La nuova Grandland Phev

Opel, la verde Grandland. Al vertice della gamma Suv è solo elettrificata: la plug-in si aggiunge alla versione EV e all’ibrida

di Nicola Desiderio
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Le promesse si mantengono in Opel e con la nuova Grandland il marchio tedesco di Stellantis porta a compimento la propria promessa di offrire per ognuno dei suoi modelli in listino – compresi i mezzi commerciali – almeno una versione elettrica dopo un 2024 che sul piano delle vendite l’ha vista in sostanziale pareggio in Italia (44.203 immatricolazioni, -0,2%) e in leggero calo all’interno dell’UE (330.864 unità, -5,6%). La ragionevole speranza è che con il nuovo anno le cose vadano meglio, grazie alla nuova Frontera, alla Mokka rivista e, per l’appunto, a questa Grandland nuova di zecca che, dopo essere stata presentata nelle versioni ibrida a 48 Volt ed elettrica, arriva anche con la ibrida plug-in.

La Grandland di seconda generazione è la prima Opel basata sulla piattaforma STLA Medium che può ospitare diversi tipi di propulsione ed è piuttosto cresciuta nelle dimensioni: è infatti lunga 4.650 mm (+173 mm), larga 1.934 mm (+28 mm) e alta 1.665 mm (+56 mm) con un passo di 2.795 mm (+120 mm). A fronte di questo incremento dimensionale, il bagagliaio rimane praticamente identico (550-1.645 litri contro i precedenti 514-1.652) con il vantaggio di una migliore accessibilità e un divano posteriore abbattibile 40-20-40. Notevole invece la crescita dell’abitabilità posteriore grazie anche allo spazio maggiore per le gambe e alla sostanziale assenza del tunnel. La veste estetica segue i canoni già visti su altri modelli con fianchi lisci, parafanghi appena sagomati e un frontale con la calandra in nero lucido e la firma luminosa con le L rovesciate. Stavolta però si allungano verso il centro fino al logo del Fulmine, anch’esso illuminato. Stesso tema lo troviamo in coda, ma il tutto è sotto un’unica lente trasparente e al centro, al posto del tradizionale “Blitz”, c’è il nome Opel, anch’esso illuminato. Evoluta anche la plancia con la strumentazione raccolta in un display da 10”, corredata da un head-up display, e con al centro lo schermo del sistema infotelematico da 10” o da 16” rivolto verso il guidatore. Oltre ad essere connesso e aggiornabile, ha anche l’intelligenza artificiale di ChatGPT (la versione 3.5 aggiornata a febbraio 2022). Tanti schermi, ma rimangono saggiamente alcuni comandi per il sistema audio e la climatizzazione. La filosofia generale è permettere al guidatore di scegliere la quantità di informazioni che desidera. Sulla consolle, tra i vari vani, ce n’è anche uno con un bordo trasparente sotto il quale si può mettere a ricaricare lo smartphone senza usare cavi.


I sedili, come tradizione Opel,
sono certificati AGR dai fisioterapisti tedeschi, in più sono riscaldabili, hanno la regolazione elettrica, la funzione massaggio e la ventilazione e il rivestimento è in ecopelle, Nappa trattata ecologicamente in abbinamento ad Alcantara o in tessuto riciclato. Da recupero anche tutte le plastiche, alcune però decisamente dure al tatto. Per la sicurezza ci sono 6 airbag e i dispositivi di assistenza alla guida che permettono la guida autonoma di livello 2, anche se per averli tutti bisogna prendere i pacchetti di accessori previsti in listino. Utili per la visibilità il sistema di visione perimetrica e i fari a matrice di led con oltre 50mila diodi per faro che, oltre ad assicurare la massima illuminazione notturna evitando l’abbagliamento, provvedono anche ad evitare i riflessi eccessivi che si creano con i cartelli e con il fondo bagnato. Il sistema di propulsione ibrido plug-in è composto da un raffinato 1,6 litri da 150 cv a ciclo Miller con iniezione diretta e turbocompressore a geometria variabile in accordo con un motore elettrico da 92 kW all’interno del cambio doppia frizione a 7 rapporti. In totale eroga 195 cv e 350 Nm di coppia per ottime prestazioni (220 km/h, 0-100 km/h in 7,8 s.) e la possibilità di marciare in elettrico per 87 km grazie alla batteria da 17,9 kWh di capacità netta ricaricabile a 3,7 kW (7,4 kW opzionale).

Chi invece vuole una Grandland più agile ed accessibile, può optare per la ibrida a 48 Volt da 136 cv con motore 3 cilindri 1.2 e cambio doppia frizione a 6 rapporti, meno prestazionale (202 km/h, 0-100 km/h in 10,2 s.), ma che alla bilancia fa segnare 1.600 kg invece degli 1.898 kg della ricaricabile e dietro ha sospensioni multi-link al posto del più semplice assale torcente. Se invece la si vuole completamente senza pistoni, ci sono le elettriche da 157 kW di potenza con batteria da 73 kWh o da 82,2 kWh e autonomia rispettivamente di 504 km o 564 km. In arrivo c’è anche una versione con batteria da 97 kWh e 700 km di autonomia. La nuova Opel Grandland ibrida plug-in parte da 42.500 euro, ovvero 7mila euro in più rispetto all’ibrida 48 Volt mentre l’elettrica parte da 40.950 euro.

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martedì 25 febbraio 2025 - Ultimo aggiornamento: 17:59 | © RIPRODUZIONE RISERVATA