BF Gooddrich km3

Pneumatici offroad, dai grandi costruttori agli specializzati: ecco quello che c'è da sapere per soddisfare qualunque esigenza

di Maurizio Caldera
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ROMA - Pochi automobilisti avvertono l’importanza del ruolo dei propri pneumatici: rotondi, neri, sono sotto al veicolo… già, ma sono anche gli unici punti di contatto con il terreno, la sola garanzia di mantenere la traiettoria o avere sufficiente grip sul terreno. Fuoristradisti e motociclisti, invece, sono molto più attenti. In fuoristrada sai che una diversa scolpitura del battistrada può fare la differenza tra superare un ostacolo o meno.

Pneumatici dedicati all’offroad compaiono nei listini dei costruttori: “Il mondo del fuoristrada è un caposaldo storico nel nostro portafoglio prodotti, grazie alla nostra gamma Wrangler che da sempre è sinonimo di Off Road – affermano in Goodyear Italia - Al momento, il nostro prodotto di punta è il Wrangler AT Adventure, uno pneumatico versatile e adatto a tutti i terreni, estremamente robusto grazie allo strato rinforzato in Kevlar. Si possono scegliere però anche prodotti più estremi, come il Duratrac o lo MT/R, progettati per il mercato europeo e sviluppati insieme ai costruttori di auto per il primo equipaggiamento dei loro veicoli, come il nuovo Land Rover Defender.”

All’interno del pianeta pneumatici il settore delle gomme specialistiche per offroad, insomma, è un mondo a sé; interi trattati sono stati scritti sul disegno e la scolpitura di un battistrada, con le soluzioni più estreme offerte dai ricostruttori, come Brenta Gomme, Lerma Gomme, Pneus Ovada, Ziarelli, che offrono un prodotto valido grazie a macchinari moderni e disegni adatti ad ogni tipo di fondo: sabbia, roccia, fango. Spesso il prezzo da pagare per montare pneumatici dedicati comporta spesso lo svantaggio di un codice velocità inferiore a quello riportato sulla carta di circolazione (e non si può montare uno pneumatico diverso per misure e valori di velocità o di carico, pena il sequestro del “libretto” e la revisione forzata in un ufficio della Motorizzazione Civile, oltre a una multa salata), con eccezione del periodo invernale, altrimenti è sufficiente scegliere un prodotto marcato P.O.R. – Professional Off Road – che può avere un codice di velocità inferiore a quello riportato sulla carta di circolazione e con cui si può circolare tutto l’anno, riportando una targhetta adesiva in un punto visibile della plancia con l’indicazione della velocità massima relativa al codice del pneumatico (solitamente “Q”, cioè 160 kmh).

“Gli pneumatici POR fanno capo a tre regolamenti europei (117/2016, 661/2009 e 458/2011) che, nel loro insieme, ne definiscono caratteristiche e utilizzo. Tale sigla indica un “pneumatico professionale per fuori strada”, cioè per uso speciale, impiegato principalmente in condizioni estreme di fuoristrada – dicono in Michelin Italia - A causa delle loro caratteristiche particolari, infatti, questi prodotti non vengono sottoposti all’etichettatura europea. Ciò non significa che non possono equipaggiare i veicoli e circolare liberamente, purché rispettino, come tutti gli altri pneumatici, le condizioni previste dal codice della strada. Il consiglio tecnico che accompagna tali prodotti è quello di adattare sempre la guida alle condizioni stradali che si affrontano, sapendo che i pneumatici POR danno il loro meglio in condizioni fuoristrada.” E il gruppo francese mette in campo, attraverso il marchio BF Goodrich, il KM3, un prodotto di primo livello nel settore.

Al contrario di un malcostume piuttosto diffuso però è importante rispettare le misure omologate sulla carta di circolazione. Al di là dai limiti imposti dalla legge, infatti, maggiorare le misure delle gomme comporta sforzi non previsti dal progetto su sospensioni e organi di trasmissione, con possibilità di creare pericolo per sé e per gli altri utenti della strada.

In Italia cambiare una misura di pneumatici è difficile, ma qualcosa si può fare: è necessario chiedere il Nulla Osta alla casa costruttrice o all’importatore del marchio (qualcuno lo concede, altri no) e con questo recarsi in un ufficio della Motorizzazione Civile, con pneumatici della nuova misura già montati, per superare il collaudo. In caso di rifiuto – ma per motivi non dettati da ragioni tecniche – del rilascio del Nulla Osta, inoltre, si può ricorrere con il rifiuto scritto dalla Casa, alla relazione di un tecnico abilitato e, con questa, presentarsi in Motorizzazione.

In conclusione: non esagerate mai, montando gomme “mostruose”, ne va dell’incolumità del vostro fuoristrada e di voi stessi. Ci sono prodotti nuovi o ricostruiti in grado di soddisfare qualunque esigenza.

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Mercoledì 25 Marzo 2020 - Ultimo aggiornamento: 27-03-2020 08:55 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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