La Mercedes Classe G

Mercedes Classe G, 40 anni e non sentirli. Al volante del mitico fuoristrada della Stella

di Nicola Desiderio
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GRAZ - La Mercedes Classe G ha compiuto 40 anni rinnovandosi completamente per la prima volta dalla sua nascita avvenuta nel 1979. Se il gran debutto della seconda generazione è avvenuto al Salone di Detroit, per festeggiare il suo compleanno, il fuoristrada tedesco ci ha invitato presso quella che è da sempre la sua casa, ovvero lo stabilimento Magna Steyr di Graz, in Austria, dove è stata prodotta in oltre 300mila esemplari, l’80% ancora circolante.
 

 

Una carriera militare. Nata come veicolo militare, deve la lettera G alla parola Geländewagen – letteralmente auto da fuoristrada – che compare ancora in tutti i Suv della stella, dalla GLA fino alla GLS. I cultori di questa leggenda sanno però che questo non è stato certo la prima fuoristrada costruita dalla Daimler. I più sanno che ci sono le Unimog dal 1951, ma molto pochi quelli che sanno della Dernburgwagen che deve il suo nome a chi la ordinò ovvero Bernhard Dernburg, allora segretario di stato dell’ufficio coloniale di quella che si chiamava Africa Sud Occidentale tedesca e oggi è la Namibia. Fu progettata da Paul Daimler, figlio del fondatore Gottlieb ed era un mastodonte lungo 4,9 metri e alto 2,7, aveva 4 ruote motrici e sterzanti, un motore 4 cilindri 6.8 da 35 cv a 800 giri/min e superava pendenze fino al 25%. Di lei non si sa più nulla. Non meno esotica è l’origine della Classe G la cui realizzazione fu suggerita dallo scià di Persia, Reza Palhevi, allora tra gli azionisti della Daimler. L’Iran in 10 anni avrebbe dovuto acquistarne 20mila come parte di una commessa di 100mila mezzi militari, ma la rivoluzione. La Classe G fallì la prima volta anche la gara per l’esercito tedesco, ma poi vi è entrato a pieno titolo in oltre versioni e lo stesso ha fatto nelle forze armate di molti altri paesi.

Un fuoristrada di lusso. In questi anni la Classe G è diventata un vero e proprio mito anche presso il pubblico “borghese” dotandosi di versioni inimmaginabili come la AMG o le 6x6 e 4x42 in edizione limitata, per finire alla incredibile versione Maybach Landaulet AMG G650 con capote in tela, interni da sceicco e motore V12 6 litri biturbo da 630 cv. E la nuova, per quanto dotata di molte delle tecnologie provenienti dalle altre Mercedes, non ha sacrificato nulla della tradizione, prima fra tutte la struttura con carrozzeria separata dal telaio, più rigido del 55%, ma tagliando il peso complessivo di 140 kg. La sospensione posteriore rimane ad assale rigido, quelle anteriori a doppio quadrilatero e ci sono le molle pneumatiche. Altamente specialistica anche la trasmissione, con cambio automatico a 9 rapporti provvisto di riduttore (inseribile fino a 40 km/h e disinseribile fino a 70 km/h) e sistema di trazione integrale permanente che trasmette di base il 60% della coppia ed è dotato di 3 differenziali bloccabili elettricamente con 3 pulsanti posizionati al centro della plancia. La Classe G ha una un’altezza da terra di 24 cm, supera pendenze fino al 100%, supera guadi alti 70 cm (+10 cm) e può viaggiare inclinata di lato fino a 35 gradi (+7). Due i motori: il diesel 2.9 da 286 cv e il V8 4 litri biturbo a benzina da 422 cv per la G500 e da 585 cv per G63 AMG.

Tedesca, ma figlia dell’Austria. Della tradizione fa parte l’estetica, con la carrozzeria squadrata, i fari anteriori tondi e gli indicatori di direzione piazzati sulla parte anteriore del parafango. A prima vista potrebbe sembrare una comoda semplificazione, al contrario i tecnici tedeschi e austriaci hanno dovuto fare i salti mortali per mantenere il look originale ottemperando a tutte le normative, in particolare quelle che riguardano a sicurezza. Segue alla lettera anche il processo di sviluppo che prevede 2.000 km percorsi sullo Schöckl: 5,6 km che portano fino a 1.445 metri con pendenze fino al 60% ed inclinazioni laterali fino al 40%. Messa così non sembra nulla di speciale, ma sono mulattiere pavimentate da grossi lastroni di roccia e i collaudatori Mercedes e Magna li percorrono a 85 km/h, il massimo raggiungibile con il riduttore inserito. L’effetto è assicurato quando si va in salita, ma è al limite del terrore quando si fa in discesa con la vettura che viene letteralmente sconquassata e alla fine, come se nulla fosse, riprende l’asfalto con il massimo del comfort. Una mezz’ora e siamo di nuovo a Graz dove su una piccola pista di prova abbiamo saggiato le qualità della 6x6, della 4x42 e della G63 AMG. Da accapponare la pelle il sound che il V8 emette dagli scarichi laterali tagliati a fetta di salame, ma anche l’accelerazione e la frenata di un mezzo al quale proporre un muro del 55% su asfalto liscio è persino oltraggioso.

Ricca, di famiglia. La nuova Classe G parte dai 101.630 euro della G350d passando per i 115.709 della G500 e arriva a 157.179,01 della G63 AMG senza considerare la G650 Maybach che – come si dice – ha un prezzo da trattativa privata, anche perché si tratta di pezzi unici allestibili a piacimento secondo i desideri del cliente.

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Venerdì 26 Aprile 2019 - Ultimo aggiornamento: 18:59 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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