Un parco auto

Mercato auto, acquisti frenati da impennata dei prezzi e dubbi sulle alimentazioni

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Qual è la reale propensione degli italiani all’acquisto di auto? Perché molti stanno rinviando il momento in cui cambiare la propria macchina? Quanto sono disposti a spendere per sostituire la vecchia macchina con una più sicura e nuova?

A fornire una risposta a questi e ad altri quesiti è la nuova instant survey “L’offerta di auto in Italia è in linea con la domanda del mercato?”, condotta da Areté (azienda leader nella consulenza strategica) nel mese di novembre.

Dallo studio emerge come oltre 1 intervistato su 4 dichiara l’intenzione di voler cambiare la propria auto nei prossimi 12 mesi, possibilmente acquistandone una nuova. Tra questi, il 38% dice di avere idee chiare su marca e modello da comprare, il 34% afferma di conoscere bene le proprie esigenze di mobilità e solo l’8% lo farà per timore dei blocchi della circolazione imposti dalle amministrazioni locali. Un dato, questo, che testimonia come i divieti non spingano gli italiani al cambio auto.

L’instant survey si sofferma in particolare sulle ragioni che stanno spingendo gran parte degli italiani a rinviare l’acquisto dell’auto. In testa c’è il fattore economico: 4 su 10 (42%) reputano i prezzi decisamente elevati, il 34% addebita tale decisione alle troppe incertezze in merito all’alimentazione da scegliere. Solo il 4% lo fa perché teme gli attuali tempi di consegna troppo lunghi.

Approfondendo il lato economico, dallo studio emerge come l’83% del campione dispone di un budget inferiore a 30.000 euro per comprare l’autovettura e il 21% non arriva neanche a 10.000 €. Una soglia, quest’ultima, che pregiudica la possibilità di acquistare gran parte dei modelli ora presenti sul mercato e che apre la porta all’usato, che comunque negli ultimi 24 mesi ha registrato un’impennata dei prezzi. A conferma di queste risposte, quasi la metà dei rispondenti (47%) sarebbe pronto a cambiare la propria auto se i prezzi fossero più accessibili, mentre il 27% lo farebbe se ci fosse maggiore chiarezza sul futuro delle alimentazioni oggi disponibili.

I dati della nostra nuova instant survey”, sottolinea Massimo Ghenzer - Presidente di Areté, “rivelano che sul mercato automotive nazionale esiste un evidente disallineamento tra l’offerta di veicoli e la domanda. I prezzi del nuovo (e anche dell’usato) sono decisamente lievitati negli ultimi anni, rendendo l’auto un bene non facilmente acquistabile da ampie fasce di popolazione. In più il dibattito e le scelte assunte dalle diverse istituzioni a livello locale, nazionale ed europeo sulle alimentazioni frenano ulteriormente anche chi sarebbe pronto a sostituire la propria vettura. Il segmento di vetture medio-piccole oggi è scarsamente presidiato dai costruttori europei e costituisce un’opportunità per l’offerta di mobilità cinese sempre più presente sul nostro mercato. Qualcosa però sembra stia cambiando, come si evince dai recenti annunci dei car maker generalisti del ‘vecchio Continente’ che dichiarano per i prossimi anni un ritorno ai segmenti di ingresso alla mobilità. Un’occasione da non perdere per incontrare le esigenze del cliente medio che intanto oggi preferisce rinviare il cambio dell’auto”.

Che le scelte degli italiani in tema di mobilità siano, in questa fase, dettate principalmente da fattori economici appare evidente anche da un altro dato rivelato dalla survey: alla domanda “cosa cerchi in un’auto?” 3 intervistati su 10 dichiarano un corretto rapporto qualità/prezzo e 2 su 10 ricercano bassi consumi. Seguono poi caratteristiche relative al prodotto, come sicurezza (17%), comfort (13%) e affidabilità (1%). Un capitolo a parte riguarda le alimentazioni, tra le quali spicca un unico vincitore: il 43% degli intervistati dichiara che la prossima vettura sarà ibrida, il 16% diesel, il 15% GPL, il 13%, ex aequo, elettrica e benzina.

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Mercoledì 29 Novembre 2023 - Ultimo aggiornamento: 01-12-2023 17:49 | © RIPRODUZIONE RISERVATA