La BMW di Sims duella con l'Audi di Lucas di Grassi

EPrix Diriyah, Show di BMW e Audi: tripletta bavarese in gara 2

di Nicola Desiderio
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DIRIYAH - Dominio BMW al round 2 di Ad-Diriyah dove Alex Sims parte in pole come il giorno precedente e vince davanti a Max Günther mentre terzo è il redivivo Luca di Grassi che, dopo la prima giornata negativa, riporta l’Audi sul podio, facendo segnare inoltre il miglior tempo in gara, e Daniel Abt al 9° posto.
Le due tedesche bavaresi – l’Audi è a Ingolstadt, ad un’ora di macchina verso nord da Monaco dov’è il quartier generale della BMW – hanno dunque fatto meglio stavolta delle case di Stoccarda, la Porsche e la Mercedes. Lotterer, che il giorno prima aveva portato la sua 99X alla piazza d’onore, è stato relegato al 16° posto, dietro il compagno di squadra Neel Jani, per un penalità rimediata nel finale di gara mentre era in 6^ posizione.

Meglio è andata la casa della Stella, che già bene si era comportata nel primo round. Eppure le cose, dopo l’exploit in qualifica nella prima gara, non erano iniziate bene. Stoffel Vandoorne partiva dalla 12^ posizione e Nyck De Vries addirittura era fanalino di coda ed invece il belga, grazie anche all’ottima scelta di tempo per l’attack mode, ha terminato al 4° posto mentre l’olandese è risalito fino al 7° dimostrandosi ancora una volta il miglior rookie della stagione.

E se si può parlare di mini campionato tedesco, va detto anche che le prime 6 monoposto arrivate al traguardo hanno un powertrain che parla la lingua di Goethe. La prima del resto del mondo è la Nissan di Oliver Rowland anche se il risultato è bugiardo perché Sebastien Buemi era partito in prima fila e si è tenuto a lungo in 2^ posizione prima di girarsi e trovarsi a recuperare per conquistare solo il 14° posto finale. Edoardo Mortara, dopo il 7° del giorno primo, porta la sua Venturi motorizzata Mercedes al 5° posto e anche anche Felipe Massa era riuscito a rimontare fino alla 7^ posizione quando ha dovuto scontare un drive through per essersi riavviato in anticipo dopo il secondo dei due ingressi della safety car che hanno caratterizzato la gara e che hanno comportato la sottrazione complessiva di ben 11 kWh di energia sui 52 assegnati ad ogni monoposto. In tutti e due i casi, sono state le Virgin, protagoniste il giorno prima, a causare il regime di bandiera gialla e a ricompattare il gruppone.

La prima volta è stato Sam Bird ad andare a muro, spinto prima da Evans e poi da Wehrlein, mentre a 17 minuti dalla fine è stato Frijns a finire la gara contro le barriere. Fine settimana da incubo invece per la DS Techeetah che chiude la due giorni in Arabia Saudita con un solo punto. Il due volte campione in carica, Jean-Éric Vergne è arrivato 11° nonostante partisse in fondo dallo schieramento e abbia scontato un drive through per aver dovuto cambiare la batteria, mentre Antonio Felix Da Costa non è andato oltre il 13°. Sims esce dalla trasferta di Ad-Diriyah con 35 punti e la leadership della classifica piloti, di fronte a Vandoorne (27) e Bird (26). Perfettamente speculare anche la graduatoria per team: la BMW conduce con 53 punti, davanti ad una Mercedes partita con il piede giusto (41) e ad una Virgin (36) sfrontata nella prima giornata e inconcludente nella seconda.
Seguono la Nissan (20), la Porsche e l’Audi, entrambe a 18 punti e con la certezza di poter competere ai massimi livelli.
 

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Lunedì 25 Novembre 2019 - Ultimo aggiornamento: 18:24 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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