La Volkswagen ID.4 GTX

Volkswagen, la famiglia ID: virtù da leader. Il progetto MEB gli consentirà di essere primatisti della nuova mobilità

di Alessandro Marchetti Tricamo
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In un ipotetico campionato delle piattaforme, Volkswagen avrebbe buone possibilità di vincere il titolo: circa l’80% dei modelli del gruppo oggi è realizzato sulla base del pianale modulare trasversale MQB. Un’architettura globale come il cheeseburger di McDonald’s, che vale per Europa, Cina e Stati Uniti. Un esempio vincente utilizzato per lo sviluppo della piattaforma specifica per veicoli elettrici MEB, anch’essa adottata, sotto la regia di Thomas Ulbrich, a capo della tecnologia Volkswagen. Una scelta inevitabile soprattutto se l’obiettivo, grazie alle economie di scala, è rendere le elettriche accessibili quanto una vettura diesel. 

Il piano all’interno del gruppo coinvolge soprattutto Volkswagen: grazie alla berlina compatta ID.3, prima elettrica prodotta sulla MEB, nel primo trimestre dell’anno sono state 30mila vetture a batteria vendute, il 51% in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Volumi pronti a crescere con il recente lancio della ID.4, un suv destinato ad essere prodotto in tutto il mondo: due livelli di capacità della batteria, 52 e 77 kWh per autonomie rispettivamente di 346 e 522 km. La ID.4 è già ordinabile anche in versione GTX sportiva e a trazione integrale: un motore elettrico avanti e uno dietro, autonomie da 340 a 480 km, accelerazione da 0 a 100 in 6,2 secondi e potenza equivalente a 299 cavalli. A partire da questa estate la ID.4 sarà in grado di aggiornarsi over-the-air da remoto come uno smartphone. La ID.4 è partita subito forte: secondo i dati di Jato Dynamics, nel mese di aprile è stata l’elettrica più venduta in Europa con oltre 7.300 unità vendute, circa 1.500 più della sorella ID.3. Siamo ancora lontani dall’obiettivo posto al 2025 di 500mila ID.4 l’anno ma la partenza è lanciata. Volkswagen ha oggi in mano il 34% del mercato europeo delle elettriche, primo risultato dei 35 miliardi di euro d’investimento previsti fino al 2025.

Per quest’anno le stime prevedono vendite per 300mila elettriche su piattaforma MEB (alle quali si aggiungeranno circa 150mila ibride plug-in ricaricabili). C’è ora da assecondare la domanda di segmenti differenti per raggiungere l’obiettivo del 2030: una quota di elettriche nelle vendite europee del 70% e del 50% in Cina e Usa. Per questo la famiglia ID è pronta ad ampliarsi in rapida successione con il lancio di un nuovo modello elettrico ogni anno fino al 2025: si parte con la ID.6, un suv 7 posti destinato, almeno all’inizio, alla Cina. Poi toccherà a fine 2021 alla ID.5 per l’Europa, versione sportiva coupé dell’ID.4. Il prossimo anno toccherà a un modello derivato dal concept Buzz, una riedizione a guida autonoma del vecchio Bulli. Nel 2023 sarà il momento per quella che fino a oggi è stata chiamata Aero B, una grande berlina disponibile anche in versione shooting brake che dovrebbe offrire un’autonomia di 700 km. A fine 2023 il debutto del crossover compatto ID.2 mentre due anni dopo potrebbe arrivare – ma nulla è stato ancora comunicato in maniera ufficiale - una city car elettrica chiamata ID.1. Cerchio chiuso.

Un piano d’attacco che passa anche per la produzione delle batterie: per soddisfare la domanda, Volkswagen costruirà sei gigafactory per una capacità totale, prevista entro il 2030, di 240 gigawattora. Sarà poi realizzato uno standard unico per le celle che utilizzerà nuovi elementi chimici e processi di produzione che ridurranno il costo anche del 50%. La corsa elettrica non trascura però le bestseller del marchio. A partire dalla Polo, oltre 45 anni di storia e più di 18 milioni di unità vendute: l’aggiornamento della sesta generazione è atteso ad ottobre in concessionaria. Tre i motori 1.0 benzina tre cilindri da 80, 95 e 110 cavalli (gli ultimi due abbinati a un turbocompressore), ai quali si aggiungeranno la versione TGI a metano da 90 cavalli e la sportiva GTI. Prezzi di listino a partire da 18.350 euro. Per poi passare alla nuova generazione della Passat attesa per il secondo trimestre del 2022, modello che avrà il compito di difendere il segmento di berline e station wagon dall’invasione dei suv. Polo e Passat, piccola e grande hanno con un cuore in comune: la piattaforma MQB. Perché elettriche o tradizionali, l’anima è condivisa.

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Martedì 22 Giugno 2021 - Ultimo aggiornamento: 12-08-2021 18:07 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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