il concept LF-ZC (Lexus Future Zero emission Catalyst)

I valori di Lexus al centro del Kenshiki Forum 2023: tanto “status” senza ostentare

di Nicola Desiderio
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Lexus chiuderà il 2023 in Europa con 74mila unità, risalendo dalle 47mila di un 2022 nel quale ha visto scendere le proprie vendite globali del 18%. Merito delle nuova NX e RX, guardando con fiducia al 2024 grazie alla piccola LBX e all’inaspettato successo della LM, un van di lusso ibrido da 135mila euro che ha richieste cinque volte rispetto alle previsioni. Ma più dei numeri, Lexus ha bisogno di riprendere quello smalto che, dopo il suo lancio nel 1989, si era conquistata, grazie a prodotti eccellenti, alla capacità di rappresentare i valori di una clientela che non ha bisogno di ostentare per affermare il proprio status e all’elettrificazione, introdotta per la prima volta da un marchio premium nel 2004 con la RX e confermata con una gamma ibrida al 100% già dal 2012.

Ebbene, Lexus sembra pronta a rilanciarsi proprio dalla propulsione ad elettroni con un ruolo ben preciso: fare dell’elettrificazione la propria “driving signature” per coinvolgere il cliente con il piacere di guida ed essere la punta di diamante tecnologica di Toyota con l’obiettivo di diventare al 100% ad emissioni zero nel 2030 in Europa, 5 anni prima che a livello globale. Ecco perché la prima auto del gruppo ad essere basata sulla nuova piattaforma elettrica nel 2026 sarà proprio una Lexus derivata dal concept LF-ZC (Lexus Future Zero emission Catalyst).


È una berlina lunga 4,75 metri, dotata di concetti già presenti sull’elettrica RZ – che nel 2024 arriverà anche con una versione 2WD – come la trazione integrale Direct4, l’impostazione di guida tazuna (briglia del cavallo, in giapponese) e lo sterzo by-wire, ma con batterie che dimezzeranno i tempi di ricarica e raddoppieranno l’autonomia, anche grazie alle forme ardite quanto aerodinamiche (cx inferiore allo 0,20) e al peso ridotto. In tal senso, la berlina di Lexus è un ritorno alle origini: la prima LS del 1989 era infatti la berlina più leggera e aerodinamica (cx di 0,27) della sua classe grazie alle sue forme, messe a punto nella stessa galleria del vento dello Shinkansen. La prossima LS potrebbe non essere più una berlina e prendere le forme della LF-ZL, un crossover lungo 5,3 metri, capace di offrire comfort ai massimi livelli. Gli elementi nuovi, comuni ai due concept, sono l’utilizzo di materiali naturali e “circolari”, come il bamboo, e la visione del veicolo come “interazione in movimento”.

L’automobile diventa così un nodo di scambio di dati provenienti dalla rete e dai sensori di bordo per essere elaborati dal cervello elettronico della vettura e dal suo sistema operativo proprietario Arene. La manifestazione di questo nuovo paradigma è nell’interfaccia uomo-macchina, costituita interamente da schermi e dove anche il parabrezza diventa un enorme pannello di controllo.
Il tutto personalizzabile e comandabile attraverso voce, tocchi e gesti per offrire un’esperienza immersiva, sostenibile e socialmente responsabile.

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Venerdì 15 Dicembre 2023 - Ultimo aggiornamento: 17-12-2023 11:35 | © RIPRODUZIONE RISERVATA