La terza generazione del Mercedes Sprinter

Mercedes Sprinter, nuova generazione anche a trazione anteriore e connettività evoluta. Nel 2019 l'elettrico

di Mattia Eccheli
  • condividi l'articolo

DUISBURG – Mercedes Sprinter avanti tutta. In ogni senso. La terza generazione del veicolo commerciale leggero con la Stella sarà disponibile dall'estate a partire dai 20.360 euro della versione autotelaio (da 23.344 per la variante furgone), Iva esclusa naturalmente. Avanti tutta perché il nuovo Sprinter sarà disponibile anche a trazione anteriore, tra l'altro con 50 chilogrammi di carico utile in più e con una soglia di carico ribassata di 8 centimetri. Questa declinazione si somma a quelle a quattro e due ruote (posteriori) motrici.

Avanti tutta perché con una trasferimento dalla sorprendente rapidità, il rinnovato Sprinter disporrà dell'inedito ed innovativo sistema multimediale Mbux anticipato da Mercedes al Ces di Las Vegas e destinato a debuttare sulla nuova Classe A, la compatta presentata giusto poche ore prima del commerciale ad Amsterdam. Per consentire ai gestori di flotte di razionalizzare usi e spostamenti, il costruttore di Stoccarda propone otto pacchetti con nuovi servizi di collegamento in rete incluso il registro di viaggio digitale e l'ancora più esclusiva e sofisticata assistenza del Mercedes Pro connect.

Per il nuovo Sprinter saranno disponibili due nuove trasmissioni per la trazione anteriore e, novità nel segmento degli Lcv, il primo cambio automatico con convertitore di coppia a 9 marce. L'abitacolo del furgone è stato “razionalizzato” ed arricchito di nuove funzioni. La capacità di carico arriva a 17 metri cubi e la massa totale a terra a 5,5 tonnellate.

La divisione Vans ha contribuito in modo significativo al bilancio record di Daimler per il 2017 con una crescita del volumi del 12%, lievitati da 359 a 401 mila unità. E la previsione è che continuerà anche nel 2018 a regalare soddisfazioni al gruppo. Lo Sprinter, sul mercato dal 1995 con questo nome, è il best seller della divisione Vans e nel 2019 debutterà anche nella sua variante elettrica completando così un'offensiva “green” che abbraccia le auto con il brand Eq ed anche i mezzi industriali. Proprio la tecnologia relativa alla batteria ha indotto la cinese Geely – già proprietaria di Volvo – ad acquistare quote di Daimler. Si parla di una partecipazione inferiore al 3%.

Lo Sprinter è stato commercializzato lo scorso anno in poco più di 200.000 esemplari, con una crescita dei volumi del 4%. Daimler crede nel modello sempre più connesso e versatile (1.700 combinazioni possibili) e, più in generale, nei veicoli commerciali leggeri. Il costruttore di Stoccarda ha previsto investimenti pari a 2,5 miliardi per lo sviluppo, il potenziamento e la produzione della gamma degli Lcv. Quello di Düsseldorf, dove lavorano 6.500 addetti, è lo stabilimento principale per lo Sprinter. Per il suo adeguamento sono stati spesi 300 milioni di euro, poco più della metà di quanto è costato realizzare un sito negli Usa dove rischiava di venire trasferita una parte della capacità produttiva. Volker Mornhinweg, capo della divisione Vans, ha fatto sapere che se l'aria non cambia, i piani originali potrebbero anche non venire rispettati. Lo stesso manager è stato molto cauto circa l'accoglienza dello Sprinter a zero emissioni, perché si aspetta che ci sia da fare un gran lavoro di sensibilizzazione fra i clienti.

  • condividi l'articolo
Martedì 3 Aprile 2018 - Ultimo aggiornamento: 22:15 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
COMMENTA LA NOTIZIA
0 di 0 commenti presenti