Giovanna e Paolo Vitelli, al timone della storica azienda nautica Azimut-Benetti

Azimut-Benetti: crescono valore, vendite e investimenti. Svelati a Cannes i progetti S10 e Magellano 25M

di Sergio Troise
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CANNES - Barche sempre più belle, più grandi, lussuose, confortevoli, innovative, con soluzioni di design all’avanguardia e appeal sempre più attraente. Sono le protagoniste dello Yachting Festival di Cannes, dove il Made in Italy occupa un posto di prima fila, con anteprime mondiali e aggiornamenti di gamma che testimoniano una capacità produttiva e una lungimiranza imprenditoriale non del tutto scontate. Ma quanto vale tutto ciò? Quali sono le chiavi di lettura di questo successo? E che cosa ci riserva il futuro?

Siamo andati a curiosare in casa Azimut-Benetti, storica azienda guidata da Paolo Vitelli (presidente) e dalla figlia Giovanna (vice) supportati da un management (recentemente rinnovato) che vede a capo Marco Valle, amministratore delegato che può andar fiero di risultati più che soddisfacenti. E abbiamo scoperto che in vista dei festeggiamenti per il cinquantenario (cadrà nel 2019) il gruppo si è insediato al vertice dei costruttori mondiali di yacht, con un valore della produzione stimato a 850 milioni di euro (+18%).

Sono 261 le barche vendute: presidiato il segmento sopra i 24 metri, con vendite in crescita del 20% e ben 17 premi conquistati nell’ultima stagione. Quanto basta per convincere l’azienda a guardare avanti con grande fiducia. E infatti sono stati annunciati investimenti per 122 milioni di euro per il triennio 2019-2021, con l’obiettivo di arricchire ulteriormente la gamma.

In questo positivo contesto va sottolineato l’importante risultato nelle vendite conseguito nel settore dei megayacht, dove nel solo segmento tra i 24 e i 40 metri si contano 68 commesse, anch’esse in forte crescita rispetto allo scorso anno.

Più in particolare, il rafforzamento in questo segmento, ratificato dalla conquista per il diciottesimo anno del primato nel Global Order Book di Boat International, passa attraverso il successo commerciale della gamma Azimut Grande, dove primeggiano il 35 metri e il 27 metri, di cui sono state vendute rispettivamente 10 e 21 unità dal loro debutto sul mercato, e quello di Benetti, che oltre a vantare ben 14 barche vendute negli ultimi 6 mesi, ha tre gigayacht in avanzato stato di allestimento, uno dei quali sarà il più grande ibrido realizzato ad oggi nel mondo.

I mercati di riferimento vedono primeggiare le Americhe con una quota parte del 38%, seguite dall’Europa al 33%, il Middle East al 16% e l’Asia Pacific a 13%. In Sud America spicca il successo del cantiere di Itajai, in Brasile, che in controtendenza rispetto alle scelte di molti player europei che hanno abbandonato il Paese, nel corso dell’anno ha incrementato del 24% il valore della sua produzione con 36 yacht realizzati.

Grandi soddisfazioni sono arrivate anche da Fraser Yacht, di cui il Gruppo Azimut-Benetti ha acquisito il 100% nel corso del 2017: ha chiuso un anno record, posizionandosi per l’ottavo anno consecutivo al vertice della classica mondiale dei broker professionali. Nel corso dell’anno Fraser ha venduto oltre 50 yacht sopra i 24 metri, quasi il doppio della maggior parte dei concorrenti presenti nella top ten del settore. Fraser ha anche rappresentato il più grande yacht venduto, l’Ulysses di 106 metri.

Buoni anche i risultati delle marine di proprietà del Gruppo, a cui si aggiungerà nel breve periodo una nuova realtà a La Valletta (Malta). In questa stessa sede verrà costituita una nuova società di diritto maltese che si occuperà di finanziare l’acquisto di imbarcazioni Azimut e Benetti con leasing locale. “I successi raggiunti quest’anno – ha tenuto a sottolineare Giovanna Vitelli - sono il risultato di una politica imprenditoriale all’insegna della stabilità, alla continuità di gestione, alla serietà professionale e al rispetto del cliente come valori di riferimento”.

Il Gruppo ha investito oltre 104 milioni di euro nel triennio passato, di cui 32 in capacità produttiva e i restanti 72 in rinnovo della gamma. Nel prossimo triennio 2019-2021 saranno investiti ulteriori 122 milioni di euro, di cui 28 in capacità produttiva e i restanti 94 in rinnovo gamma, relativi allo sviluppo di 10 modelli Azimut Yachts e 7 Benetti. Una componente decisiva del successo attuale, del resto, sta proprio nella capacità di innovare. Con coraggio e lungimiranza.

E in questo ambito la vice presidente del Gruppo ha davvero fatto scuola, aprendo l’azienda alla “fantasia creativa” di un gruppo di designers reclutati tra i migliori del mondo: professionisti provenienti da esperienze professionali legate a universi differenti da quello nautico, che stanno dando corpo a modelli sempre nuovi e a nuove collezioni di prodotto. La nostra distinctiveness, ovvero il nostro coraggio di osare percorrendo strade nuove sia a livello di soluzioni tecnologiche che in termini di design, rappresenta il valore aggiunto che il mercato continua a riconoscerci” tiene a sottolineare Giovanna Vitelli, manifestando una volta di più tutta la fiducia riposta nel futuro dell’azienda e, soprattutto, nel lavoro creativo di maestri del design come Stefano Righini e Achille Salvagni.

Una fiducia legata, tra l’altro, anche a un paio di interessanti progetti svelati proprio in occasione dello Yachting Festival di Cannes. Dove sono stati mostrati in anteprima i modelli in scala (straordinarie opere artigianali di Vincenzo de Cotiis) di due barche attese per il 2019: l’Azimut S10 (fratello maggiore dell’S7 e del neonato S6) e il Magellano 25 metri. La prima affidata ad Alberto Mancini (il più giovane e rivoluzionario della “famiglia allargata” di designers messi all’opera) e al collaudato Francesco Guida (per gli interni); la seconda all’esperto Kein Freivock.

«Alla vigilia del cinquantenario sono fiero dei nostri traguardi e dei nostri progetti» – ha dichiarato Paolo Vitelli, sottolineando una volta di più la complementarietà di Azimut Yachts e Benetti, definito «un asset irrinunciabile». Unico cruccio, per il numero 1 della storica azienda, l’abbandono dell’amministratore delegato di Benetti, il napoletano Vincenzo Poerio, che dopo 25 anni di crescita e di oggettivi successi ha deciso di dedicarsi all’azienda agricola di famiglia (produce vino in Toscana). Secondo indiscrezioni potrebbe ritornare parzialmente sui suoi passi accettando il ruolo di presidente. Al momento, comunque, si sono insediati ai vertici di Benetti Franco Fusignani, già responsabile dell'area Operations della Business Line, e Christos Ramnialis, che ha assunto il ruolo di vice presidente Sviluppo, in riporto al Ceo.

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Sabato 15 Settembre 2018 - Ultimo aggiornamento: 17:36 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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