La famiglia I.D. di Volkswagen. Da sinistra a destra: la I.D., la Buzz, la Crozz e la Vizzion

Azzerare le emissioni auto, il Volkswagen Group è in pole position

di Nicola Desiderio
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WOLFSBURG - Quando una casa automobilistica vuole vincere nelle competizioni, probabilmente ha già deciso di vincere sul mercato. Ed è convinta di aver trovato il modo per farlo attraverso le sue capacità tecnologiche. Dietro la I.D. R che farà la Pikes Peak c’è proprio questa volontà: essere il costruttore leader per la mobilità elettrica e di farlo con una linea di prodotti che include idealmente (e tecnologicamente) anche il bolide da cronoscalata di Wolfsburg. Il piano di Volkswagen ha poche ambiguità: entro il 2025 il gruppo metterà sul mercato 50 modelli elettrici e 30 ibridi mentre 5 anni più tardi tutti gli oltre 300 modelli dei 12 brand che sono sotto il suo ombrello avranno almeno una versione elettrificata.

A conti fatti si parla di un investimento di 50 miliardi di euro solo per l’approvvigionamento di 150 GWh di batterie, l’equivalente di 4 gigafactory, come quella che Tesla ha nel Nevada. Serviranno poi 30 miliardi per sviluppare i prodotti che saranno costruiti in 16 stabilimenti (pronti per il 2022) sparsi per il mondo e basati fondamentalmente su due piattaforme: PPE si chiama quella che Audi e Porsche stanno sviluppando con un team congiunto di 850 ingegneri, mentre per i marchi generalisti ci sarà la MEB sulla quale saranno basati almeno quattro Volkswagen le cui fattezze sono state anticipate da altrettanti concept che diventeranno realtà a partire dalla fine del prossimo anno. Il primo – guarda caso – si chiamerà proprio I.D., sarà più corta di una Golf, ma avrà un passo più lungo riuscendo così ad offrire un’abitabilità superiore. La I.D. concept presentata al Salone di Francoforte del 2017 è infatti lunga 4,1 metri, promette un’autonomia tra 400 e 600 km potrà ricaricarsi all’80% in 30 minuti con il cavo o a induzione.

La I.D. raggiunge 160 km/h autolimitati e accelera da 0 a 100 km/h in meno di 8 secondi inoltre ha la guida autonoma ed è totalmente connessa. Da qui deriva il nome I.D., che si riferisce all’identità dell’utilizzatore il quale potrà richiamare su qualsiasi vettura – non solo quella che ha acquistato o preso a noleggio – tutte le proprie preferenze apprese attraverso l’intelligenza artificiale e memorizzate sul cloud.

Il suo turno arriverà alla fine del 2019 mentre nel 2020 arriverà la I.D. Crozz, Suv il cui concept ha dichiarato una lunghezza di 4,62 metri, una potenza di 225 kW ripartita su due motori alimentati da una batteria da 83 kWh, sufficiente per 500 km di autonomia. Nel 2022 vedremo invece la I.D. Buzz, riedizione a emissione zero del mitico Bulli e che guarda ai figli dei figli dei fiori. Sarà lungo quasi 5 metri e la batteria di 111 kWh le permetterà di percorrere fino a 600 km tra una ricarica e l’altra. Stessa batteria, ma autonomia di 665 km ed ambizioni ben diverse per la ID Vizzion, una limousine lunga 5,16 metri che offre la massima abitabilità per 4 persone e la guida autonoma di livello 5, quella totale tant’è che non ha né volante né pedali. Per lei il conto alla rovescia arriva fino al 2025, quando il Volkswagen prevede di vendere almeno 3 milioni di auto elettriche.
 

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Venerdì 22 Giugno 2018 - Ultimo aggiornamento: 25-06-2018 18:29 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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