La piccola Twizy può trasportare due persone sedute una dietro l'altra

Renault Twizy, rivoluzione in città:
due posti, elettrica, parte da 6.990 euro

di Giorgio Ursicino
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ROMA - Non chiamatela auto. E non chiamatelo nemmeno scooter. Per la legge è un quadriciclo. L’unica cosa certa è che si tratta di un veicolo rivoluzionario, in grado di dare una scossa al modo di muoversi in città: uno shock elettrico. Il suo nome è Twizy e fa parte della grande famiglia Renault, un’azienda che più volte in passato si è messa in luce per la sua notevole capacità di innovare (Twingo, Scenic e Kangoo sono gli esempi più recenti).

Carlos Ghosn, il grande capo della casa di Parigi e numero uno anche degli alleati di Nissan, è stato il primo a credere fermamente nell’auto elettrica e la coppia franco-nipponica ha messo sul tavolo un ciclopico investimento di oltre quattro miliardi di euro per essere la prima al mondo in questo nuovo settore che consente di viaggiare ad «emissioni zero». Come prevede una strategia ormai consolidata, francesi e giapponesi hanno realizzato modelli diversi e sono differenti anche le loro strategie commerciali (Renault noleggia le batterie per rendere competitivo il prezzo di acquisto), ma le sinergie realizzate per sviluppare una tecnologia così innovativa restano ingenti. Renault ha già pronta una piccola gamma elettrica (Z.E.), un’offerta studiata per rispondere a esigenze diverse.

Un paio di modelli derivano da vetture disponibili anche con il tradizionale motore a scoppio (la berlina Fluence e la «furgonetta» Kangoo), altri due nascono esclusivamente elettrici. Da una parte la compatta Zoe, esposta al recente salone di Ginevra, in vendita fra qualche mese e con diversi punti in comune con la futura generazione di Clio. Dall’altra Twizy già negli showroom. La casa francese definisce Twizy un urban crossover, perfetto per due persone (Twin) e facilissimo da usare (Easy), soprattutto nel traffico. Progettato e sviluppato da Renault Sport Technologies, il reparto competizioni che si occupa anche della Formula 1, la piccola elettrica sembra proprio una monoposto, anzi una biposto, con le ruote ai quattro angoli che escono dalla sagoma della carrozzeria.

Lunga appena 233 centimetri, larga 119 (arriva a 124 con gli specchietti) e alta 146
, ha un generoso passo di 168 cm e sbalzi molto contenuti (29 cm davanti e 34 dietro). Può ospitare due persone (chi guida ha spazio a volontà, il passeggero un po’ meno), una dietro l’altra, senza la necessità di indossare il casco e con le principali dotazioni di sicurezza tipiche delle vetture. La Renault, infatti, è stato il primo costruttore generalista ad avere un consistente numero di vetture con cinque stelle EuroNCAP e già negli anni Cinquanta era all’avanguardia nella protezione di passeggeri e pedoni con studi e analisi di incidenti realmente accaduti. Twizy ha una robusta struttura dell’abitacolo e zone a deformazione programmata per assorbire l’energia di un eventuale impatto, offre l’airbag sul volante e le cinture di sicurezza, l’anteriore addirittura a quattro punti (la posteriore a tre). L’impianto frenante, inoltre, può contare su quattro dischi e le ruote hanno il diametro da 13 pollici.

La nuova piccola Renault è proposta in due differenti
versioni, Twizy e Twizy 45. Quest’ultima si può guidare con il patentino già a 14 anni, mentre per l’altra serve la patente A1, A o B. La trazione è sull’asse posteriore dove è posizionato anche il propulsore elettrico, la batteria agli ioni di litio è sotto l’abitacolo per avere la massima protezione, abbassare il baricentro e ottimizzare la distribuzione dei pesi. Twizy 45 monta un motore da 8 kW (10 cavalli) di picco e ha una coppia massima di 33 Nm, pesa 347 chili più i 99 del pacco accumulatori ed ha una velocità massima autolimitata a 45 km/h.

Decisamente più brillanti le prestazioni della Twizy.
In questo caso il propulsore eroga 13 kW (17 cv), la coppia sale a 57 Nm (più o meno quattro volte quella di uno scooter 125 e immediatamente disponibile), il peso arriva a 375 chili (oltre ai 99 della batteria) e la velocità si spinge fino a 80 km/h (ottima in città). Incredibile la facilità di utilizzo. Le portiere si aprono solo dall’interno (non ci sono i finestrini) e si alzano verso l’alto non occupando nemmeno un centimetro e lasciando completamente libera la luce per accedere nell’abitacolo. La tenuta è buona, l’agilità notevole, con un raggio di sterzata di appena 3,4 metri che consente di manovrare in spazi ridottissimi.

L’abitacolo è essenziale, ma la plancia
offre due comodi cassettini portaoggetti (uno con chiave) ed al centro ospita un tecnologico cruscotto che fornisce numerose indicazioni sullo stato delle batterie e sul funzionamento del veicolo. Per andare avanti basta spingere il pulsante D, per fare retromarcia R; non c’è cambio, solo un riduttore in blocco con il motore. Per ricaricare le batteria c’è un cavo estraibile dal musetto, bastano tre ore e mezza e un paio di euro per fare il pieno di energia dalla presa di casa o dalle apposite colonnine. Entrambe le Twizy sono disponibili in tre allestimenti (Urban, Color e Technic) con un listino (chiavi in mano ma senza batterie) che parte dai 6.990 della Twizy Urban 45 e arriva agli 8.700 della Twizy Technic. E le batterie? Le affitta Renault, con un prezzo che varia dai 50 ai 72 euro al mese a seconda del chilometraggio annuale e della durata del contratto.

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Sabato 28 Luglio 2012 - Ultimo aggiornamento: 03-02-2013 07:44 | © RIPRODUZIONE RISERVATA