La Volvo XC40 Recharge

XC40 Recharge, l'elettrica secondo Volvo. Due motori per oltre 400 cv e un’autonomia di 400 chilometri

di Alberto Sabbatini
  • condividi l'articolo

BOLOGNA - Il nome è abbastanza esplicito e ne fa capire la destinazione: si chiama XC40 Recharge. Non è soltanto una semplice versione elettrica del Suv compatto della Volvo, ma si tratta di una vera novità assoluta
La nuova XC40 Recharge contiene tre primizie assolute per la casa svedese: è la prima automobile full electric di Volvo; poi è anche la prima dotata di un sistema di infotainment avanzato ed “aperto” su base Android. Infine è anche la prima Volvo che si potrà aggiornare in modalità OTA, sigla che è l’acronimo di Over the Air: ovvero collegandosi online e scaricando l’update come si fa con i normali smartphone. 
 

Volvo per la sua prima elettrica ha deciso di puntare su una dimensione di vettura medio-compatta mentre gli altri costruttori premium hanno preferito auto di taglia grande, attorno ai 5 metri. La XC40 Recharge invece è lunga 4,43 metri e per via della sua dimensioni intermedie è adatta ad ogni impiego. La XC40 Recharge è costruita sulla base del Suv a motore tradizionale, ma possiede una grande batteria a tutta lunghezza, sotto al pianale, da 75 kilowattora, che garantisce una percorrenza media di circa 400 km. Supporta la ricarica in modalità AC (corrente alternata) fino a 11 kWh e in DC fino a 150 kWh.

Esteriormente la XC40 Recharge si riconosce perché non ha la classica calandra forata poiché non c’è necessità di raffreddare alcun radiatore. È spinta da due motori elettrici di 150 kW (204 cv) ciascuno, per una potenza complessiva di 408 cavalli. La scelta del doppio motore e non di uno singolo, anche a scapito di un maggior consumo di elettricità, è dovuta al fatto che Volvo vuol mantenere sulla XC40 Recharge la trazione integrale sulle quattro ruote che è garanzia di maggiore sicurezza nel comportamento dinamico e specialmente su terreni viscidi come pioggia e neve. Nel caso della XC40 Recharge ogni motore aziona indipendentemente un asse delle ruote e il software di controllo gestisce l’erogazione di coppia sui singoli assi.

La batteria agli ioni di litio della XC40 Recharge è costruita dalla coreana LG ed è formata da 27 moduli e 324 celle in totale; pesa circa 500 kg ma grazie al fatto di essere collocata in basso sul pianale e grazie al doppio motore, uno per asse ruota, la XC40 Recharge diventa un’automobile perfettamente simmetrica quanto a distribuzione dei pesi: 50% davanti e 50% dietro. Questo ne rende sulla carta eccellente sia il comportamento dinamico che la stabilità in curva. I 408 cavalli e i 660 Nm di coppia motrice garantiscono prestazioni notevoli per un Suv che pesa comunque ben 2150 kg: la XC40 accelera da 0 a 100 km/h in 4,9 secondi mentre la velocità massima si attesta sui 180 km/h. Volvo ha mantenuto sulla XC40 Recharge l’efficiente schema di sospensioni del modello tradizionale (McPherson davanti e multilink dietro) utilizzando però ammortizzatori diversi che tengono conto dei circa 400 kg in più di peso di questa versione elettrica. Curiosamente, lo sportellino per la presa di ricarica è collocato dietro, sul lato sinistro, invece che davanti come in quasi tutte le altre elettriche. 

La XC40 Recharge introduce anche un nuovo sistema multimediale; Volvo era stata la prima a portare dentro l’auto, ancora nel 2014, il concetto del display verticale stile tablet. Con la XC40 Recharge si compie un passo in avanti: il monitor rimane lo stesso, verticale da 9,5 pollici, ma il software che lo aziona adesso non è più di realizzazione Volvo. Gli svedesi si sono affidati a Google per il sistema operativo che fa girare l’infotainment; ora è su base Android e il vantaggio è quello di aprire l’impianto a software house esterne che potranno realizzare plug-in aggiuntivi e rendere compatibili app di Android sull’impianto per arricchire la versatilità del sistema multimediale.

Ma chi possiede un iPhone non ha da temere: il fatto che l’impianto multimediale giri su Android non significa che con un iPhone non sia possibile collegarsi all’automobile. L’altra novità è che l’auto si potrà aggiornare over the air collegandosi al cloud per scaricare gli update. Questo sarà utile soprattutto per il download di mappe Google Maps con l’elenco aggiornato di stazioni elettriche di ricarica, ma servirà anche per poter aggiornare cool passare del tempo il Pilot Assist, il software che gestisce la guida autonoma, e ogni altro sistema dell’auto che non funziona esclusivamente in modo meccanico. La Volvo XC40 Recharge costerà 59.600 euro, circa 10 mila euro di più di una corrispondente XC40 diesel a trazione integrale ma assai meno potente.

  • condividi l'articolo
Venerdì 28 Agosto 2020 - Ultimo aggiornamento: 30-08-2020 17:37 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
COMMENTA LA NOTIZIA
0 di 0 commenti presenti