Il recente appuntamento milanese con FORUMAutoMotive, il serbatoio di idee e fucina di dibattiti attorno al mondo della mobilità, ha visto protagonisti sei europarlamentari e il ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin. Il focus dell'evento è stato rendere ancora più sicuro e consapevole un mondo, quello dell’automotive, che vive un contesto di grandi cambiamenti.
Tra i protagonisti della giornata anche Roberto Scarabel, presidente di AsConAuto, l’associazione nazionale che riunisce i consorzi dei concessionari autoveicoli italiani; il quale ha evidenziato un importante aumento dei costi delle vetture in Italia per fare un esempio: «Una vettura utilitaria ( con motore endotermico ) costava 6.400 euro nel 2003 e oggi costa 15.600 euro ( se elettrica si deve aumentare di almeno il 30% questo dato ) quindi è cresciuta del 37% dal 2003 al 2010 e del 77% dal 2010 al 2022; non credete sia necessario per svecchiare il parco auto che supera l’età media di 12 anni, come fatto in altri settori, dare un incentivo anche a chi vuole cambiare la sua vettura acquistandone un’altra usata? Se un cliente, non potendo acquistare una vettura nuova per mancanza di disponibilità economiche, passa da una Euro 2 a una Euro 4, dovrebbe essere comunque aiutato. Il tutto confermato da quanto è successo negli ultimi anni in Italia in termini di RAL, dove la retribuzione annua lorda media è passata, da 23mila euro a 31mila euro. E’ evidente che il divario tra il costo di un auto nuova ed il RAL medio annuo è aumentato in modo esponenziale.
Nel suo doppio ruolo di imprenditore e di presidente di AsConAuto, Scarabel ha inoltre puntualizzato che «pensare al 2035, come imprenditore, lo ritengo un traguardo molto lontano che potrebbe allontanare le soluzioni che si possono già intraprendere. Credo servano degli step intermedi con l’utilizzo di biocarburanti (HVO), del biometano, del biogas e dell’idrogeno. Per esempio, se nel libretto delle vetture Euro 5 ed Euro 6 c’è una dicitura EN 15940 (XTL) significa che si possono usare sull’auto in oggetto dei biocarburanti senza che l’utilizzatore debba andare in officina, quindi l’auto non necessita di alcun intervento tecnico. Questa è una comunicazione che deve essere fatta e forse se ne parla poco». La visione di Scarabel per il futuro dell'automotive è pragmatica. Pur riconoscendo l'importanza di lavorare verso il 2035, il presidente ha sottolineato la necessità di focalizzarsi anche sul presente, suggerendo di considerare la realtà della mobilità attuale e delle esigenze immediate dei consumatori.