Peugeot utilizzerà gli stessi sei piloti con i quali ha concluso la scorsa stagione, ma rimescolando la composizione degli equipaggi. Attese anche novità tecniche per la 9X8, finora deludente.

Peugeot, il WEC 2024 con gli stessi sei piloti, ma con equipaggi diversi e con una 9X8 “alata”

di Nicola Desiderio
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Peugeot correrà la stagione 2024 del World Endurance Championship (WEC) puntando sugli stessi sei piloti con i quali ha terminato il 2023, ma secondo combinazioni diverse con l’obiettivo di presentarsi con rinnovata energia al prologo in Qatar il 24-25 febbraio prossimi e migliorare i risultati dello scorso anno.

La Peugeot 9X8 numero 93 sarà guidata infatti da sempre da Nico Müller e Jean-Éric Vergne, ma insieme a Mikkel Jensen che prende il posto di Paul Di Resta il quale passerà al volante della numero 94 insieme al veterano Loïc Duval e a Stoffel Vandoorne, subentrato a Gustavo Menezes il cui addio era già stato annunciato. Vandoorne, in precedenza pilota di riserva, ha comunque già guidato in corsa la 9X8 avendo sostituito Nico Müller alla 6 Ore del Fuji e finito la gara al settimo posto.

Il nuovo pilota di riserva sarà Malthe Jakobsen. Il danese 19enne si è fatto rapidamente strada nella considerazione del team francese entrandovi come Official Junior Driver lo scorso maggio e facendosi trovare pronto nel momento in cui Vandoorne ha dovuto infilarsi la tuta e il casco. Il belga è stato campione del mondo di Formula E nella stagione 2021-2022, serie dove corre ancora nell’unica squadra ad avere due iridati: la DS Penske nella quale ha come compagno il due volte mondiale francese Vergne.

Il rimescolamento è stato deciso in base alle diverse caratteristiche di guida e di messa a punto dei piloti, aspetto fondamentale quando si deve condividere il volante di una vettura da corsa, ma anche dei dati. Quanto alla 9X8, ha decisamente deluso le attese conquistando un solo podio a Monza con la consolazione di avere guidato per qualche giro la 24 Ore di Le Mans, grazie all’arrivo della pioggia e alla possibilità di attivare la trazione integrale a 140 km/h invece che a 190 km/h come le altre LMH ibride Toyota e Ferrari.

A tarpare le ali del prototipo francese ci sono stati innumerevoli problemi di affidabilità, ma soprattutto l’anticonvenzionale aerodinamica che fa – anzi faceva – a meno dell’alettone posteriore. Diciamo “faceva” perché è noto che la Peugeot abbia rivisto il progetto rendendolo più normale. La 9X8 dotata di alettone posteriore è stata già avvistata e, con ogni probabilità, sceglierà di utilizzare pneumatici anteriori più stretti, come Ferrari e Toyota, invece che quelli di pari misura rispetto a quelli posteriori.

Rimane dunque da vedere se l’adattamento di un progetto nato con altri presupposti permetterà di recuperare almeno parte della competitività rispetto a concorrenti il cui numero è destinato a crescere vertiginosamente. Oltre infatti alle già citate Toyota e Ferrari (che avrà una terza vettura), a Porsche e Cadillac, ci saranno Alpine, BMW, Isotta Fraschini e Lamborghini. Si vociferava anche di una terza 9X8 con il team Pescarolo, ma per quest’anno, con ben 19 Hypercar iscritte alle 8 gare in calendario, non ci sarà posto.

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Martedì 23 Gennaio 2024 - Ultimo aggiornamento: 18:12 | © RIPRODUZIONE RISERVATA