MISANO ADRIATICO – La Formula E resta in Italia e sbarca in Romagna, a Misano Adriatico, dove il 13 e 14 aprile sono in programma gli ePrix 6 e 7 della decima stagione, i primi in Europa del 2024. Le prove del Misano World Circuit (Mwc) sostituiscono quelle di Roma, dove il pur amato tracciato cittadino dell'Eur era diventato toppo stretto per le caratteristiche delle monoposto Gen3, le cui prestazioni diventeranno ancora più importati dall'anno prossimo. Il mondiale elettrico “omaggia” la Motor Valley italiana e corre su una pista espressamente accorciata e modificata per consentire la rigenerazione dell'energia. Salvo aggiornamenti, proprio a Misano dovrebbe cominciare l'era della ricarica ultrarapida (fino a 4 kWh in 30''), con un passaggio obbligato ai box prima dell'attivazione dell'Attack Mode.
Nonostante una riduzione di quasi 850 metri rispetto alla configurazione originale, con i suoi 3.381 metri quello di Misano è al momento il percorso più lungo (all'appello manca ancora il disegno definitivo della pista di Shanghai) del campionato. Il Messaggero aveva anticipato lo scorso autunno alcune delle possibili modifiche al tracciato, adesso ufficializzate dagli organizzatori dopo un confronto tra i tecnici del Mwc, quelli della Federazione Internazionale dell'Automobile e della Formula E. Gli interventi sono tre, il primo dei quali prevede il sacrificio del tratto della Brutapela, incluse la variante del Parco e le curve del Rio. Il secondo è l'introduzione di una chicane al Curvone che costringerà ai piloti di frenare e recuperare energia (almeno il 40% deve venire rigenerato in gara per arrivare al traguardo): la serpentina verrà realizzata su una piattaforma di 300 mq esterna al tracciato. Il terzo è il raccordo del Pit In Out per consentire l’ingresso delle auto in circuito sul nuovo tratto che sarà realizzato dopo la partenza.
Secondo i vertici del Misano World Circuit, l'ePrix «ha le potenzialità per arrivare alle stesse dimensioni e certamente può rappresentare un obiettivo da raggiungere nel medio termine» di altri eventi motoristici di livello mondiale come il Gran Premio di San Marino e della Riviera di Rimini di Formula 1. Sono stati citati in proposito i dati di Trademark Italia e Sigma Consulting che hanno quantificato in oltre 80 milioni di euro l'indotto generato lo scorso anno dal fine settimana del motomondiale (il GP di Formula 1 era stato annullato per via dell'alluvione), eventi del The Riders’ Land Experience inclusi.
La sostenibilità paga anche dal punto di vista economico, oltre che culturale perché l'effetto moltiplicatore degli investimenti è in crescita. Nel 2015 si parlava di 7,1 di ritorno per ogni euro speso, adesso diventati 9,1. La stessa internazionalità della macchina organizzativa del mondiale per monoposto elettriche, paragonabile a quella del MotoGP, assicura una ricaduta. «Alla MotoGP l’indotto delle spese degli addetti ai lavori (circa 2.500, ndr) durante la loro permanenza è stato misurato in oltre 2 milioni di euro – informa una nota - Nel caso della Formula E questo dato si preannuncia superiore».