allo studio Parisotto+Formenton. La carena dislocante è stata progettata per garantire buone perfomance e una riduzione dei consumi.

Una nota del cantiere spiega che “la nuova linea è composta da imbarcazioni di tipologie e materiali diversi rispetto alla produzione storica del brand ma con linee immediatamente riconducibili alla sua tradizione”.

Più in dettaglio, Luxardo spiega che “il Polaris 48 appartiene alla tipologia dei voyager perché riprende l’autonomia degli explorer e vi aggiunge spazi esterni incredibilmente versatili e grande raffinatezza degli ambienti interni. La principale peculiarità – aggiunge il designer - risiede nella vivibilità di upper e main-deck, che ospitano due grandi terrazze sul mare, utilizzabili in modi diversi e in comunicazione tra loro, e danno la possibilità di accogliere tutto l’occorrente per esplorare le zone circostanti e fare sport in acqua”.

Il main-deck offre due cabine (armatoriale e Vip) e circa 200 metri quadrati di spazi dedicati alla convivialità, di cui 50 destinati a una lounge interna e ben 150 all’aperto, dove è stata progettata una zona relax versatile, che può accogliere anche una vasca Jacuzzi.

Sarà possibile ospitare tre tender, di cui uno di 8 metri, oppure una rescue boat e due moto d’acqua. La falchetta apribile è utile sia per l’alaggio del tender che per ampliare lo spazio a disposizione degli ospiti quando il mezzo di servizio è in acqua. Questo ponte può dunque costituire una beach area, una terrazza coperta o una zona relax.

L’upper-deck dispone di una zona pranzo, a centro barca, mentre l’area di poppa esterna è un’altra grande terrazza sul mare arredata con divani, chaise longue, area prendisole, zona bar e due scale che la mettono in comunicazione con l’area beach sottostante.

Per la notte, oltre alle due cabine sul ponte principale, sono disponibili quattro cabine per gli ospiti nel lower, che accoglie anche gli otto posti letto per l’equipaggio (il comandante alloggerà nel bridge- deck). Il cantiere offre comunque la possibilità di modificare il layout a seconda delle esigenze degli armatori.

L’interior design è stato progettato, come detto, dallo studio di Aldo Parisotto e Massimo Formenton, architetti attivi in tutto il mondo in diversi ambiti (dalle realizzazioni museali e commerciali all’arredo indoor e outdoor), i quali hanno disegnato interni luminosi dall’atmosfera calda, basata sulle tonalità del marrone e del bianco. In linea con la volontà di omaggiare la tradizione del brand sono stati scelti materiali tipici della storica linea Akhir (successiva ai Polaris), come il teak decapato, il carbonio, il bronzo, il vetro e l’ottone. Tonalità e arredi richiamano l’atmosfera marina, le linee sono nette e le finestrature ampie e abbondanti, per un continuo dialogo con luce e panorama.

L’ingegnerizzazione è stata affidata a Optima Design, fondata nel 2004 da Antonio Luxardo e Michele Zignego. I motori saranno due Man V12 1650; l’autonomia prevista è di circa 4.000 miglia a 10 nodi e la velocità massima 16 nodi. Il cantiere sta per altro portando avanti alcune ricerche per proporre, in alternativa alla motorizzazione tradizionale, anche una propulsione ibrida.

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Giovedì 30 Maggio 2024 - Ultimo aggiornamento: 15:29 | © RIPRODUZIONE RISERVATA