La nuova Audi A6, una delle regine di Ginevra 2018

Regine dello showroom. Non solo futuro, a Ginevra anche tante novità pronte per la vendita

di Giampiero Bottino
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GINEVRA - Tra i Suv protagonisti del momento, le auto elettriche che aspirano a diventarlo in tempi più o meno ravvicinati e le supercar che da sempre alimentano i sogni degli appassionati, anche nel 2018 il Salone di Ginevra si è ben guardato dal trascurare la fetta più tradizionale, e a dispetto di tutto ancor oggi numericamente la più rilevante, del mercato globale delle quattro ruote. Nel panorama delle tante novità pronte per il mercato, o prossime ad arrivarci, non mancano le berline (e le station wagon) diverse per taglia, prezzo e posizionamento, ma accomunate dalla filosofia della concretezza – e in non pochi casi dall’eccellenza tecnologica – su cui l’automobile ha costruito gran parte della propria storia.
 

 

Figlia eccellente di questo mix tra tradizione e avanguardia, la nuova generazione dell’Audi A6 condivide molte soluzioni hi-tech che hanno fatto dell’ammiraglia A8 un credibile “antipasto” di ciò che potranno offrire le future auto a guida autonoma. Ci sono tra l’altro la nuova declinazione dell’interfaccia uomo-macchina MMI che consente di memorizzare le preferenze di sette differenti piloti, ciascuno dei quali può impostare fino a 400 diversi parametri, le quattro ruote sterzanti e l’intera gamma motori (al lancio sono previsti i 3.0 (Tfsi a benzina da 340 cv e Tdi turbodiesel da 286 cv) con tecnologia mild hybrid a 48 Volt. Sempre tra i marchi premium, ma su scala dimensionale diversa, si colloca la nuova Classe A della Mercedes, cresciuta di 12 cm (che non sono pochi) in lunghezza, con un abitacolo di grande impatto tecnologico grazie ai due spettacolari display da 12,5 pollici ciascuno che, affiancati, regalano la sensazione di un unico maxischermo. Inedita la disponibilità di un doppio retrotreno, uno per le Classe A “normali”, l’altro per le versioni più potenti e per quelle equipaggiate con la trazione integrale 4Matic.

A ricordare che anche nell’alto di gamma le station wagon rappresentano sempre un’alternativa appetibile provvedono due anteprime mondiali dalle origini “geografiche” che più lontane non si può. Dal Giappone la nuova Mazda6 wagon, esteticamente rivisitata soprattutto nel frontale, ribadisce che tra i costruttori nipponici la casa di Hiroshima è quella che vanta la filosofia stilistica più vicina ai gusti europei, oltre a esibire le più recenti evoluzioni dell’efficace e originale tecnologie Skyactiv. Per la prima volta su questo modello fa la sua apparizione il display centrale da 8 pollici, mentre i sedili anteriori ventilati costituiscono una novità assoluta per il marchio.
 

 

Dal grande Nord europeo arriva invece la nuova Volvo V60 che condivide con il Suv XC60 e con l’intera “famiglia 90” l’innovativa piattaforma Spa (Architettura di prodotto scalare) compatibile con una grande varietà di motorizzazioni a 4 cilindri come i turbodiesel D3 e D4 (150 e 190 cv), i benzina T5 e T6 (250 e 310 cv) e le versioni ibride plug-in T6 da 340 cv e T8 da 390 cv. Il tutto senza rinunciare, ovviamente, alle proverbiali ed evolute dotazioni di sicurezza Volvo. Per concludere la carrellata delle proposte premium non si può dimenticare la significativa rivisitazione delle Bmw Serie 2 Active Tourer a 5 posti e della “sorella maggiore” Gran Tourer che può disporre anche di due sedute in più. Migliorate le prestazioni e l’efficienza della gamma motori (da 109 a 231 cv per l’Active Tourer, da 109 cv a 192 cv nel caso della Gran Tourer), mentre tra i cambi entra un nuovo doppia frizione a 7 rapporti.

Accattivante nello stile ed evoluta nelle tecnologie è la Peugeot 508, che ora indossa con disinvoltura i panni dell’ammiraglia grazie alla riuscita svolta estetica che le ha conferito un look di elegante aggressività, mentre per quanto riguarda i motori ai turbodiesel 1.5 e 2.0 (da 130 cv a 180 cv) si affianca l’inedito 1.6 a benzina declinato nei livelli di potenza di 180 cv e 225 cv. A proposito di svolte stilistiche, apprezzabile quella della Kia Ceed che abbandona l’inutile apostrofo ma conserva il look di ispirazione europea della filante carrozzeria a due volumi.
Il riuscito restyling della Skoda Fabia, arricchita di soluzioni tecnologiche “simply clever”, e la Ford Ka+ nell’inedita versione Active dall’assetto rialzato e dall’aspetto più avventuroso completano il panorama delle novità per quanto riguarda i segmenti base del mercato.

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Giovedì 29 Marzo 2018 - Ultimo aggiornamento: 30-03-2018 01:57 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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