La Acura ASX-06 è il prototipo ibrido basato sul regolamento LMDh con il quale il marchio di Honda parteciperà all'IMSA il prossimo anno. Di alto livello lo studio stilistico per armonizzare le forme secondo i canoni delle Acura di serie

Acura ARX-06, svelata l’arma ibrida definitiva per continuare a vincere nelle corse di durata

di Nicola Desiderio
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La Acura ARX-06 è pronta ed è stata presentata ufficialmente a Carmel, in California, in occasione del Motorsport Gathering che si tiene presso The Quail, un esclusivo ranch & golf club che si trova a pochi chilometri sia di Pebble Beach, contemporaneamente al celebre Concorso d’Eleganza, sia del circuito di Laguna Seca.

Il nuovo prototipo che segue il regolamento LMDh, correrà il prossimo anno nel campionato IMSA nella categoria GTP, ma è perfettamente idoneo anche per partecipare alla categoria Hypercar nel WEC secondo la convergenza che coinvolgerà presto anche le GT3. L’ASX-06 debutterà alla 24 Ore di Daytona (26-29 gennaio 2023) per confermare le vittorie andate a segno nelle ultime due edizioni e possibilmente ripetere la tripletta di titoli (piloti, costruttori e team) realizzata nel 2019 e nel 2020.

L’aspetto definitivo conferma quanto era possibile intravvedere sulla vettura camuffata che è già scesa in pista in Francia per lo shakedown. La ASX-06 replica in modo sorprendente tutti gli stilemi delle Acura stradali, a partire dai gruppi ottici per arrivare alle forme squadrate dei fianchi, davvero sorprendenti per un’auto da corsa che non può certo indugiare sull’estetica. Eppure il lavoro congiunto tra la Oreca, costruttrice del telaio e l’Acura Design Center di Los Angeles hanno fornito un risultato di scuola.

Dave Marek, che dirige il centro stile ha affermato che lui è il suo team di collaboratori hanno utilizzato lo stesso processo che impiegano per la definizione di un’Acura di serie impiegando strumenti di realtà virtuale e prove in scala nella galleria del vento con dati che sono stati condivisi con la HPD (Honda Performance Department), che ha progettato l’intera vettura, e la Oreca per lo studio effettivo delle forme. Stavolta su un modello di dimensioni reali. Sono stati coinvolti anche i piloti che, grazie ad un sistema di sensori che monitora posizione di guida, postura del capo e movimento degli occhi, hanno fornito informazioni preziose per il posizionamento dei retrovisori i quali sono praticamente incorporati nei parafanghi anteriori che avvolgono le ruote su cerchi da 18” guidate da sospensioni a puntone di spinta (push-rod).

Il legame con la produzione di serie è sottolineato anche dalla scritta Type-S sulla pinna che identifica le versioni più sportive delle Acura stradali. Sono stati già aggiunti i nomi W. Taylor e M. Shank che non sono i piloti ma l’abbreviazione della Wayne taylor Racing e della Meyer Shank Racing, i team con i quale la Acura già corre oggi nell’IMSA e che sono stati confermati per l’anno prossimo coinvolgendoli nel processo di sviluppo in pista della vettura. Il disegno della vettura appare accuratissimo dal punto di vista aerodinamico. Perfettamente integrato è il cofano anteriore che si allunga fino allo splitter anteriore. Molto curato anche il profilo dell’airscope, dei parafanghi e degli sfoghi superiori a freccia.

E con la presentazione delle nuove forme, Acura ha anche svelato alcune caratteristiche tecniche a partire dal motore che, a dispetto delle previsioni, è completamente nuovo. È siglato AR24e ed è un V6 biturbo di 2,4 litri ad iniezione diretta con bancate a 90 gradi e capace di girare fino ai 10.000 giri/min, limite massimo previsto dal regolamento. Una scelta sicuramente rischiosa per l’affidabilità, ma che evidentemente offre altri vantaggi sull’equilibrio prestazionale della vettura. La e evidenzia il fatto che è stato progettato per essere accoppiato ad una parte elettrica che, come da regolamento, è standard con motogeneratore e inverter Bosch, cambio XTrac a 6 velocità e batteria della Williams Advanced Engineering. È il motore per corse di durata più piccolo di cilindrata che la Honda abbia mai costruito e le sue camere di combustione sono state studiate per bruciare anche biocarburante.

La nuova unità è stata definita da zero all’interno di HPD che è in possesso di strutture avanzate che permettono di partire dalla singolo cilindro, studiando i fenomeni che avvengono all’interno della camera di scoppio, fino ai banchi di prova che permettono di simulare diversi tracciati, con tanto di frenate, cambiate e accelerazioni, e intere gare di durata di 24 Ore. Per la prima fase sono stare impiegate 4 settimane mentre dalla prima riunione fino all’accensione e al raggiungimento delle prestazioni necessarie sono passati 5 mesi. Honda afferma di aver utilizzato per la definizione dell’hardware e del software di gestione tutte le conoscenze acquisite nelle altre competizioni, in particolare con i V6 ibridi di Formula 1.

Come da regolamento, il powertrain completo non può superare i 500 kW di potenza, salvo modifiche imposta dal Balance of Performance (BoP). Non è stato comunicato ancora se la vettura ha passato le prove di omologazione e su quali circuiti sarà svolto lo sviluppo in pista della vettura. Quel che è sicuro è che a Daytona la Acura ASX-06 si troverà di fronte BMW, Cadillac e Porsche alle quali si aggiungerà nel 2024 anche la Lamborghini. Nessuna notizia su un’eventuale partecipazione al WEC (magari con il marchio Honda) mentre quella alla 24 Ore di Le Mans è subordinata all’invito da parte dell’ACO che organizza la corsa francese.

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Venerdì 19 Agosto 2022 - Ultimo aggiornamento: 20-10-2022 18:07 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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