Brabec (Honda)

Dakar, scattano le penalità. Nelle moto declassato Sanders. Auto, sale sul podio Al Rajhi (Toyota)

di Mattia Eccheli
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YANBU – È durata poco la gioia di Daniel Sanders (GasGas Ktm), dato inizialmente come vincitore della prima tappa della Dakar 2023 riservata alle moto. Al pilota australiano, così come al secondo classificato, lo spagnolo Joan Barreda Bort (Honda), e al cileno Pablo Quintanilla (Honda) è stata inflitta una penalità. Barreda Bort se l'è cavata con 60'' (quarto), mentre agli due centauri ne sono toccati 120''. La classifica della frazione inaugurale è stata così rivoluzionata, esattamente come il podio della frazione riservata alle auto, dal quale è stato costretto a scendere Mattias Ekström (Audi Rs Q e-tron E2), terzo all'arrivo.

Il successo fra le moto – prova dalla quale si è dovuto ritirare il campione uscente Sam Sunderland (GasGas Ktm) in seguito ad un incidente al chilometro 52 – è stato assegnato all'americano Ricky Brabec (Honda) con il tempo di 4.14.10''. Kevin Benavides (Ktm) è stato “risucciato” in seconda posizione con un ritardo di 19'', mentre l'australiano Toby Price è risalito al terzo posto a 20'' dall'argentino. Il podio provvisorio è così composto solo da vincitori della Dakar. Sanders è scivolato dalla prima alla quinta posizione. Paolo Lucci (Bas World Ktm), il primo degli italiano, ha guadagnato una piazza, 23° a 24.38'' dalla vetta.

I commissari hanno parzialmente rovinato la festa di Audi per la quinta vittoria di tappa, la 42° di Carlos Sainz, la terza con la vettura elettrica ad autonomia estesa e trazione integrale con le insegne dei Quattro Anelli. Terzo al traguardo, lo svedese Ekström è stato colpito da una sanzione di 15' che lo ha fatto precipitare al 14^ posto a 15:33'' dal compagno di scuderia. Per effetto di questa decisione, Toyota sale sul podio con il campione di casa Yazeed Al Rajhi (Overdrive Racing) che guida l'Hilux da competizione. Il suo ritardo resta di 2:01''.

Anche gli altri equipaggi che seguivano hanno guadagnato una posizione: Guerlain Chicherit (Gck Motorpost, Hunter) diventa quarto a 2:03'' (di cui un minuto è di penalità), Orlando Terranova (Brx, Hunter) quinto a 7:05'', Nasser Al-Attiyah (Toyota Gazoo, Hilux) sesto a 7:17'', sempre con un fardello di 60'' aggiuntivi, Brian Baragwanath (Century Racinc, Crt-6), settimo a 7:51'' (6:51'' senza il minuto di penalità), Stéphane Peterhansel (Audi Sport, Rs Q e-tron E2) ottavo a 8:51'', Jakub Przygonski (X-Raid. Mini Jcw) nono a 8:54'' e Vaidotas Zala (Teltonika Racing, Hunter) decimo a 10:57. Considerando la seconda posizione di Sébastien Loeb (Brx, Hunter), la ProDrive che sviluppa il veicolo impiegato da quattro piloti può sicuramente ritenersi soddisfatta perché tutti sono nella Top 10: nessun altro costruttore ha piazzato più di due macchine fra le prima dieci, ma la Dakar è appena cominciata. Il primo italiano è Maurizio Gerini, 24° in qualità di co-pilota dell'equipaggio capitanato dall'esperta spagnola Laisa Sanz (Astara Team).

Fra i truck, assente la russa Kamaz, il team ceco guidato da Martin Macek si è aggiudicato la prima tappa con un Iveco Powerstar. A 6:01 c'è il connazionale Ales Loprais, fra i favoriti per il successo finale, al volante di un Praga V4s. Un altro Iveco occupa l'ultima piazza sul podio: è guidato dall'olandese Mitchel Van Der Brink, arrivato al traguardo con 10:18'' di ritardo dal vincitore. La Mm Technology, la scuderia del battistrada, ha in corsa anche gli italiani Claudio Bellia, Bruno Giotti e Giulio Minelli, undicesimi a 47:13'' e primi “azzurri”.

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Domenica 1 Gennaio 2023 - Ultimo aggiornamento: 21:35 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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