Il Ford Explorer elettrico

Ford cambia marcia. Dagli Usa l’Ovale Blu rispolvera il nome Explorer per il primo Suv elettrico europeo

di Alessandro Marchetti Tricamo
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Si gira pagina. «Stiamo completamente reinventando il nostro marchio in Europa». A dirlo è Martin Sander, numero uno nel Vecchio continente della divisione Model e di Ford (quella che si occupa dei modelli elettrici). Niente più Mondeo, Fiesta e a breve anche Focus, spazio piuttosto per le “vecchie” icone a stelle e strisce. Un futuro che ha il sapore di un’anima yankee, dove lo spirito di avventura è molto più di un’ispirazione stilistica. E il nome vale da solo una gita nello showroom. Primo step con la Mustang Mach-E, ora il secondo con la pedina più forte, se non altro per categoria di appartenenza e certificato di nascita: il suv Explorer, sviluppato e prodotto in Europa per l’Europa. 
Dimensioni compatte con una lunghezza inferiore a 4,5 metri e un’altezza appena sopra 1,6 metri, un grande touch screen verticale scorrevole da 15 pollici al centro della plancia, sei colori, un design che nel frontale ricorda mostri sacri delle vendite come Bronco (pronto ad essere commercializzato anche in Europa) e soprattutto F-150, l’Explorer uscirà dallo stabilimento di Colonia in Germania solo in versione elettrica. Prendere o lasciare. Il Suv, a trazione posteriore o integrale, ha alla base la piattaforma MEB del gruppo Volkswagen, una sinergia che consente di ridurre costi e prezzi di listino (indicativamente sotto i 45mila euro) e soprattutto generare quei margini dell’8% tanto attesi da Ford su questo tipo di veicoli. Anche perché dietro c’è un investimento globale sulle elettriche da far tremare i polsi: 50 miliardi di dollari fino al 2026 (2 dei quali proprio per la fabbrica di Colonia). Oltre ad un taglio di 3.800 posti di lavoro in Europa entro il 2025. 

Nessun dettaglio tecnico del nuovo modello è stato comunicato, se non che in 25 minuti sarà possibile ricaricare la vettura dal 10 all’80%. L’uso della MEB fa pensare ad un’autonomia appena inferiore a 500 chilometri. Vedremo. Il Suv - già prenotabile online in due versioni Explorer ed Explorer Premium con avvio produzione a dicembre e prime consegne a gennaio 2024 - è il “pioniere” (definizione di Sander) di una nuova gamma di vetture che al tendere in Europa sarà solo elettrica a partire dal 2030. Per intenderci cinque anni prima dello stop a benzina e diesel previsto da Bruxelles. Già dal prossimo anno oltre ad Explorer e alla Mustang Mach-E si aggiungeranno la versione a sole batterie di Puma e un inedito crossover dall’anima più sportiva. Auto e non solo. Il fiore all’occhiello, il vanto da esporre nella bacheca dei trofei del quartier generale di Ford a Dearborn sono i veicoli commerciali da lavoro. Se gli americani, dalla soleggiata California alle lunghe stagioni fredde del Minnesota, non possono fare a meno della famiglia di pick-up F-150 (anche in versione elettrica Lightning), dalle nostre parti il protagonista è soprattutto il Transit Custom, il furgone più venduto in Europa nella categoria da una tonnellata. Negli scorsi mesi poi si sono aggiunti due modelli come l’E-Transit (leader tra i veicoli elettrici da due tonnellate) e il nuovo Ranger (in testa alla classifica dei pick-up) e il risultato parla chiaro: la divisione Ford Pro per l’ottavo anno consecutivo ha conquistato il primato del mercato europeo dei veicoli commerciali con una quota del 15% (in Italia è al 15,6%).

In estate è previsto il lancio del E-Tourneo Custom, il multispazio a batteria accreditato di un’autonomia a zero emissioni di 370 chilometri e di un salto in alto in termini di comfort, design e qualità percepita a bordo.
Nel complesso, sommando auto e mezzi da lavoro, in Europa Ford dal 2026 punta a vendere 600mila veicoli elettrici l’anno, contributo al target globale di 2 milioni (600mila in questo 2023). Un’elettrificazione spinta che va di corsa, massima serie del motorsport compresa: dopo oltre 20 anni Ford ha deciso di tornare in Formula 1 come partner tecnologico delle scuderie Oracle Red Bull Racing e Alpha Tauri a partire dal 2026 (e fino ad almeno il 2030). Gli americani parteciperanno allo sviluppo di batterie e “power unit” con motore elettrico da 350 chilowatt accoppiato a un V6 alimentato da carburanti sostenibili come le benzine sintetiche. Un futuro che riporta alla mente legende – o fenomeni, per dirla come la nostra storia di copertina – del calibro di Jim Clark, Ayrton Senna e Michael Schumacher, piloti che con un motore Ford sono saliti sul gradino più alto del podio. Ora tocca ad Explorer e alle sorelle a batteria tenere alta quella bandiera a scacchi.

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Venerdì 31 Marzo 2023 - Ultimo aggiornamento: 28-04-2023 11:14 | © RIPRODUZIONE RISERVATA