La nuova Porsche Cayenne E-Hybrid

Cayenne, più Suv non si può. Porsche lancia la E-Hybrid: grande efficienza e prestazioni super

di Nicola Desiderio
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MONTPELLIER - Se tre Cayenne non vi bastano eccovene una quarta. E se un motore non è sufficiente, meglio aggiungerne un secondo per la E-Hybrid, la versione ibrida plug-in del Suv tedesco che, a pochi mesi dal lancio della terza generazione, potenzia la propria gamma e l’appeal di un marchio che, dopo un altro anno record, continua a crescere. La Porsche infatti nel primo trimestre ha visto salire le proprie vendite del 6% con risultati finanziari sempre di grande rilievo: ce n’è in abbondanza per finanziare il piano di elettrificazione da 6 miliardi fino al 2022 e che, in attesa della berlina sportiva tutta a batterie derivata dal concept Vision E, prende la forme delle ibride ricaricabili. Dopo la Panamera, ora è la volta della Cayenne E-Hybrid che si fa riconoscere come in passato dalle scritte e dai particolari in verde acido e prende praticamente in toto il sistema ibrido della sorella composto dal V6 3 litri turbo da 340 cv additivato dal motore elettrico da 100 kW e 400 Nm il quale è interposto tra l’unità termica e il cambio automatico a 8 rapporti ed è alimentato da una batteria agli ioni di litio da 14,1 kWh.
 

 

Il prodotto è una power unit da 462 cv e 700 Nm di coppia in un intervallo compreso tra 1.370 e 5.300 giri/min, capace di far raggiungere alla Cayenne E-Hybrid i 253 km/h e farla accelerare da 0 a 100 km/h in 5 secondi netti, ma anche di marciare in elettrico per 42-44 km fino a 135 km/h con un consumo medio di 3,2-3,4 litri/100 km pari ad emissioni di 72-78 g/km di CO2. Tutto dipende dalla gommatura su cerchi che arrivano fino a 22 pollici, una opzione che ora è disponibile per tutta la gamma insieme ad altre novità come l’assistenza per la guida in autostrada, i sedili con massaggio, il parabrezza riscaldabile, il climatizzatore a 4 zone e ad una novità assoluta per una Porsche: l’head-up display. E l’anno prossimo ci sarà anche la funzione per posteggiare l’auto dall’esterno attraverso lo smartphone, antipasto che porta dritto al parcheggio autonomo, una funzione che Porsche sta già sperimentando ad Amburgo. La ibridizzazione contamina con discrezione anche il resto della vettura, a partire dalle funzioni in remoto sullo smartphone per finire alle modalità di guida passando per il cruise control adattivo che regola la velocità in base di dati del traffico per ottimizzare i consumi.

Si può scegliere di viaggiare in elettrico o in tre modalità ibride: quella automatica, lasciando che siano i due motori a decidere come alternarsi; la Hold che mantiene la carica nei trasferimenti in modo da potersi muovere in elettrico una volta arrivati a destinazione; la Charge per ricaricare la batteria in marcia non avendo né il modo né il tempo di fermarsi ad una colonnina. C’è anche il pulsante Sport Response per scaricare la forza combinata di entrambi i motori per 20 secondi. Il resto è la Cayenne che conosciamo: sportiva, elegante, fatta da manuale e anche spaziosa quanto flessibile – il divano posteriore è scorrevole – con l’avvertenza però che la batteria mangia 130 litri di capacità ad un bagagliaio che rimane comunque ampio. Rimangono invece inalterate le capacità in fuoristrada e così come quelle per il traino pari a ben 3,5 tonnellate. Al di là dei numeri sulla carta, la Porsche Cayenne E-Hybrid su strada stupisce eccome perché fa impressione sentire scorrere nel silenzio 23 quintali di macchina, ma ancora di più sentirli scatenare a comando senza che l’aggravio di peso condizioni l’eccellente equilibrio tra comfort e tenuta di strada delle altre Cayenne. Stupisce infine come una cavalleria simile a quella della S riesca a dare alla E-Hybrid un carattere completamente diverso.

Della ibrida piacciono la prontezza, la progressione forte e dolce a tutte le velocità, ma soprattutto il modo con cui riesce a cambiare passo in pochi istanti, senza sforzo apparente e con la consueta sicurezza di un impianto frenante a tutta prova che può avere i tradizionali dischi in ghisa, al carburo di tungsteno o carboceramici. Meno sportiva, se volete, ma più polivalente: da GT più che da sportiva. Anche il prezzo suggerisce il confronto tra le due versioni: 93.402 euro per la E-Hybrid contro i 95.598 della S. Scegliere l’una o l’altra è una pura questione di gusti con la sicurezza che, se una Cayenne l’auto che volete – e potete – comprare, è impossibile sbagliare.

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Mercoledì 6 Giugno 2018 - Ultimo aggiornamento: 19:01 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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