Truffa all’Ue da 5 milioni, inchiesta della Finanza di Pescara: 75 indagati per la “mafia dei pascoli”

La frode sarebbe stata attuata mediante indebite richieste di contributi per il Fondo europeo agricolo di garanzia

Il colonnello Antonio Caputo, comandante provinciale della Finanza a Pescara
di Patrizia Pennella
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Venerdì 10 Maggio 2024, 07:32 - Ultimo aggiornamento: 07:33

Cinque milioni di euro di frode. Con la conclusione delle indagini preliminari si tirano le prime somme della maxi inchiesta "Transumanza" che ha formalmente scoperto la potenza economica della cosiddetta mafia dei pascoli. L'inchiesta curata dalla guardia di finanza di Pescara, con la direzione del colonnello Antonio Caputo, ha disvelato un sistema di infiltrazione che attraversa tutto il territorio nazionale. Sono 75 i soggetti e gli enti coinvolti, in tutta Italia, tra Abruzzo, Puglia, Trentino Alto Adige, Piemonte, Lombardia, Veneto, Liguria, Emilia Romagna, Lazio e Campania: 44 persone e 31 aziende per un giro di affari illecito su cui si sospetta anche la mano della “mafia foggiana”, visto il coinvolgimento di soggetti contigui a figure intranee ad organizzazioni criminali del Gargano. Milioni di euro in fondi pubblici intascati per pascoli inesistenti.

LA FRODE

La frode sarebbe stata attuata mediante indebite richieste di contributi per il Fondo europeo agricolo di garanzia (Feaga) nel settore della Politica agricola comune (Pac).

Per truffare Bruxelles, l’associazione per delinquere, operativa dal 2014, di cui farebbero parte 13 persone, avrebbe simulato il possesso dei requisiti necessari per ottenere la disponibilità di terreni e di corrispondenti titoli Pac, rilasciati gratuitamente dalla Riserva Nazionale dei Titoli ai nuovi giovani imprenditori agricoli. Secondo gli investigatori, le nuove imprese agricole fittizie sarebbero state in combutta con altrettante società cooperative agricole o associazioni temporanee di imprese, costituite per fare incetta di migliaia di ettari di terreni la cui concessione ad uso civico veniva messa a bando dai Comuni. I soggetti e le imprese coinvolte sono accusate per diverse fattispecie, di autoriciclaggio, reimpiego di proventi illeciti, ricettazione, truffa aggravata ai danni dello Stato e per il conseguimento di erogazioni pubbliche.

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GLI INDAGATI

L'avviso di conclusione delle indagini riguarda dunque: Armando Berasi, Mariano Berasi, Diego Borda, Fabio Giuseppe Borda, Elda Borsa, Claudio Braito, Pio Braito, Sandro Braito, Bartolomeo Cariglia, Giovanni Antonio Cariglia, Marco Carli, Massimiliano Carli, Marina Casarin, Luca Della Vecchia, Fabrizio Di Lella, Nazario Di Lella, Michele Di Monte, Vincenzo Di Monte, Jessica Rayana Dos Samtos Edwards, Luca Federico, Francesca Federico, Emanuela Gazzera, Nazario Libero, Maurizio Lo Conte,, Renata Beata Mysliwy, Michele Palmieri, Alessandro Pastucci, Manuel Paris, Serena Paris, Camilla Pecoraro, Amerigo Pezzopane, Matteo Rizzi, Natale Rizzi, Sara Rubagotti, Vittoria Santoro, Claudio Sassano, Antonella Spizzichini, Lucilla Spizzichini, Diego Stefani, Tullio Stefani, Angelo Tarantino, Leonardo Tarantino, Michela Tarantino, Paolo Antonio Valerio e le aziende: Agricola Campo Felice, Agricola La Rinascita, Agricola Campo Imperatore, Società agricola Spizzichini Sergio, Società agricola Frassino, Società agricola Cariglia, Azienda agricola Maso Rosso di Pila, Azienda agricola Enrosadira, Azienda agricola Grez, Società agricola Camarda srl, Gruppo Camarda società agricola, Azienda agricola Greenland, Azienda agricola La Viola, Azienda agricola Il Gregge, Fattoria bio società agricola, Società agricola Braito Pio, Team service srl, Movimento autonomo di base di Cerignola, Società agricola Maso dello speck. Società agricola Federico, Company Assistence group, Società agricola Serena, La Spiga - società cooperativa agricola, Lo Conte società agricola, Allevamenti Ca' Torbida, Società Le delizie di Montagna, società agricola Il Falco, Società agricola L'Alpe, Azienda agricola L'Acero, Kilometrozero.com, società agricola Transumanza.

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