La Smart EQ

Smart EQ, la citycar per eccellenza cambia strada, è solo elettrica: grande agilità, comfort, peso contenuto

di Giampiero Bottino
  • condividi l'articolo

VALENCIA - Smart è forse l’unico attore del panorama automobilistico europeo a coltivare la “vocazione elettrica” fin dalla nascita, senza interpretarla soltanto come una strada obbligata verso una mobilità più verde, capace anche (o soprattutto?) di scongiurare le multe che nel 2021 incombono sui costruttori che superano il limite Ue di 95 g/km di CO2 in vigore da quest’anno. Sono 95 euro per ogni grammo che ecceda il limite, moltiplicati per il numero delle auto effettivamente vendute.

Cifre da capogiro secondo gli istituti specializzati che, basandosi sul mercato 2018 (ma la situazione non è migliorata l’anno successivo, semmai è vero il contrario), hanno ipotizzato sanzioni di oltre 9 miliardi. Coerente con la sua filosofia, smart ha giocato d’anticipo, abbandonando la propulsione termica per diventare il primo marchio generalista “full electric”, con la nuova generazione delle fortwo (anche cabrio) e forfour – riconoscibili per il badge EQ comune tutti i modelli a batteria della divisione Mercedes-Benz Cars – spinte dall’energia che la batteria fornisce al motore sincrono da 82 cv comune ai tre modelli per spingerli fino alla velocità massima di 130 km all’ora.
 

 

Le smart “verdi” hanno ribadito, amplificandola, la preferenza per l’ambito urbano, dove si muovono con una disinvoltura che l’assoluto silenzio, turbato solo dal rumore di rotolamento, peraltro contenuto, degli pneumatici, rende ancora più coinvolgente. L’esperienza di guida è risultata particolarmente piacevole al volante della fortwo che – grazie alla combinazione tra le dimensioni e il peso contenuto (1.095 kg rispetto ai 1.200 della forfour) che enfatizza la pur contenuta potenza a disposizione – si è rivelata una cittadina esemplare, ma capace di soddisfare chi anche nel traffico urbano non disprezza un pizzico di pepe. L’immediata disponibilità della coppia massima (160 Nm) regala infatti partenze che ai semafori lasciano “surplace” auto ben più muscolose, mentre la lunghezza prossima ai 2,7 metri e la risposta sempre precisa e puntuale alle sollecitazioni dello sterzo si traducono in un’esemplare agilità.

Rivisitate nel look esterno che, pur se rende omaggio in molti dettagli ai tratti stilistici delle prime smart, è ora più moderno e personale grazie all’inedita scelta dei frontali differenti per le due declinazioni di carrozzeria, le smart EQ mantengono una sostanziale continuità negli interni, non intaccata dal nuovo design della consolle centrale che ora accoglie un ampio vano portaoggetti che si può chiudere con un avvolgibile. La novità più evidente, legata alla specificità delle vetture, è lo strumento che spicca sulla plancia, a sinistra del volante, per informare costantemente sullo stato di salute della batteria.

Quest’ultima assicura un’autonomia compresa tra 147 e 159 km per la fortwo (un filo inferiore nel caso della cabrio) e tra 140 e 153 km per la forfour. Distanze più che sufficienti per non costringere chi guida auto di questo tipo a troppo frequenti operazioni di ricarica che consentono di riportare la batteria all’80% della capacità in meno di 6 ore da una presa domestica, in meno di 3,5 ore con una wallbox acquistabile a parte e in meno di 40 minuti da una colonnina pubblica di ricarica rapida, purché sia trifase e la vettura abbia il caricatore di bordo da 22 kW (quello di serie è da 4,6 kW) che costituisce un’opzione da 1.015 euro.

Disponibili in Italia nelle consuete versioni pure, passion, pulse e prime, alle quali si possono abbinare i pacchetti di personalizzazione Advanced, Premium ed Exclusive, le smart elettriche hanno prezzi che partono da 25.026 euro per la fortwo, da 28.394 per la cabrio e 25.649 nel caso della forfour. A queste si aggiunge la ricca “Edition One”, disponibile fino a tutto agosto con un listino di 33.195 euro, uguale per la due e la quattro porte mentre la cabrio costa 1.500 euro in più.

L’obiettivo di vendita 2020 è di 6.000 unità. Sono tantissime rispetto alle 2.972 consuntivate nel 2019, che pure hanno fatto della fortwo la “regina elettrica” – con il 27% delle consegne totali – del nostro Paese, ma lontanissime dalle 26.500 consegne dell’anno scorso. Basteranno i prezzi più elevati per compensare il calo numerico?
«In prospettiva siamo molto fiduciosi – dice Maurizio Zaccaria, responsabile del brand nell’ambito di Mercedes-Benz Italia – e per quest’anno di transizione metteremo a disposizione della rete delle vetture termiche recuperate attingendo ai surplus di altre filiali nazionali».

  • condividi l'articolo
Venerdì 21 Agosto 2020 - Ultimo aggiornamento: 23-08-2020 16:59 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
COMMENTA LA NOTIZIA
0 di 0 commenti presenti