Il Tankoa Vertige

Vertige, il capolavoro del cantiere-boutique Tankoa che ha incantato Montecarlo

di Sergio Troise
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MONACO - L’edizione 2017 del Monaco Yacht Show non ha decretato soltanto il successo internazionale dei grandi gruppi del Made in Italy come Ferretti o Azimut-Benetti, ma anche quello di qualificate aziende specializzate in prodotti di nicchia, sofisticati ed esclusivi, destinati ad un pubblico di intenditori che pretende produzioni taylor made, studiate ad hoc secondo i propri specifici desideri. Un po’ come avviene nel mondo dell’auto con certe supercar costruite “su misura” per clienti particolarmente esigenti (i garage di emiri e sceicchi ne sono pieni).

In questo scenario unico e tutto da scoprire recita un ruolo significativo Tankoa, brand genovese che ama definirsi cantiere-boutique, presentatosi sulla scena monegasca con l’anteprima mondiale del nuovo S501, un motoyacht di 50 metri (per la precisione 49,90x9,40), con due fantastiche suite, quattro cabine, alloggi per 8 membri d’equipaggio, incredibili spazi all’aperto, piscina, cinema, palestra, terrazze panoramiche e quant’altro possa far felice chi abbia il privilegio di trovarsi a bordo. Il tutto destinato a un fortunato armatore francese che ne è appena entrato in possesso dopo una sorta di rodaggio-collaudo svolto dalla barca in regime di charter.

Progettato dallo studio milanese di design di Francesco Paszkowski, con la collaborazione dell’architetto Margherita Casprini per gli interni, il mega yacht è stato costruito nel cantiere ligure interamente in lega d’alluminio, con l’obiettivo dichiarato di “affermarsi come il più elegante 50 metri sul mercato”. Per questo si è puntato su linee classiche, senza concessioni a certe stravaganze figlie della modernità, e con l’unica novità della prua dritta, che – ha informato il cantiere – “segna una svolta definitiva e contraddistinguerà anche altre barche in futuro”.

Battezzato Vertige, il Tankoa S501 esposto a Monaco ha richiesto, come prassi per la realizzazione di certi colossi del diporto, che un esperto ne seguisse passo passo la costruzione fino al varo, a tutela degli accordi presi tra l’armatore, i progettisti e il cantiere esecutore. Ebbene, a garanzia della qualità del lavoro svolto, c’è lo stupore manifestato dal project manager e builder engineer Albert McIlroy: «Con questa barca – ha dichiarato il “controllore” - il cantiere ha avuto un approccio teutonico che mi ha lasciato senza parole, tanto era inusuale per un cantiere italiano». E ancora: «Probabilmente è stata la prima volta che ho visto rispettare le tempistiche di costruzione, pur mantenendo l’incredibile flessibilità per la quale Tankoa comincia a farsi conoscere». Altro “valore aggiunto”, secondo le informazioni fornite dal cantiere stesso – “la scelta mirata di fornitori e subappaltatori italiani, rivelatisi in grado di offrire il meglio del made in Italy a prezzi concorrenziali rispetto a fornitori nordeuropei”.

Lo scafo numero 1 dell’S501 conta, come detto, su sei cabine, che includono una suite armatoriale e una suite master sul ponte principale (molto simili ma non identiche), 2 cabine Vip e 2 ospiti sul ponte inferiore, e ancora: palestra, sala cinema, garage per il tender di 7 metri, 2 jet sky ed un altro tender di servizio a prua, oltre ad altri comfort come le vetrate a tutta altezza e le terrazze idrauliche nella cabina armatoriale e a poppa, nel salotto all’aperto, che ne aumentano la già generosa dimensione.

Gli interni sono moderni e funzionali, ma conservano un’atmosfera calda e accogliente, sviluppandosi in spazi ampi e luminosi, caratterizzati da arredi e finiture ricercati, in cui spiccano l’impiego del teak e del palissandro, per non dire delle pannellature in cuoio intrecciato che, declinate in diverse tonalità di colori neutri, danno un tocco di originalità e assurgono al ruolo di piccole opere d’arte. «L’idea generale – hanno spiegato i progettisti Paszkowski e Casprini - era quella di creare uno stile che fosse la reinterpretazione di alcuni arredi Anni 50, e in questo i mobili in palissandro hanno avuto un ruolo fondamentale».

Motorizzato con due MTU da 1432 KW, il nuovo mega yacht di Tankoa può raggiungere la velocità massima di 16 nodi, mentre la velocità di crociera è di 14 nodi e quella per il long range è di 12. Ciò detto, il cantiere ha informato che in prova, con un carico del 60% (circa 33.000 litri di gasolio e oltre 20.000 litri di acqua, mare formato e vento forte), sono stati raggiunti i 16,5 nodi, e che a 13,5 nodi l’autonomia supera le 5000 miglia. Un valore, quest’ultimo, superiore ai 12 nodi dichiarati per le lunghe distanze, che fa la differenza quando si deve attraversare l’Atlantico. Sempre secondo le informazioni fornite dal cantiere, “le vibrazioni a bordo sono inesistenti e il livello di rumore è inferiore a quanto previsto dalle specifiche: basti pensare che nella cabina armatoriale e in quella Vip si rimane al di sotto dei 50 decibel”.

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Sabato 14 Ottobre 2017 - Ultimo aggiornamento: 15-10-2017 09:13 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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