La nuova Scenic XMod Cross durante la prova su strada

Renault Scenic, non solo monovolume:
XMod Cross cambia le regole del gioco

di Sergio Troise
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MILANO - Era il 1996: ci eravamo appena abituati alle forme insolite dell’Espace, troppo grande per interessare le masse, quando irruppe la rivoluzionaria Scenic. Un’auto dalle forme insolite per quell’epoca, con tanto spazio e tanta funzionalità per la famiglia, ma realizzata su un pianale tutto sommato piccolo, nato per misure da segmento C. Fu un successo straordinario, l’inizio di una nuova era.

La Scenic cambiò i gusti e le tendenze degli automobilisti europei, divenendo leader di un segmento che ha fatto proseliti. Dal 1996 ne sono state prodotte più di 4 milioni di unità, 450.000 quelle vendute in Italia, con il record di 46.000 nel ’98. Nel tempo il fortunato modello Renault ha subìto l’attacco di concorrenti sempre più agguerriti, ma si difende bene con aggiornamenti continui. Che riguardano lo stile, la meccanica, le dotazioni. Dal 2003 è disponibile anche in versione 7 posti, mentre in questi giorni debuttano un lieve restyling riservato a Scenic e Scenic XMod (interessa il frontale e le dotazioni) e, soprattutto, il nuovo modello X-Mod Cross. Un’operazione compresa nel piano di investimenti per 420 milioni di euro che ha interessato la fabbrica di Douai, in Francia, dove le auto vengono prodotte.

La XMod Cross trasforma in crossover il monovolume medio di Renault, inserendolo in un settore del mercato che gode buona salute. Direte: ma non c’era già la Captur? Vero. Ma ormai le gamme occupano spazi divisi da centimetri e sfumature. Captur viene considerata “urban crossover”, essendo realizzata su base Clio, dunque più piccola e meno impegnativa, concorrente diretta della “cugina” Nissan Juke, oltre che delle nuove arrivate Opel Mokka e Chevrolet Trax; XMod Cross va invece a confrontarsi con auto come Nissan Qashqai, Citroen C4 Aircross, Peugeot 3008. Dimensioni a parte (4,372 metri) la nuova crossover di Renault, inoltre, strizza l’occhio al life style, affiancando alla robustezza e all’affidabilità anche eleganza e sportività (il listino va da 21.350 a 27.450 euro).

Il look è tipico da crossover, con barre sul tetto, protezioni vistose, battitacco specifici, paraurti più importanti, scivoli da Suv. Inoltre il portellone posteriore è stato rimodellato, mentre sul frontale spiccano la nuova calandra e le luci diurne a led. A richiesta sono disponibili cerchi in lega da 17” (di serie da 16”), mentre sulle fiancate e sul retro si notano i badge di riconoscimento. Soprattutto, la XMod Cross è più alta da terra di ben tre centimetri e presenta l’avantreno allargato di un centimetro, il retrotreno di due. Come tanti crossover, sembra una 4x4, pur rimanendo una semplice trazione anteriore.

Rivisitato anche il design dell’abitacolo. Al volante ci si sente come in una specie di cabina di pilotaggio, con un posto di guida tipo cockpit. La console centrale raggruppa vari comandi, tutti facilmente accessibili. Nella versione Energy, pedaliera e pomello del cambio sono in alluminio. Bello il volante, ereditato dalla Laguna Coupé, e belli anche i sedili, impunturati e rivestiti con nuove sellerie.

Lo spazio interno è abbondante e razionale. L’abitacolo è molto alto, tipico di auto di questo tipo, e per gli occupanti – informa la Casa - gli spazi all’altezza dei gomiti e delle anche sono da record. Ai vertici della categoria anche il vano bagagli, che offre una capienza da 555 a 1873 litri. Inoltre i tanti vani portaoggetti sparsi qua e là assicurano altri 71 litri. I sedili sono indipendenti, configurabili ed estraibili. Ciò vuol dire che è più facile trasportare persone e cose.

Cinque i motori disponibili, tre benzina e due diesel. La novità è l’Energy Tce 1,2 litri 130 cv/205 Nm. E’ un motore 4 cilindri a benzina, con basamento in alluminio, iniezione diretta, stop/start di serie e recupero dell’energia in frenata. In Renault lo considerano “il simbolo dell’eccellenza meccanica raggiunta”. Più silenzioso e più efficiente del motore da 115 cv (che resta disponibile), assicura consumi di 6,2 l/100 km, con emissioni di CO2 contenute a 145 g/km (rispettivamente –15% e –17% rispetto al propulsore precedente). Il terzo motore è il collaudato 1600 110 cv. Sul fronte diesel, i motori disponibili sono l’Energy 1,5 litri dCi 110 cv, autentico best seller prodotto in oltre 1,1 milioni di unità nel 2012, che assicura un consumo di 4,1 l/100km e 105 g/km di emissioni di CO2, e l’Energy dCi 130 cv, un 1600 che pure associa buone prestazioni a consumi ridotti (4,4 l/100 km). Il cambio della XMod Cross a benzina è un manuale a 6 marce, sulla diesel con motore dCi 110 cv sarà disponibile anche la trasmissione automatica EDC (doppia frizione).

Su Scenic XMod Cross debutta l’Extended Grip, nuovo sistema di controllo della trazione. Rappresenta un’evoluzione dell’antipattinamento e consente di muoversi con tranquillità anche in condizioni di guida difficili (neve, fango, sabbia). Il guidatore può scegliere la modalità di assistenza desiderata: Standard, No Grip o Expert. Nell’ultimo caso è il conducente a controllare tutta la coppia motrice, dosando da solo l’accelerazione (rimane comunque attivo l’ESP). In modalità No Grip, il guidatore delega invece al sistema la gestione delle ruote motrici. Ciò consente di adeguare automaticamente la coppia motrice trasmessa alle ruote, agendo sia sull’antipattinamento sia sul controllo della stabilità. La modalità Standard è quella di base, perfetta con fondo asciutto, ma anche bagnato o ghiacciato: corrisponde alle regolazioni tradizionali dell’antipattinamento e si inserisce automaticamente quando si supera la velocità di 40 km/h. Situazioni specifiche a parte, il comportamento stradale della XMod Cross è adeguato al tipo di auto, e si rivela tutto sommato soddisfacente, anche se si avverte una certa tendenza al coricamento e al sottosterzo. Di contro, la notevole altezza da terra e ammortizzatori piuttosto morbidi aiutano ad assorbire bene le asperità.

Dotazioni ed equipaggiamenti sono piuttosto ricchi. Fin dalla versione d’ingresso, sono previsti l’extendend grip e il sistema di assistenza per le partenze in salita; cerchi in lega da 16”, climatizzatore manuale, cruise control, fendinebbia, volante regolabile in altezza e profondità, radio CD Mp3 con Bluetooth e USB. L’allestimento Energy aggiunge l’Easy Access System, per agevolare l’apertura e chiusura delle portiere e l’avviamento del motore; cerchi da 17”, navigatore integrato, barre sul tetto satinate (invece che nere), climatizzatore automatico bizona, sensori di parcheggio posteriori, retrovisori ripiegabili elettricamente, volante in pelle, sellerie in misto tessuto/ecopelle. Tra le tante opzioni extra, non mancano la regolazione elettrica dei sedili, la videocamera di parcheggio, l’allarme sonoro in caso di superamento della linea di carreggiata, gli abbaglianti a controllo automatico e un impianto stereo Bose di altissimo livello.

Immancabile il sistema multimediale R-Link, ormai presente su tutte le Renault di ultima generazione. Offre una cinquantina di applicazioni gratuite, altre a pagamento, ed è disponibile anche con un’interfaccia tattile ed un sistema di riconoscimento vocale, che consente di utilizzare il navigatore Carminat Tom Tom, il lettore di musica portatile (connessione Bluetooth, lettore esterno o USB), la telefonia vivavoce e vari servizi multimediali. Tutte le funzioni sono accessibili con un joystick dalla console centrale e dai comandi al volante. Un grande schermo touch screen a colori da 7 pollici e la home page menu consentono di navigare tra le diverse funzioni. In Renault dicono che “è facile ed intuitivo”. In realtà per imparare ad usarlo occorre una certa applicazione…

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Venerdì 2 Agosto 2013 - Ultimo aggiornamento: 17-08-2013 14:29 | © RIPRODUZIONE RISERVATA