I Bridgestone Blizzak LM005 messi alla frusta durante un test

Pneumatici invernali: Bridgestone lancia il Blizzak LM005. Il top su asfalto freddo e bagnato, bene anche su neve

di Sergio Troise
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CERVINIA - Nella stagione invernale ricorre, puntuale, l’interrogativo: meglio 4 pneumatici adatti a tutte le stagioni (all season) oppure disporre di un doppio treno di gomme, uno per l’estate e uno specifico per l’inverno? Il mercato dice che la prima opzione (un treno di gomme per tutte le stagioni) è in crescita e attualmente copre, in Italia, il 17% della domanda. Ma i leader mondiali del settore, ovvero Bridgestone, pur disponendo di una gamma completa, in grado di rispondere a qualsiasi esigenza del mercato, non hanno dubbi: il doppio treno di gomme è la soluzione ottimale, in quanto assicura il meglio nelle condizioni più diverse e mette l’automobilista in condizione di affrontare gli imprevisti di un clima sempre più bizzarro e imprevedibile, con precipitazioni inaspettate, sbalzi di temperatura estremi e nevicate anche in zone insolite.

In questa ottica, il colosso giapponese ha presentato, sulle nevi di Cervinia, il nuovo pneumatico Blizzak LM005, invernale premium di ultima generazione declinato in 116 misure da 14 a 22 pollici (ne seguiranno altre 40 nel 2020), definito senza tanti giri di parole “il nuovo punto di riferimento per la guida su neve e ghiaccio e, soprattutto, il migliore per aderenza e capacità di tenuta sul bagnato” (è stato classificato in Classe A). Soprattutto, la Casa giapponese ha tenuto a sottolineare che “il nuovo pneumatico è anche frutto di un lavoro di ricerca portato avanti su un campione di oltre 20.000 automobilisti in tutta Europa”. E ancora: per sgombrare il campo da legittimi dubbi legati all’enfasi che accompagna un qualsiasi lancio commerciale, Bridgestone ha ricordato che le qualità del nuovo pneumatico sono state riconosciute dal TÜV SÜD, l’ente di certificazione indipendente che misura con criteri oggettivi le caratteristiche di un prodotto.

“Abbiamo sottoposto le nuove coperture invernali a test comparativi nelle condizioni più realistiche, ovvero montandole su auto identiche, sul medesimo percorso di prova, riscontrando tenuta in curva sul bagnato e capacità di frenata nettamente superiori” ha spiegato Stefano Modena, ex pilota di Formula 1 responsabile dei collaudi di Bridgestone Italia. E ha aggiunto: “A parità di macchina e di velocità, con il nuovo Blizzak abbiamo misurato un accorciamento della frenata di tre metri sul bagnato, un valore apparentemente minimo, che tuttavia può significare evitare un tamponamento o l’investimento di un pedone o di un animale”.

Un breve test sul ghiacciodromo di Cervinia, su un fondo inondato di neve, ci ha consentito di testare sommariamente le qualità del nuovo pneumatico montato a bordo di un’Audi con trazione integrale quattro. Non abbiamo incontrato la minima difficoltà nelle partenze su fondo viscido, fatta salva una minima esitazione in modalità Sport, quando l’effetto degli aiuti elettronici si riduce al minimo e le capacità di trazione sono affidate esclusivamente al grip delle gomme. Su neve si procede lentamente, dunque risultano nulli i problemi di tenuta in curva e si fa apprezzare l’eccellente capacità di arresto nelle frenate brusche e improvvise.

Ma al di là della capacità di muoversi su neve, il top del rendimento, con questa nuova gomma, lo si ottiene sull’asfalto freddo delle strade di montagna e, soprattutto, sul bagnato, dove l’aderenza al fondo stradale regala una sensazione di sicurezza davvero sorprendente. “Ciò lo si deve ai progressi compiuti sulle mescole, frutto dell’innovativa tecnologia Bridgestone Nano Pro-tech ad alto contenuto di silice, all’inedito disegno del battistrada e agli incavi più ampi al centro e nell’area della spalla” spiegano i tecnici della Casa giapponese.

“Il nostro nuovo prodotto – dice Stefano Parisi, numero uno di Bridgestone per l’Europa – rappresenta al meglio i progressi compiuti dalla nostra azienda, che nel 2017 ha investito 790 milioni di euro in attività di Ricerca e Sviluppo ed è in grado di assecondare nel migliore dei modi la crescita del mercato. Un mercato – aggiunge il manager – che dal 2014 a oggi, nell’ambito dei prodotti premium per l’inverno, è cresciuto di oltre il 50%”.

Presente in oltre 150 Paesi e dedito non solo alla produzione di pneumatici per auto, il colosso giapponese della gomma produce coperture anche per moto, biciclette, camion, bus, veicoli agricoli e industriali, aerei, tubi, cavi, cinghie, nastri trasportatori, cuscinetti antisismici per l’edilizia; nella sola area Emea (Europa, Africa, Medio Oriente) dispone di 18.300 dipendenti ed è presente anche in Italia con una fabbrica a Modugno (Bari), un doppio centro per attività di Ricerca e Sviluppo e prove dinamiche tra Castel Romano e Aprilia, al quale si è aggiunto di recente il Digital Garage, polo d’eccellenza specializzato in attività di archiviazione e analisi di dati mirato a studiare soluzioni per la mobilità del futuro.

“Il mondo sta cambiando e sarebbe riduttivo definirci produttori di pneumatici – tiene a sottolineare Parisi -. In casa Bridgestone è in atto un processo che ci vede impegnati a proporre soluzioni di mobilità in grado di rispondere alle esigenze di un futuro ormai ben delineato. Da tempo disponiamo di una tecnologia che consente di proseguire il viaggio anche con un pneumatico bucato o danneggiato, ma sappiamo bene che non basta. Entro il 2030 i veicoli saranno al 100% connessi, al 22% autonomi, al 33% condivisi e al 57% elettrici o ibridi. E noi stiamo lavorando per farci trovare pronti alle mutate esigenze del mondo che cambia. Fino al 2024 continueremo ad essere partner olimpici, rendendo credibile ciò che recita il nostro storico slogan: insegui il tuo sogno, non fermarti mai”.

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Mercoledì 13 Febbraio 2019 - Ultimo aggiornamento: 18-02-2019 10:32 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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