Francesco Bagnaia subito dopo la caduta al Gp d'India

7 Gp alla fine e un mondiale riaperto, Bagnaia prova a ripartire. Quanto pesa la pressione di Martin e Bezzecchi e la lotta tra Ducati

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Dall’inebriante +62 dopo la tappa in Austria di fine agosto allo striminzito +13 di ritorno dal GP d’India. In tre gran premi Francesco Bagnaia ha dilapidato oltre tre quarti del vantaggio che aveva accumulato su Jorge Martin nel mondiale piloti. Ora, quando mancano sette gare alla fine, la pressione sul campione uscente della MotoGP si fa pesante perché anche Marco Bezzecchi è in risalita, da -68 a -44. Il riminese targato Mooney VR46 (squadra “costola” di Borgo Panigale) ha confermato di essere in corsia di sorpasso, raccogliendo in tutto 30 punti. Sull’inedito (per le due ruote) Buddh International Circuit lo spagnolo del team Pramac, anch’esso satellite Ducati, ha battuto Pecco 32-12 grazie al successo nella Sprint Race ed al secondo posto in gara. Quest’ultimo si è difeso al sabato (secondo), ma ha - per propria ammissione - sbagliato tutto domenica, quando per eccesso di agonismo ha buttato via il podio finendo nella ghiaia.

Doveva limitarsi a contenere i danni, invece ha provato in tutti i modi a stare davanti a Martin. Episodi che riportano alla mente la scorsa stagione ed il -91 che aveva toccato il gap dall’allora leader Fabio Quartararo. Chi di rimonta ferisce di rimonta perisce? Ma il campione Ducati è determinato a non fare altri regali agli inseguitori: «Nonostante le difficoltà in frenata all’anteriore, in India potevo chiudere secondo, mentre Bezzecchi era imprendibile. Per il Giappone dovremo cercare di trovare una soluzione, perché voglio tornare a stare davanti ed a vincere» è l’obiettivo fissato per l’appuntamento di Motegi. Tutt’altro che utopico, visto che la Ducati, comunque venga declinita, resta di gran lunga la moto migliore del lotto, come dimostra la corsa al titolo Costruttori, dominata con 200 lunghezze di margine sulla KTM. Ciò di cui Bagnaia ha disperatamente bisogno è ritrovare costanza di risultati, possibilmente condita da qualche successo.

L’ultimo risale proprio al Red Bull Ring-Spielberg, mentre nel 2023 le cadute in gara sono già cinque: esclusa quella in Argentina, in Texas, Francia, Catalogna e India hanno causato il ritiro con conseguente zero in classifica. Da venerdì si torna in pista per le libere. Lo scorso anno non andò bene per il pilota piemontese, scivolato durante l’ultimo giro. Ma allora veniva da quattro vittorie e un secondo posto nelle ultime cinque gare, con Quartararo avanti di appena 10 punti. Ora la lepre è lui ed i cacciatori hanno la sua stessa arma.

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Lunedì 25 Settembre 2023 - Ultimo aggiornamento: 27-09-2023 10:35 | © RIPRODUZIONE RISERVATA