Il nuovo Land Rover Defender

Defender, la rivoluzione tecnologica lo ha trasformato. Land Rover porta la sua icona al CES

di Sergio Troise
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ROMA - Dici Defender e pensi all’automobile che ha scritto la storia europea del fuoristrada, precursore dei Suv e antesignano di una filosofia progettuale senza compromessi: con un Defender non c’è guado, pendio scosceso, terreno accidentato o montagna innevata che possa far paura. Struttura solida, altezza da terra elevata, trazione integrale sono le sue qualità storiche, nel tempo arricchitesi di contributi irrinunciabili forniti da designer e arredatori meno frettolosi e, soprattutto, dalla poderosa avanzata dell’elettronica. Ed è proprio la massiccia presenza di apparati hi-tech che ha convinto Land Rover a presentare, dopo l’anteprima del settembre scorso a Francoforte, l’ultima evoluzione del proprio super-Suv al Ces di Las Vegas, ovvero la più grande fiera di elettronica di consumo e tecnologia, in programma dal 5 al 10 gennaio prossimi.
 

Al contrario del predecessore, qui infotainment, connettività e sistemi di assistenza alla guida sono ai vertici assoluti e fanno del nuovo Defender il veicolo più tecnologico nella storia del marchio britannico: un risultato raggiunto lavorando in collaborazione con partner qualificati, e infatti il modello 110 sarà esposto al CES presso lo stand di Qualcomm (colosso americano nella progettazione di chip per la connettività, titolare di oltre 130.000 brevetti), mentre un Defender 90 sarà in mostra nello stand Blackberry QNX, che è il fornitore dell’apparato operativo.

Si chiama Pivi Pro il nuovo sistema di informazione e intrattenimento del Defender. Ispirato allo smartphone, sfrutta un display da 10 pollici personalizzato, che si aggiunge a quello da 12,3" che gestisce la strumentazione. Offre connettività a 360 gradi e dà tutte le informazioni importanti a colpo d’occhio. Il sistema è caratterizzato da un layout intuitivo che consente di eseguire attività frequenti e di utilizzare le funzioni più comuni sulla schermata iniziale. È possibile, come detto, personalizzare il layout e aggiungere ulteriori informazioni o funzioni. La ricarica wireless nella console centrale, i punti USB o le prese a 12 V disponibili su ogni fila e la presa domestica consentono l’alimentazione di più dispositivi.

Per la navigazione il sistema Connected Navigation Pro apprende i percorsi preferiti dall’utilizzatore dell’auto e suggerisce alternative più veloci in caso di ritardi. Ma il vero valore aggiunto è la straordinaria visibilità assicurata a chi guida, anche al di sotto dell’auto: la tecnologia ClearSight, inclusa nel sistema Surround Camera 3D ottimizzato, consente infatti di vedere “attraverso” il cofano. In tal modo si ha una visione completa del sottoscocca e delle ruote, e si evita di correre rischi nel fuoristrada estremo. In proposito vale la pena ricordare che sul nuovo Defender c’è anche la modalità “guado” ed è possibile configurare l’auto per l’offroad direttamente dal touchscreen.
 

 

Altra chicca hi-tech disponibile è l’activity key, sistema che consente di fare a meno di portare con sé la chiave convenzionale per aprire e avviare la macchina. Impermeabile e antiurto, la nuova activity key consente di aprire, chiudere, avviare e guidare l’auto. E ti dice anche che ore sono. E se qualcosa non va? Il concessionario può intervenire da remoto, grazie al sistema di “diagnostica dealer”, un sistema che grazie alla connessione satellitare, 5G o 4G, informa il servizio di assistenza di eventuali problemi.

Servizi di questo tipo sono assicurati dall’Online Pack e dalla Remote App. Il primo amplifica le capacità di connessione, consentendo di accedere a servizi come l’Online Media, con aggiornamenti meteo, informazioni sul calendario e punti di interesse. La Remote App, invece, consente di regolare da remoto la temperatura interna, chiudere e aprire le portiere, localizzare l’auto e tenere traccia dei viaggi dallo smartphone o dallo smartwatch. Inutile dire che il WiFi 4G assicura connettività e intrattenimento per tutta la famiglia, e può supportare fino a 8 dispositivi contemporaneamente.

Di assoluta avanguardia anche i sistemi di assistenza alla guida. Grazie al Blind Spot Assist Pack, al Driver Assist Pack e al sistema Surround Camera 3D, il nuovo Defender include una gamma di funzioni che migliorano la sicurezza e il comfort di marcia. Se viene rilevata una possibile collisione frontale, viene visualizzato un avviso per evitare l’incidente. Una telecamera anteriore monitora il pericolo di collisioni frontali con altri veicoli a una velocità compresa fra 5 e 80 km/h e sorveglia sul pericolo d’impatto con pedoni e ciclisti a una velocità fra 5 e 60 km/h. Se non si è in grado di effettuare la manovra corretta malgrado l’avviso, il sistema di frenata d’emergenza intelligente azionerà i freni e ridurrà l’entità dell’impatto.

Non mancano, inoltre, il mantenimento in corsia (in caso di necessità lo sterzo corregge automaticamente la traiettoria), il riconoscimento dei segnali stradali, il monitoraggio della fatica del conducente e il sistema di assistenza al parcheggio, utile soprattutto nelle retromarce, con la segnalazione di pericoli in avvicinamento come pedoni, ciclisti o altre auto. Ma non solo: tra i dispositivi di ultima generazione spicca anche il controllo dei passeggeri quando aprono gli sportelli per scendere dall’auto (il sistema monitora l’operazione segnalando eventuali pericoli in avvicinamento, come auto o ciclisti). Ovviamente non manca il cruise control con limitatore di velocità adattivo, mentre, per i percorsi fuoristrada, oltre al succitato sistema di visione del fondo “attraverso” l’auto, si fa apprezzare il Wade Sensing, ovvero il sistema di rilevamento dei guadi.

Le motorizzazioni del nuovo Defender, com’è noto, sono diesel e benzina, a 4 e 6 cilindri, di cilindrata compresa tra 2.0 e 3.0 litri e potenze comprese tra 200 e 300 cv, tutte con cambio automatico ZF a 8 marce, riduttore e trazione integrale con blocco dei differenziali centrale e posteriore. E’ disponibile anche una versione mild hybrid da 400 cv, con batteria a 48 Volt, che sfrutta il motore termico 3.0 litri 6 cilindri abbinato a un piccolo motore elettrico, collegato tramite cinghia a quello principale, che sostituisce motorino d’avviamento e alternatore ed è in grado di funzionare da generatore di corrente quando l’auto rallenta. Più in là arriverà anche un sistema ibrido plug-in, con batterie ricaricabili a una presa esterna e capacità di spostamento a emissioni zero per un chilometraggio da definire. Proprio in questa prospettiva la nuova Defender non sfrutta il tradizionale pianale del modello appena uscito di produzione, ma sfrutta una struttura monoscocca sviluppata sulla piattaforma D7x in alluminio, con sospensioni indipendenti, che sarà capace di sopportare l’ingombro e i pesi del pacco batterie indispensabile per il modello full electric.


 

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Giovedì 2 Gennaio 2020 - Ultimo aggiornamento: 13-01-2020 15:14 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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