Porsche 911 Carrera Quattro Cabriolet

Porsche 911 Carrera Quattro Cabrio: emozioni a cielo aperto tra le curve delle Madonie

di Sergio Troise
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PALERMO - Vincere la Targa Florio, ai tempi d'oro del Mondiale Marche, voleva dire assicurarsi credenziali significative in materia di capacità progettuale, affidabilità, capacità di trovare il giusto equilibrio tra potenza, prestazioni, leggerezza, frenata. Valori su cui molti costruttori hanno investito. Ma uno più degli altri, ovvero la Porsche. Che infatti può vantare il record di vittorie alla Targa: 11, contro le 10 dell'Alfa Romeo e le 7 della Ferrari. Ai valori legati alla corsa siciliana Porsche è rimasta talmente legata da aver battezzato Targa tutti i modelli decappottabili caratterizzati dalla chiusura rigida collegata ad un rollbar integrato. Per non dire della decisione presa a cavallo degli anni 60/70 di progettare un'auto da corsa - la 908 “bicicletta” - esclusivamente per vincere la mitica corsa tra curve e controcurve delle Madonie.

Un esemplare appena restaurato (non ancora nel motore) è stato esibito nei giorni della Targa 100, tra Palermo e Floriopoli, in una grande teca trasparente che ha suscitato l'ammirazione di tutti. Così come, del resto, le Porsche tirate fuori dal museo della casa e affidate ad una squadra di ex piloti tra cui Vic Elford e Gijs van Lennep. I quali sono ritornati con gioia nei luoghi dei loro trionfi (‘68 e ‘73). Allegra è stata la rimpatriata con Ciccio, l'anziano artigiano di Cefalù che confezionava per loro scarpe su misura; commovente la dichiarazione d'amore per la corsa siciliana («più bella di Le Mans, qui si correva col cuore, lì con la testa»); emozionante il passaggio a Floriopoli delle veterane rombanti, tra le quali la 911 Carrera RSR con cui van Lennep colse l'ultimo successo. A parità di cilindrata (3.0 litri) il 6 cilindri boxer biturbo della 911 Carrera quattro dei giorni nostri può vantare - pensate - una potenza di 370 cv, 40 più della progenitrice, e una velocità massima di 289 km/h, contro 280!


A vantaggio della veterana, però, la leggerezza da peso piuma: 850 kg contro i 1.570 della Carrera quattro Cabrio del 2016. Un dettaglio significativo, quest'ultimo, che tuttavia non penalizza per niente l'handling dell'ultimo gioiello di casa Porsche, come abbiamo avuto modo di sperimentare guidando la versione Cabrio sulle strade della Targa. Un'esperienza straordinaria, che ci ha dato modo di toccare con mano, una volta di più, la capacità della Casa tedesca di costruire auto capaci di aggredire la strada come mostri da competizione, ma anche di veleggiare tranquillamente ad andatura da passeggio, con il cambio in settima marcia, il contagiri non oltre quota 1.500 e i consumi e le emissioni sotto controllo (fino a 6,5 litri/100 km su percorsi extraurbani; 7,9 nel ciclo combinato, con CO2 tra 182 e 206 gr/km).

Rispetto alla 911 RSR del passato la 911 Carrera quattro di oggi può vantare, tra l'altro, un valore aggiunto che negli anni 70 non poteva esistere: ci riferiamo all'interruttore Mode integrato nel volante.
Derivato dall'avveniristica Porsche 918 Spyder, è il terminale di un apparato elettronico che, tramite una piccola manopola regolabile su quattro posizioni, consente di impostare i programmi di guida Normale, Sport, Sport Plus e Individual. Se non bastasse, attivando lo “Sport Response Button” (un pulsantino al centro della manopola stessa), il motore viene impostato per 20 secondi per la migliore accelerazione, ad esempio in preparazione di un sorpasso. Dotata di tutti i dispositivi di ultima generazione per assistenza alla guida, connettività e infotainment, la 911 Carrera quattro Cabrio è in vendita in Italia a partire da 121.346,01 euro.
 

 

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Martedì 17 Maggio 2016 - Ultimo aggiornamento: 21:43 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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