Suzuki Swift

Suzuki Swift, agile ed efficiente la giapponese mantiene una forte identità

di Michele Montesano
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BORDEAUX – L’innovazione passa dalla tradizione per Suzuki. Nel lanciare la nuova Swift, la Casa di Hamamatsu ha infatti deciso di non stravolgere i capisaldi che hanno reso questo modello una vera icona tra le utilitarie degli ultimi vent’anni. Giunta alla quarta generazione, la Swift è stata venduta in oltre 9 milioni di unità dal 2005, anno di lancio, ad oggi. La formula del successo è, di fatto, rimasta invariata nel tempo: peso contenuto, compattezza e agilità di guida. Non fa eccezione l’ultima nata del marchio nipponico che, anzi, migliora ulteriormente questi concetti.

Un’evoluzione che ha portato con sé numerose novità sia esternamente che sotto il cofano. Pur mantenendo una continuità visiva con l’ultima versione, la nuova Swift presenta forme più pulite che le donano una maggiore presenza visiva su strada. Il frontale è caratterizzato da una forma più tonda per migliorare l’efficienza aerodinamica. A tal proposito le prese d’aria sono ridotte al minimo con la grande calandra ottagonale, a nido d’ape, che le dona un aspetto sportivo. Nuovi anche i fari con le luci diurne LED a forma di L, questi integrano anche i fendinebbia per ridurre superfici che andrebbero a rovinare l’aerodinamica.

Il cofano motore, oltre a creare uno stacco visivo con il resto del frontale, crea una maggiore dinamicità nella vista laterale sottolineata dal tetto fluttuante per mezzo dell’ausilio dei montanti in nero lucido. Inoltre si è deciso di reinserire le maniglie a vista sugli sportelli posteriori sia per una questione stilistica che per migliorare l’aerodinamica della vettura. Anche il posteriore della Swift esprime carattere grazie ai gruppi ottici a LED con effetto tridimensionale e un paraurti più massiccio. Quattro le combinazioni di colorazione bitono per la carrozzeria, oltre alle nove a tinta unita tra le quali spiccano i nuovi colori metallizzati Blu Oceania e Verde Hawaii.

Degno di nota anche l’abitacolo che presenta numerose novità, a partire dalla plancia bicolore nera e grigio satinato appositamente studiata per creare una maggiore dinamicità. Tutti gli elementi e i tasti fisici sono leggermente inclinati verso il guidatore per migliorarne l’ergonomia e la facilità di utilizzo. Al centro troviamo il touch screen da 9” per l’infotainment che, poggiato sulla plancia, offre una connettività con gli smartphone tramite Android Auto e Apple CarPlay oltre ai servizi Suzuki Connect. Più tradizionale il cruscotto con strumentazione analogica e un display centrale che consente di tenere sotto controllo i parametri della vettura. Salendo a bordo si nota subito un’ottima posizione di guida, anche il divano posteriore offre una buona abitabilità grazie ad un passo di di 2,45 metri. Non male anche la capienza del bagagliaio pari a 265 litri.

La novità più importante riguarda il propulsore. La Swift di quarta generazione adotta il 1.2 litri 3 cilindri aspirato benzina da 83 CV. Questo è abbinato al sistema ibrido a 12 Volt che accumula l’energia cinetica in fase di decelerazione, immagazzinata nella batteria agli ioni di litio, per poi sfruttarla a supporto del propulsore in accelerazione. Tale sistema garantisce uno 0-100 km/h in 12,2 secondi oltre una velocità massima di 170 km/h. Ma, dato ancora più importante, a diminuire sono sia i consumi che le emissioni di CO2 che, nella versione due ruote motrici, si attestano sui 99 grammi al km.

Il punto forte della Swift resta la sua agilità. Realizzata sulla piattaforma Heartect, la vettura nipponica si conferma compatta grazie alle sue dimensioni di 3,86 metri di lunghezza, 1,69 di larghezza e 1,6 metri di altezza. Ancora una volta gli ingegneri di Suzuki sono riusciti a lavorare sulla massa contenendo il peso della Swift a soli 919 kg, per la versione due ruote motrici, che sale a 995 kg per la versione con trazione integrale. Quest’ultima presenta un assetto rialzato di 2,5 centimetri per consentire una maggiore escursione delle sospensioni e, di conseguenza, un maggior comfort di guida.

Decisamente piacevole da guidare, la Swift è scattante e divertente in ogni contesto. Partendo da Bordeaux, la giapponese affronta con disinvoltura il traffico cittadino sfruttando una coppia sempre pronta, merito del nuovo motore. Inoltre il cambio manuale a 5 rapporti, Suzuki offre anche la possibilità di optare per l’automatico CVT totalmente rinnovato, aiuta a sfruttare al meglio la potenza del motore. Uscendo dal centro urbano, e dirigendoci verso i famosi vitigni che circondano la città francese, si riesce ad apprezzare l’ottimo assetto della Swift rigido il giusto per affrontare con brio le strade più guidate. Non solo divertente da guidare, al termine della nostra prova, effettuato su strade cittadine e extraurbane, abbiamo constatato un consumo di 23,4 km al litro per la versione due ruote motrici.

Per l’occasione abbiamo avuto l’opportunità di saggiare brevemente anche la versione All Grip. Vera rarità per le hatchback di segmento B, la Suzuki offre la sua Swift anche nella versione 4 ruote motrici. Dotata di un albero di trasmissione e un differenziale a giunti viscosi, quando la vettura perde aderenza sull’anteriore in automatico trasferisce la coppia alle ruote posteriori fornendo una trazione supplementare in caso di superfici scivolose. La All Grip, vista la sua natura, offre un assetto leggermente più morbido ma ciò non inficia la guidabilità che, anzi, ne guadagna anche in curva.

Rinnovati e implementati anche i sistemi di assistenza alla guida che vedono, tra gli altri, il Dual Sensor Brake Support di nuova generazione e il Lane Keep Assist ulteriormente migliorato. Non manca la retrocamera, utilissima in fase di parcheggio. In arrivo a maggio, la Swift è offerta con una sola motorizzazione e in un unico allestimento “Top” davvero ricco con un prezzo di 22.500 Euro. La due ruote motrici è disponibile anche con il cambio automatico CVT a 24.000 Euro, mentre la All Grip, disponibile con il solo cambio manuale, costa 24.500 Euro. Per quanto riguarda la tanto amata Swift Sport, a detta dei vertici Suzuki, bisognerà invece attendere l’evoluzione del mercato.

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Mercoledì 20 Marzo 2024 - Ultimo aggiornamento: 12:59 | © RIPRODUZIONE RISERVATA