La nuova BMW 760i, ammiraglia del manchio tedesco

BMW, il salotto extralusso. Monaco rinnova la sua ammiraglia. Realizzata su piattaforma multienergia, ha anche la “full electric”

di Mattia Eccheli
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Lusso e non solo. L’elettrificazione spinge Bmw a continuare a presidiare quasi ogni segmento del mercato auto. Il top di gamma è la nuova ammiraglia, la i7, che il Ceo dalla casa bavarese Oliver Zipse ha definito «la migliore auto al mondo» al ritorno da Palm Springs, dove la limousine è stata fatta guidare per la prima volta ai giornalisti del settore. Il manager ha fatto sapere di volersi allontanare da quei clienti, e sono molti, che non possono permettersi una vettura elettrica da quasi 150.000 euro. La conversione non giustifica scelte radicali: «Anche per chi si considera un costruttore premium – ha chiarito – sarebbe sbagliato abbandonare il segmento con i prezzi più bassi, che sarà il cuore delle attività del futuro. Noi non lo lasceremo». La classe di prezzo cui fa riferimento Zipse, va detto, per altre case automobilistiche sfiora i listini massimi. Bmw ha bilanci floridi e malgrado una leggera contrazione dei volumi globali (-0,9% nel terzo trimestre, 588.000 auto), i ricavi sono aumentati del 35,7%. I conti dei primi nove mesi sono peraltro difficilmente paragonabili a quelli del 2021 per via di voci “straordinarie”, come i volumi della joint venture cinese Bmw Brilliance Automotive.

Il Regno di Mezzo è il grande mercato di sbocco della nuova gamma 7, della berlina in particolare, il cui passo è stato ulteriormente allungato. La settima generazione del modello lanciato nel 1977 quando misurava meno di 4,9 metri di lunghezza (adesso sfiora i 5,4) è offerta per la prima volta come elettrica, i7 appunto. Una esclusiva limousine con tanto di Theatre Screen posteriore da 31,3’’ di diagonale. La variante a zero emissioni ha un prezzo che parte da 146.000 euro e grazie alla batteria da 101,7 kWh da 700 kg di peso promette una percorrenza fino a 625 chilometri del ciclo Wltp. La i7 è spinta da un sistema a trazione integrale da 544 cv e 750 Nm di coppia e si distingue dalle declinazioni “convenzionali” perché non ha gli scarichi posteriori e per via di alcuni elementi blu, che si possono peraltro rimuovere. La velocità massima è i 240 orari e lo spunto da 0 a 100 avviene in 4,7 secondi. Come Serie 7, nel 2023 sarà anche sia a gasolio, con un sistema mild hybrid a 48 Volt, sia plug-in a benzina con una batteria da 18,7 kWh e un’unità elettrica da 197 cv per un’autonomia che a seconda delle varianti è compresa fra gli 84 e gli 89 chilometri. La 740d xDrive ha 300 cv e 650 Nm e costa 120.500 euro, mentre le xDrive 750e e M760e arrivano rispettivamente a 490 cv e 450 Nm (126.850 euro) ed a 571 cv e 520 Nm (152.000 euro).

Nel suo percorso di “svolta” verso l’elettrificazione, Bmw non abbandona nemmeno i Suv, che continuano a piacere ai clienti e che continuano a garantire profitti. Per la X7 a zero emissioni ci sarà da attendere, ma il costruttore ha anticipato il debutto della prima declinazione plug-in ad alte prestazioni, la XM da 653 cv che costituisce anche il primo abbinamento di un motore V8 alla tecnologia alla spina all’interno del gruppo. Nel frattempo ha già lanciato iX da 516 cv, il fuoristrada nato per essere elettrico e accreditato di un’autonomia fino a 630 chilometri. La conversione ha riguardato anche modelli più accessibili, ossia i modelli più compatti della gamma, disponibili come “i”, la lettera che identifica le emissioni zero. Si tratta dei Suv X1 e X3, offerti con motori elettrici con listini almeno relativamente più accessibili: il modello più compatto, la iX1, si può avere a partire da 55.000 euro.

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Venerdì 2 Dicembre 2022 - Ultimo aggiornamento: 03-12-2022 13:49 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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