L'Aston Martin DBX, il concept di Suv esposto a Ginevra

DBX, un concept svela l’Aston Martin
del futuro: Bond potrebbe guidare un Suv

di Sergio Troise
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GINEVRA - E se un giorno James Bond avesse bisogno di un’auto comoda, spaziosa e a quattro ruote motrici? Niente paura: a Gaydon, ovvero in casa Aston Martin, stanno pensando seriamente a scendere in campo con qualcosa del genere. Al punto da aver realizzato, e presentato in anteprima mondiale a Ginevra, un Suv a quattro posti, con tanto di trazione integrale e altezza da terra accentuata. Se non bastasse, è anche un’auto a emissioni zero, 100% elettrica. Si chiama Dbx. Per ora è solo un concept, ma un futuro produttivo è da tenere in seria considerazione.

Piani proiettati nel futuro. Andrew Palmer, Ceo della Aston Martin, a Ginevra ha parlato chiaro: “Abbiamo creato la DBX Concept per dare un segnale di possibile cambiamento nel settore delle auto di lusso ad alte prestazioni. In futuro i nostri clienti potrebbero chiederci qualcosa di diverso, e dunque dobbiamo farci trovare pronti a nuove sfide. La DBX anticipa un mondo forse non troppo lontano, in cui i viaggi a bordo di vetture di categoria luxury ci imporranno di offrire anche soluzioni pratiche, orientate alla famiglia, e responsabili nei confronti dell’ambiente”.

Capitali da Italia e Kuwait, collaborazione tedesca. Nessun impegno è stato preso sui tempi di passaggio dal concept al prodotto definitivo. Ma è probabile che l’arrivo di capitali freschi a Gaydon (150 milioni di sterline dai partner kuwaitiani e dalla Investindustrial dell’italiano Andrea Bonomi) e il recente accordo con Daimler-Mercedes per la fornitura di motori AMG (probabilmente anche di un pianale da Suv) possano accelerare i tempi di realizzazione del progetto illustrato sotto i riflettori del Palexpo ginevrino.

Stile ben riconoscibile. Per l’altezza da terra tipica di un Suv/crossover il concept Dbx si differenzia sensibilmente da una Aston Martin tradizionale, tuttavia il design non si discosta poi tanto da quello di una DB9 o di una Vantage. Gli stilemi quelli sono. E la silhouette è immediatamente riconoscibile, nonostante l’esperimento segni una svolta epocale nella storia del glorioso marchio britannico. Altro elemento di sintesi con la tradizione è l’eleganza degli interni, dove spiccano materiali di qualità eccelsa, rivestimenti in pelle pregiata, cuciture eseguite a mano, inserti in legno. Inutile dire che l’abitabilità prevede quattro posti comodi e un bagagliaio di proporzioni mai viste in 102 anni di storia Aston Martin.

Quattro motori, emissioni zero. Sotto al cofano della Dbx non c’è un motore termico. Banditi benzina e gasolio, l’auto dispone di quattro motori elettrici sistemati nell’alloggiamento interno delle ruote e alimentati da batterie al solfuro di litio. La Casa non ha svelato la potenza né le prestazioni, limitandosi a ricordare che si tratta di una soluzione sperimentale mirata ad ottenere emissioni zero pur salvaguardando le prestazioni, che devono essere adeguate al rango del marchio. Ovviamente non manca il Kers per il recupero dell’energia, e lo sterzo è elettronico drive by-wire. Tra le chicche degli equipaggiamenti, le telecamere al posto degli specchietti retrovisori e i vetri “intelligenti”, che si oscurano quando richiesto.

Una supercar per i clienti più audaci. Nello stand di Ginevra Aston Martin ha presentato anche la Vulcan, avveniristica hypercar ad altissime prestazioni di cui saranno prodotti, nello speciale atelier di Gaydon dove veniva assemblata la One-77, soltanto 24 esemplari, destinati esclusivamente all’uso in pista. Dunque un’auto speciale, non abilitata alla circolazione su strada, come la Ferrari FXX K o la McLaren P1-GTR. La Vulcan, che porta il nome di un jet della RAF, sarà l’Aston Martin più potente e più veloce di sempre, ma le prestazioni non sono state dichiarate. E neanche il prezzo.

Potente, leggera, aerodinamica. Come un’auto da corsa che si rispetti, l’Aston Martin Vulcan presenta un look molto aggressivo: bassa, larga, si fa notare per le prese d’aria sparse tra frontale e fiancata, il grande alettone posteriore, i cerchi da 19 pollici, gli enormi canali del diffusore che spunta dalla coda. Il telaio è una monoscocca in fibra di carbonio, mentre la carrozzeria e vari componenti sono in materiali ultraleggeri, con parti in carbonio, altre in alluminio e titanio. Ciò ha consentito di contenere il peso in appena 1350 kg. Il motore, derivato da quello della One-77 e sistemato in posizione anteriore/centrale, è un V12 7,0 litri aspirato con potenza di 800 cv ed è abbinato ad un cambio automatico/sequenziale Xtrac a 6 marce.

Addestramento al simulatore. Come per un’auto da corsa, sono state adottate gomme slick, sospensioni push-rod con ammortizzatori e barre antirollio regolabili integrate dal sistema Multimatic Dynamic Suspension Spool Valve. L’impianto frenante carboceramico è stato progettato ad hoc e fornito dalla Brembo. Non mancano supporti elettronici per il controllo di trazione e di stabilità, ma a beneficio del puro divertimento di guida (in autodromo, ovviamente) è possibile staccare tutto, anche l’ABS. Ciò potrebbe esporre a qualche rischio, ma per i 24 fortunati clienti che potranno permettersi questo giocattolone in chiave racing l’Aston Martin ha previsto corsi di addestramento al simulatore. Inoltre il pilota Darren Turner sarà disponibile per corsi di guida in pista.

Una Vantage in edizione limitata. A Ginevra l’Aston Martin ha annunciato anche l’arrivo di una Vantage GT3 Special Edition, ovvero una edizione limitata di soli 100 esemplari. Grazie all’impiego di carbonio e titanio l’auto è stata alleggerita (pesa 1565 kg), mentre la potenza del V12 5,9 litri ora raggiunge i 600 cv (contro i 573 della Vantage S). Il cambio è manuale robotizzato Sportshift a 6 marce e le prestazioni sono eccezionali: 270 km/h, con accelerazione 0-100 in 3,7 secondi. Esteticamente si distingue per la carreggiata allargata e le appendici aerodinamiche, ma è molto probabile che nessuna delle cento unità previste risulti uguale all’altra: la Vantage GT3 Special Edition consente infatti una serie infinita di personalizzazioni, grazie ad un programma specifico che a Gaydon mettono a disposizione dei clienti. Sarà disponibile dopo l’estate, ad un prezzo ancora non annunciato.

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Mercoledì 1 Aprile 2015 - Ultimo aggiornamento: 26-06-2017 10:56 | © RIPRODUZIONE RISERVATA