La sabbia e il caldo massacrante delle dune di Fiambala hanno messo in ginocchio i concorrenti e, per la loro sicurezza, la direzione di gara ha deciso per lo stop

Dakar 2016, Sainz vince la tappa accorciata per il caldo e passa al comando. Price domina tra le moto

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BUENOS AIRES - Navigazione "africana" e temperature roventi sono stati gli ingredienti della tappa di oggi. E proprio a causa del gran caldo la direzione di gara ha fermato la corsa decretando la fine dei giochi  e fermando di fatto  in anticipo la gara al CP2: la sabbia e il caldo massacrante delle dune di Fiambala hanno messo in ginocchio i concorrenti (in particolare i motociclisti) e, per la loro sicurezza, si è deciso per lo stop. Sono state tante le moto insabbiate prima del CP2, infatti solo Price e i primi piloti in gara hanno superato le dune indenni.

Carlos Sainz ribalta il risultato e regala la vittoria della tappa alla Peugeot che gli permette di passare in testa nella classifica generale, scalzando di fatto il compagno di squadra Stéphane Peterhansel, che oggi ha un ritardo di 7 minuti. I restanti gradini del podio sono appannaggio Mini con Erik Van Loon  secondo di tappa,  e Mikko Hirvonen terzo.

Tra le moto la corsa sembra saldamente nelle mani di Toby Price, che oggi ha firmato perentoriamente la sua quinta vittoria di tappa, rifilando anche distacchi pesanti alla concorrenza. Al passaggio sul CP2 l'australiano della KTM ha preceduto di 7'10" la Honda di Kevin Benavides e di 10'33" l'altra moto austriaca affidata a Stefan Svitko, ora suo diretto inseguitore nella classifica generale, ma con un ritardo di ben 24'47". Potrebbe farsi incandescente invece la lotta per la terza posizione, perché la performance odierna ha permesso a Benavides di riportarsi a soli 51" dalla Husqvarna di Pablo Quintanilla. Paulo Goncalves è arrivato al CP2 grazie all'aiuto dei compagni di squadra Mika Metge e Paolo Ceci; il portoghese cercherà di arrivare al bivacco della tappa Marathon di Fiambalà per sistemare il suo motore.

"Sembra molto difficile perché siamo 14 minuti dietro al leader. Ma tutto può succedere nei prossimi giorni, perché questa è una Dakar difficile". Sven Quandt, grande capo del Team Mini X-Raid sembra quasi essersi rassegnato all'idea che non sarà uno dei suoi piloti ad uscire vittorioso da questa Dakar 2016, che tra le auto per ora ha visto un netto dominio delle Peugeot. La Mini di punta, quella del vincitore della passata edizione Nasser Al-Attiyah, ha infatti potuto solo limitare i danni e si ritrova in terza piazza, staccata appunto di 14 minuti.

Quandt non ha risparmiato una critica alla direzione gara per la decisione di sospendere la speciale odierna a causa del caldo: "Abbiamo corso ad un'altitudine di 4.000 metri in Bolivia, che è pericolosa perché può rallentare i tempi di risposta dell'organismo ed ora ci siamo fermati perché la temperatura era troppo alta. Non fermarsi per l'altitudine ma per il caldo è divertente. Non so cosa dire: la direzione gara avrà fatto le sue valutazioni prima di prendere questa decisione, ma non è normale che la Dakar si fermi così".


 

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Mercoledì 13 Gennaio 2016 - Ultimo aggiornamento: 15-02-2016 16:25 | © RIPRODUZIONE RISERVATA