La nuova Lancia Ypsilon Hybrid

Ypsilon Hybrid, l'ecologia glamour di Lancia. La più esclusiva delle citycar diventa elettrificata

di Piero Bianco
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TORINO Il segreto è nel Dna, quella storia d’innovazione ed eleganza che ha sempre contraddistinto i modelli targati Lancia. Custode della tradizione è rimasta soltanto la Ypsilon, ma si tratta di una citycar “evergreen” che ha saputo rinnovarsi continuamente e si è declinata in diverse serie speciali griffate dai più famosi stilisti, sovente indirizzate a quel target femminile che rappresenta lo zoccolo duro della clientela Ypsilon.
Con le 5 porte e una straordinaria agilità, ha saputo rinnovarsi non solo nel look, così fuori dagli schemi fin dalle origini: la piccola Lancia ha messo in moto soluzioni differenti di alimentazioni alternative.

La definizione “ecochic”, più che mai attuale, ha caratterizzato le versioni bi-fuel benzina-Gpl e benzina-metano e con l’ultimo decisivo passo, quello dell’elettrificazione, l’intera gamma oggi è ecologica.
Un vero fenomeno di mercato, la Ypsilon. Presentata nel 2011 (nella serie attuale che ha ereditato il successo delle precedenti) è stata nel 2019 la seconda auto più venduta in Italia, con oltre 58.700 consegne e dietro soltanto alla regina Panda scelta da 138 mila clienti. L’anno scorso, nel pieno della maturità commerciale, ha addirittura scalato due gradini nella hit-parade delle vendite. E il suo successo è destinato a continuare. L’ultima novità, già ordinabile, è la variante Hybrid che sposa la progressiva elettrificazione in atto per la gamma dei veicoli Fca. Dopo le Fiat 500 e Panda, ecco dunque la formula dell’ibrido “leggero” sulla compatta Lancia, le cui dimensioni non cambiano: lunghezza 3,84 metri, larghezza 1,68 e altezza 1,55 con un bagagliaio (non eccezionale ma sufficiente) di 245 litri.

Ibrido “leggero” significa che non c’è ricarica alla spina e non si viaggia mai a trazione totalmente elettrica, però il sistema moto-generatore elettrico (Belt Starter Generator) collegato al motore termico con una cinghia e integrato alla rete elettrica a 12 Volt consente di ridurre le emissioni e i consumi, offrendo un miglior rendimento.
Il motore elettrico funziona da generatore in frenata e recupera l’energia che andrebbe dispersa, immagazzinandola in una batteria supplementare agli ioni di litio da 0,13 kWh alloggiata sotto al sedile del guidatore.

Il motore termico, lo stesso di 500 e Panda Hybrid, è un 3 cilindri Firefly aspirato di 999 cc che garantisce 92 Nm di coppia e 70 Cv di potenza, compresi i 5 Cv (3,6 kW) in più che derivano dal piccolo propulsore elettrico. Quest’ultimo interviene nelle fasi di accelerazione e riavvia il motore termico dopo il suo spegnimento automatico in fase di rallentamento: con velocità inferiore ai 30 km/h e cambio in folle (una spia sul cruscotto indica il momento ideale) la Ypsilon Hybrid “veleggia” senza utilizzare carburante. In questo modo si ottiene, oltre a un miglioramento delle prestazioni, una riduzione dei consumi.

Rispetto a una Ypsilon col tradizionale motore 1.2, il risparmio annunciato raggiunge il 24% (ciclo di omologazione Nedc) con una media di circa 4 litri di benzina per 100 km.
Sotto il profilo estetico, la Hybrid si distingue unicamente per i badge che la identificano. Gli interni sono eleganti, con il caratteristico quadro strumenti a centro plancia che ospita anche il navigatore e l’infotainment.
E che denuncia un po’ l’età della vettura, non avendo Apple Car Play né i più recenti strumenti di connessione, ma è tuttavia predisposto per supportare le funzioni dello smartphone. Due gli allestimenti: il Silver ha climatizzatore manuale, coppe ruote di 15” in nero opaco e volante multifunzione; il Gold aggiunge fari fendinebbia, volante e pomello del cambio in pelle e lo schermo di 5” nella consolle, abbinato al sistema multimediale Uconnect. Per il battesimo commerciale della Hybrid Lancia ha studiato anche la versione Maryne che propone tutto il meglio degli allestimenti disponibili, compresi i rivestimenti dei sedili in tessuto “seaqual yarn” all’insegna della sostenibilità: sono realizzati con la plastica recuperata dal mare.

La esclusivissima Maryne costa 16.550 euro (mentre la Hybrid normale ha un listino da 14.450) e offre di serie anche il pacchetto D-Fense di Mopar per purificare l’abitacolo (filtrando polline e batteri) e una lampada a raggi UV per igienizzare le superfici. Con Fca Bank è possibile accedere a diversi tipi di finanziamento, tra cui la formula Zero Anticipo con la prima rata a gennaio 2021 e poi 4 euro al giorno. Tra i vantaggi collaterali dell’ibrido, come è noto, la possibilità – a seconda delle disposizioni locali - di circolare in presenza di blocchi ambientali e di Ztl, di parcheggiare nelle zone blu e di accedere a benefici fiscali come l’esenzione del bollo e i bonus fiscali. In una metropoli come Milano, percorrendo 10mila km, in un anno si possono risparmiare fino a 380 euro.

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Mercoledì 1 Luglio 2020 - Ultimo aggiornamento: 02-07-2020 12:50 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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