Riccardo Ianniello con il suo manager Stefano Tredicine

"Profeta in patria", a 16 anni il romano Ianniello vince il titolo italiano Endurance. Ed è 5° a Vallelunga nella finale mondiale del Supertrofeo Lamborghini

di Mattia Eccheli
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ROMA - «È talentuoso. Non si sa come, ma riesce a tirar fuori qualcosa quando meno te lo aspetti. Sa sorpassare quando non credi sia possibile. E sa fare la Pole negli ultimi trenta secondi». Stefano Tredicine, 43enne responsabile dell'HolyKart di Roma, all'uscita 18 della Casilina, parla così di Riccardo Ianniello, una ormai ex “stella” del kart che a 16 anni è già entrato a far parte del firmamento del motorsport a ruote coperte. Il primo maggio, quando compierà 17 anni, sarà alla sua seconda stagione con un bolide che molti adulti sognano di guidare, la Lamborghini Huracan Sto.

Il missile da 640 cavalle e 585 Nm di coppia di Sant'Agata Bolognese è quello impiegato dalla scuderia romana della casa del Toro gestita dalla DL Racing di Diego Lo Canto. Con questa macchina e alla sua età, Ianniello, che ha un papà imprenditore e una mamma casalinga, i suoi due più grandi tifosi, nel 2023 ha vinto il campionato italiano Endurance Gt Cup assieme a Alessandro Fabi e Alessio Caiola. E, soprattutto, ha fatto registrare il secondo miglior tempo in qualifica e un clamoroso quinto posto nella finale mondiale del Supertrofeo Laborghini. In pratica è stato “profeta in patria”, perché l'evento si è svolto alle porte della capitale, sul circuito di Vallelunga, dove si sono ritrovati fior di campioni, dei quali lui è era il più giovane in assoluto.

Cresciuto nei kart, categoria nella quale ha vinto di tutto, anche una prova del Florida Winter Tour, corredata dalla terza piazza nel Rok Las Vegas The Rio negli Stati Uniti, è approdato alle auto a ruote scoperte: «È un passaggio delicato – osserva Tredicine, che con e per lui ha creato la Kgt Sport Agency attraverso la quale segue gli interessi di alcuni giovani kartisti – perché ha altre responsabilità. E corre ad altre velocità con una macchina che costa almeno trecentomila euro. Ma lui è uno che fa le cose con la testa e riesce a uscire bene dalle situazioni difficili».

Riccardo Ianniello non arriva da una famiglia di piloti, ma in casa la passione per le macchine non manca. Ha fatto “apprendistato” al kartodromo capitolino che conta 25.000 utenti registrati e che lo scorso anno ha permesso a una quarantina di piloti di partecipare ai vari campionati. Una soddisfazione per Tredicine, che ci mette un po' per ricordare i successi del suo “protetto”. Il giovanissimo romano è stato primo nel 2019 nella Rok Cup Italia Mini, nel 2020 ha conquistato il mondiale Rok nella categoria junior e il titolo italiano Aci Karting nella stessa classe. L'anno successivo ha chiuso settimo assoluto nel Fia Academy World Championship e ha vinto lo Stage Federale Aci Karting, mentre nel 2022 si è assicurato la seconda piazza assoluta tra i senior nel campionato italiano Aci Karting con ammissione al 19° Supercorso Velocità della scuola Federale Aci Sport, riservato ai sei migliori piloti valutati da Scuola Federale Aci e Ferrari Driver Academy.

La nuova stagione riparte in aprile: Ianniello, che non conosce ancora il nome del suo compagno di squadra, sarà di nuovo al volante di una Lamborghini e punterà sul campionato monomarca con l'obiettivo di migliorare il quinto posto mondiale dello scorso anno. L'Italia, terra di poeti, santi e navigatori, ha da poco scoperto di poterlo essere anche di tennisti: magari in futuro anche, di nuovo, di piloti.

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Domenica 4 Febbraio 2024 - Ultimo aggiornamento: 21:47 | © RIPRODUZIONE RISERVATA