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FRANCOFORTE La prima (vera) elettrica non si scorda mai. La Volkswagen vuole infatti che la ID.3 sia quello che in passato sono state prima il Maggiolino e poi la Golf, ovvero capisaldi della storia dell’automobile. La ID.3 ha tutto per riuscirci: è la prima auto del gruppo ad essere basata sulla nuova piattaforma MEB, ha le dimensioni giuste (4,26 metri) e sorride al futuro, con quel suo sguardo che la lega ad altri modelli di Wolfsburg e introduce il nuovo logo Volkswagen. Una svolta dunque anche di immagine per un’auto che promette di essere ad impatto zero allo scarico così come per tutto il ciclo produttivo, un obiettivo che Wolfsburg vuole raggiungere per tutto il gruppo nel 2050 e che oggi persegue con l’energia idroelettrica e progetti di compensazione per la protezione ambientale.
La ID.3 è soprattutto la pietra angolare di un piano industriale davvero colossale che coinvolge tutto il gruppo e, solo per la casa madre, prevede un investimento da 9 miliardi entro il 2023 e mira, entro il 2028, a mettere su strada 10 milioni di unità attraverso una gamma di oltre 20 modelli ad emissioni zero. Tra questi ci sarà anche il crossover ID.4, mostrato a Francoforte ancora camuffato, cui seguiranno un van ispirato al Bulli e una berlina.
L’ID.3 ha un’aerodinamica notevole (cx di 0,267) così lo sono il diametro delle ruote (con cerchi fino a 20 pollici) e l’abitabilità interna, grazie al passo lungo. Il bagaglio è da 385 litri. Guardano avanti la strumentazione, tutta digitale e con head-up display a realtà aumentata, lo schermo da 10” e il pannello comandi tutto touch.
È indietro invece il motore sincrono a magneti permanenti da 150 kW e 310 Nm che spinge le ruote posteriori ed è alimentato dalla batteria agli ioni di litio che si trova sotto l’abitacolo. Avrà tre capacità diverse: 45, 58 e 77 kWh per autonomie rispettive di 330, 420 e 550 km (WLTP). In quest’ultima versione si potrà ricaricare fino a 125 kW in corrente continua invece dei 50 kW di serie e dei 100 kW optional sulle altre due. Con questa potenza basteranno 30 minuti per mettere nel serbatoio gli elettroni sufficienti per fare 290 km. Tale operazione sarà possibile solo dalle colonnine superveloci (150 kW) o ultra veloci (350 kW), come le 400 che il consorzio Ionity – del quale fanno parte anche Audi e Porsche, BMW, Daimler e Ford – sta installando in tutta Europa con l’obiettivo, anche in questo caso, di fornire energia ad impatto zero. Ricaricando dalle colonnine in corrente alternata e o casa la potenza massima è di 11 kW. Per facilitare le cose, Volkswagen ha già predisposto un listino con wallbox a prezzi molto convenienti e il sistema di pagamento We Charge, per fare rifornimento presso oltre 100mila punti di ricarica inoltre la versione di lancio 1st avrà anche 2.000 kWh di energia compresi. Per dare ulteriore tranquillità ai clienti, la batteria e il sistema elettrico sono garantiti per 8 anni o 160.000 km.
Saranno naturalmente all’avanguardia la sicurezza e la connettività. I fari sono a matrice di led e i sistemi di frenata automatica intervengono a partire da 1,5 km/h, anche in retromarcia, così da evitare anche i più piccoli urti ad oggetti o pedoni durante le manovre. La telematica di bordo consente di interagire con il veicolo e di fruire di tutti i servizi che rappresentano il futuro. Tra questi, oltre a quelli che riguardano la mobilità in senso stretto, Volkswagen pensa anche ad altri come la fornitura di energia rinnovabile attraverso la sua consociata Elli. Ulteriore dimostrazione che le emissioni zero per Wolfsburg non sono solo un’operazione di facciata, ma un progetto nella quale scommette tutta se stessa per esserne la protagonista. Il listino della ID.3 partirà da meno di 30mila euro e altrettanti sono gli ordini che i concessionari hanno già in portafoglio in vista delle prime consegne previste per la metà del 2020.