FE, Volpe (Nissan): «Sorpreso dalla Kiro. Noi vorremo arrivare a Londra e essere in lotta per almeno uno dei tre titoli»
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FE, test al femminile a Madrid. La britannica Pulling (Nissan) vicina al primo tempo di da Costa (Porsche)
TOKYO – È britannico, ma potrebbe diventare un “eroe nazionale” automobilistico in Giappone, dove la Formula E debutta sabato con il quinto ePrix della decima stagione. Oliver Rowland guida una delle due monoposto elettriche ufficiali della Nissan, la e-Orce 04, e si presenta a Tokyo reduce da due terzi posti consecutivi. «Onestamente? Non sento la pressione per via dei due podi, che a dire la verità alleggeriscono la tensione visto che come obiettivo avevamo quello di cominciare meglio la stagione rispetto allo scorso anno e di ottenere qualche bel risultato – sorride – Sento la pressione piuttosto per la presenza dei vertici di Nissan, qui a Tokyo».
Però?
«Sono molto concentrato su quello che ho da fare e, lo ripeto, i due podi portano sollievo e danno fiducia a me e a tutta la squadra».
Quindi un podio è alla portata anche qui in Giappone, la gara di casa della sola casa automobilistica del paese impegnata in Formula E?
«A dire la verità credo sinceramente che se riusciamo a fare tutto giusto possiamo anche vincere. Quello che abbiamo fatto vedere a Diriyah sul giro singolo (Rowland aveva conquistato la pole nel secondo ePrix saudita, lo scorso 27 gennaio, ndr) era stato importante, anche se poi la partenza non era stata ideale perché avevamo perso posizioni. E a San Paolo eravamo a cinque centesimi dalla fase a duelli nella qualifica di gruppo».
Il tracciato di Tokyo come lo vedi?
«È molo tecnico, si addice al mio stile di guida. Non voglio sembrare troppo ottimista, ma lo sono a sufficienza per dire che possiamo fare bene».
Tommaso Volpe, il Team Principal, ha dichiarato di essere orgoglioso di averti richiamato...
«Direi che è ovvio che sono contento di essere tornato e di sicuro sono più contento adesso di quanto lo fossi lo scorso anno (era alla Mahindra, che aveva lasciato a stagione in corso, ndr). In Nissan mi sono sempre trovato bene e questo è importante per un pilota: se guardi anche altri cassi del motorsport vedi che se uno non sta bene ne risentono anche i suoi risultati».
Arrivi da un anno difficile e subito vai sul podio.
«Difficile, sì, anche mentalmente, ma l'esperienza ti fortifica. Vorrei dirti che il primo passo è stato fatto, ma molto deve ancora succedere».
Cosa ti aspetti alla fine della stagione? Cosa ti deluderebbe?
«Non sono troppo concentrato sui risultati, quanto piuttosto sul fare gruppo in vista della prossima stagione e mettere assieme un “pacchetto” che funzioni: ci sono diverse cose “in rampa di lancio”. In ogni caso è difficile da dire, perché abbiamo fatto quattro gare e le due ultime due sono state molto belle, ma sappiamo che la Formula E è estremamente competitiva e nessuno sta fermo. Nessuno dorme».
Non sarai concentrato sui risultati, ma contano.
«Diciamo che riuscire a essere solidi e continuare ad andare a punti resta l'obiettivo. Dopo pole e podio è chiaro che il prossimo traguardo è la vittoria, ma non sarei deluso se proseguissimo a conquistare punti».
Nissan ha prolungato l'impegno in Formula E fino al 2030 con la Gen4: cosa significa per un pilota?
«È fantastico per Nissan e per la Formula E, ma dal punto di vista di un pilota le cose non cambiano molto. Certo, sai che se fai un buon lavoro probabilmente riesci forse a garantirti il posto (sorride, ndr). È una sensazione piacevole, ma è lontana nel tempo: abbiamo ancora un mucchio di cose da fare prima che arrivi la Gen4».
Con le nuove monoposto cambieranno diverse cose.
«Sarà bello per gli ingegneri, che hanno un impegno a lungo termine e possono avere una visione di prospettiva».
Tutti aspettavano Tokyo, il grande evento della stagione: quale sarà il prossimo?
«Personalmente non vedo l'ora, e non solo quest'anno, di correre a Londra. Sono sempre stato sfortunato: l'altra notte ho guardato i miei risultati e il mio miglior risultato è stato un diciottesimo posto, mentre credo di aver le potenzialità per vincere. Sarà piuttosto interessante anche Shanghai».