EVO V8: lo yacht trasformista con il comfort di una barca a vela

Fantasia al potere con EVO V8: lo yacht trasformista con il comfort di una barca a vela e 4 timoni!

di Sergio Troise
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CANNES - Fossimo stati nei panni dei fratelli Mercurio, titolari di Blu Emme Yachts (l’azienda che produce le barche della linea EVO), avremmo ingaggiato e portato a Cannes, come testimonial, Arturo Brachetti, il più grande trasformista italiano dopo il mitico Fregoli. L’ultima novità del cantiere napoletano specializzato in “fughe in avanti” è infatti una barca camaleontica, capace di trasformarsi in pochi istanti e di offrire diversi scenari di vita a bordo. L’ha progettata Valerio Rivellini, designer non nuovo a trovate genialoidi, questa volta avventuratosi in un’impresa inedita, tutt’altro che facile: regalare a una barca a motore, con carena planante, alcuni indiscutibili pregi delle barche a vela.

Non abbiamo avuto la possibilità di provare la barca in mare, e dunque non siamo in grado di giudicarne il comportamento in navigazione; in compenso Rivellini ci ha guidato in una visita a bordo che ci ha fatto scoprire una sorta di matrioska galleggiante, in grado di rivelare una sorpresa dentro l’altra. Non per niente il cantiere ha diffuso una nota in cui si legge che i visitatori dello stand allestito a Cannes si… sfideranno in una esclusiva “caccia al tesoro”, alla scoperta di tutti gli incredibili dettagli della nuova imbarcazione.

EVO V8 – vale la pena ricordarlo – è uno yacht di 24 metri con baglio massimo di 7,30: presenta dunque misure sufficienti per offrire spazi vivibili, e godibili, all’aperto come al chiuso. L’obiettivo è offrire un modo di vivere a bordo inedito e alternativo a quanto visto finora, basato su momenti di convivialità e relax, anche quando si viaggia a velocità sostenute.

Da un punto di vista estetico la barca si fa notare per le murate molto alte, per l’enorme vetratura e per l’eccezionale spazio dedicato alla poppa, che richiama nelle forme quelle di una imbarcazione a vela, ma con il valore aggiunto di un’area balneare ampia e comoda, situata ad appena 70 cm dalla linea di galleggiamento. Particolare interessante, andando dalla beach area verso prua, una volta scesi tre gradini c’è una zona lounge ribassata che precede la cabina armatoriale e, grazie a grandi porte-finestra scorrevoli, svolge una duplice funzione: patio all’aperto per l’uso diurno, quando, separata dagli spazi interni, offre riparo dal vento e dal sole, e salotto privato per l’armatore durante la notte, quando la porta sull’esterno è chiusa e si trasforma in una esclusiva suite open space lunga 12 metri. Inutile dire che il layout è totalmente customizzabile.

Quanto alla cabina armatoriale è collocata, come detto, nel posto più confortevole della barca, ovvero nella zona di poppa. Al suo interno spiccano, tra l’altro, l’ampiezza del bagno e quella di un vero e proprio vano armadio/spogliatoio. Il tutto è impreziosito da una vetrata che può oscurarsi in modo da escludere visibilità dall’esterno.

La prima unità prevede tre cabine per 7 persone. Il ponte inferiore accoglie la cabina armatoriale, due cabine ospiti, la cambusa e la cabina per due membri d’equipaggio; sul ponte principale il grande salone con area dining è circondato da ampie vetrate che si abbassano quasi completamente per enfatizzare il contatto con l’esterno e per limitare l’uso dell’aria condizionata. Grazie alle due diverse scale che dal ponte principale portano direttamente al ponte inferiore è possibile gestire due flussi separati per equipaggio e ospiti.

Altre particolarità della nuova ammiraglia di EVO Yachts sono la piccola piscina nascosta a prua e il suggestivo salone panoramico, fino all’ampio ponte principale da cui godere di una vista a 270 gradi sul mare. Altro “valore aggiunto” sta nella collocazione del tender e della gru per movimentarlo: sono entrambi a scomparsa, in modo da assicurare sempre lo spazio libero sulla poppa.

Ma la novità più sorprendente sta nella disponibilità di ben 4 timoni sistemati in altrettante postazioni di comando, compresa quella – invisibile – collocata sull’esclusivo Roof-Top. Alla tradizionale postazione collocata al coperto, a prua del salone principale, con tanto di plancia e adeguata strumentazione per le navigazioni più impegnative, se ne aggiungono infatti altre tre: due constano di due timoni a ruota, di grandi dimensioni, a dritta e a sinistra della barca, sul main deck, proprio come quelle delle barche a vela, ma con i comandi di manovra per motori ed eliche a portata di mano. “Queste due postazioni – spiega Rivellini – non assicurano grande visibilità in avanti (a causa della tuga verticale in stile trawler) dunque non sarà sempre possibile utilizzarle in navigazione, però sono state studiate per agevolare le manovre di ormeggio”.

La quarta opzione, ovvero la postazione di guida “invisibile”, è forse la più sorprendente. Si trova infatti sul “tetto” della barca, che non è un fly ma un’area rigida (in carbonio) raggiungibile attraverso una scala pieghevole a scomparsa (studiata appositamente da Besenzoni). Attraverso questa scala si accede a un’area prendisole che cela il… segreto: schiacciando un paio di pulsanti appare infatti, come per magia, una postazione di guida supplementare, con tanto di spoiler anti-vento ripiegabile. Sicuramente una trovata geniale, e tuttavia vale la pena sottolineare ciò che lo stesso progettista tiene a specificare: “Questa postazione può risultare comoda soltanto per piccoli spostamenti ad andatura tranquilla, magari all’interno di una baia affollata.”

La carena è planante e la motorizzazione è stata affidata a due Volvo Penta IPS 1350 da 1000 cv ciascuno, che dovrebbero assicurare velocità di crociera attorno ai 19/20 nodi e, in caso di necessità, raggiungere una velocità massima di 24 nodi.

“Ma il nostro obiettivo – tiene a puntualizzare Rivellini – è stato evitare che salendo a bordo un ospite domandi “quando arriviamo?” Navigare a motore deve essere un piacere, così come lo è per le barche a vela. E dunque abbiamo lavorato alla ricerca del compromesso ideale tra velocità e comfort. Vogliamo fare in modo che si stia bene a bordo, non solo da fermi, in rada o in porto, ma anche in navigazione, godendosi il piacere di una chiacchierata, bere un caffè in compagnia, leggere un libro, senza lo stress e le sollecitazioni delle tradizionali barche plananti. Per questo abbiamo dotato la barca anche di pinne stabilizzatrici e abbiamo fatto in modo da attutire al massimo rumorosità e vibrazioni, assicurando la potenza e le prestazioni necessarie per chi vuole godersi il mare nel modo migliore”.

Oltre a EVO V8 sono stati esposti a Cannes anche altri due modelli di grande richiamo della gamma EVO: il nuovo R4 XT e l’R6 Open. Il primo rappresenta la nuova versione del 13 metri R4, un walkaround che sfrutta alcune soluzioni innovative tra cui spicca la piattaforma di prua che regala all’imbarcazione un metro aggiuntivo in lunghezza. L’EVO R6 Open è invece uno dei pochi walkaround sul mercato che in 18 metri riesce a coniugare esterni ampi, fruibili e perfettamente equipaggiati con interni generosi e confortevoli. Come tutti i modelli EVO Yachts, in entrambi i casi il layout degli interni è interamente customizzabile, per adattarsi alle esigenze e ai desideri degli armatori.

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Lunedì 13 Settembre 2021 - Ultimo aggiornamento: 14-09-2021 08:25 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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