La nuova Mazda6 in versione station wagon

Mazda6, più elegante sicura e tecnologica: il mondo premium ha un competitor in più

di Nicola Desiderio
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MAIORCA – La Mazda6 riprende il passo e guadagna una veste esterna più elegante, un abitacolo più confortevole, ancora più sicurezza e motori omologati Euro 6d-Temp allineandosi così a tutta la gamma Mazda e anticipando di oltre un anno le norme sulle emissioni per le auto di nuova immatricolazione che saranno in vigore da settembre 2019, ma soprattutto per qualificare la propria gamma sempre di più in chiave premium.

Lo stile guarda avanti. Per farlo, la casa di Hiroshima ha messo mano per la terza volta alla propria ammiraglia la cui terza generazione è sul mercato dal 2012 e dal suo debutto nel 2002 ha venduto in Europa 940mila unità. Stavolta l’evoluzione stilistica segue il solco del futuro segnato dal concept Vision Coupé. La calandra è più ampia, più protesa verso il basso e ha una griglia diversa, i fari sono più allungati e integrano le luci di profondità liberando così i paraurti che hanno una superficie più pulita migliorando l’aerodinamica. Nel caso della berlina, cambia anche un lamierato (il cofano posteriore) mentre lievi modifiche si registrano anche per le luci posteriori e la posizione degli scarichi. Diverse le migliorie anche per l’abitacolo, in particolare per la forma della plancia, ora perfettamente rettilinea e rivestita di legno Sen un materiale scamosciato di nuova generazione. I sedili sono profilati e imbottiti diversamente inoltre, per la prima volta su una Mazda, sono ventilati.

Più digitale e più sicura. Rinnovamento anche per la tecnologia di bordo. La strumentazione ora è provvista al centro di un display da 7 pollici che integra il tachimetro e altri due indicatori, l’head-up display proietta le informazioni direttamente sul parabrezza mentre lo schermo del sistema infotelematico diventa da 8 pollici e guadagna il mirroring per i dispositivi esterni (Android Auto e Apple CarPlay) e il sistema di visione perimetrica a 4 telecamere. Aggiornati anche i contenuti di sicurezza. I fari a matrice di Led ora hanno 20 moduli e un fascio luminoso più lungo e il cruise control adattivo è fornito anche della funzionalità stop&go, dunque può arrestare e far ripartire la vettura quando marcia in colonna.

La Mazda6 ha poi anche il sistema di monitoraggio del traffico posteriore trasversale che non solo segnala le auto in arrivo, ma frena anche la vettura. L’obiettivo è raggiungere le 5 stelle EuroNCAP con i parametri attuali. Anche l’assetto è stato oggetto di attenzioni. Gli ammortizzatori anteriori hanno un diametro maggiore, gli attacchi dello sterzo sono stati ribassati e sono stati modificati gli attacchi delle sospensioni alla scocca.

Tutti motori Euro6d Temp. Ma le modifiche più interessanti riguardano i motori, tutti omologati Euro 6d-Temp e provvisti del sistema microibrido i-Eloop che sfrutta un supercondensatore ricaricato in rilascio per alimentare alcuni servizi di bordo. Le unità a benzina riescono a raggiungere i nuovi limiti senza l’aggiunta del filtro antiparticolato: Il 2 litri da 165 cv ha guadagnato più coppia ai bassi regimi mentre il 2,5 litri da 194 cv ha il sistema di disattivazione dei cilindri che migliora i consumi del 10%. Il diesel 2.2 ha il rapporto di compressione un po’ più alto – da 14:1 a 14,4:1, comunque un record per un’unità a gasolio –, iniettori piezoelettrici di nuova generazione, la sovralimentazione bistadio ha il turbo più grande a geometria variabile e allo scarico il sistema SCR. La potenza è di 150 cv (4,4 litri/100 km pari a 117 g/km di CO2) o 184 cv, in quest’ultimo caso anche con la trazione integrale e solo con il cambio automatico a 6 rapporti che è ottenibile anche per le altre unità in gamma tranne quella a gasolio meno potente.

Benzina fluido, diesel grintoso. La Mazda6 appare meglio costruita, più curata nei particolari e nei materiali inoltre è meglio insonorizzata e, allo stesso tempo, anche meglio collegata alla strada. Merito della nuova messa a punto delle sospensioni che erano state ammorbidite in occasione del secondo restyling e che qui invece tengono più ferma la vettura in curva. Il comfort di viaggio ne guadagna e anche il piacere di guida grazie anche al G-Vectoring Control, un sistema già noto e che, attraverso la regolazione della coppia e applicando frenate selettive, permette alla vettura di mantenere il corretto bilanciamento dinamico della vettura sui due assali. Rimangono identiche l’abitabilità e la funzionalità con il bagagliaio della berlina che ha una capacità di 480 litri e la berlina che invece ne ha 522, pronti a diventare 1.664 tirando le levette che abbattono lo schienale 60/40 provvisto anche di vano passante.

Comodo il telo ancorato direttamente sul retro del portellone che non può avere però l’apertura elettrica, in compenso è leggero e facile da manovrare. I motori a benzina sono soprattutto regolari, ma hanno un comportamento diverso dai turbo ai quali siamo abituati: meno esuberanti nella coppia, ma più piacevoli in allungo, da godere con l’ottimo cambio manuale o anche con l’automatico. L’opzione migliore per la Mazda6 rimane comunque il diesel che si segnala ancora una volta per la progressione e la capacità unica di allungare senza pause o esitazioni fino a 5.500 giri/min con una sonorità quasi rabbiosa.

Berlina e Wagon, stesso prezzo. La Mazda6 sarà presto in vendita in 4 allestimenti: Evolve, Business, Exceed e Exclusive con prezzo a partire da 32.800, uguale sia per la 5 porte sia per la Wagon che dovrebbe riguardare il 70% delle vendite.

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Domenica 22 Luglio 2018 - Ultimo aggiornamento: 24-07-2018 10:23 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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