La nuova pista di wet handling di Bridgestone si trova all'interno dell'impianto di Aprilia (LT) che il costruttore utilizza per mettere a punto i propri prodotti per i mercati di Europa, Africa, Russia, Medioriente e India

Bridgestone, nuova pista per il wet handling presso il proving ground di Aprilia

di Nicola Desiderio
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Bridgestone ha inaugurato una pista la nuova pista di wet handling presso il suo European Proving Ground che si trova ad Aprilia, in provincia di Latina e a mezz’ora di macchina verso Sud da Roma. La nuova pista rimpiazza la vecchia ed integra il centro prove di riferimento del costruttore giapponese di pneumatici non solo per l’Europa, ma anche per Africa, il Medioriente, la Russia e l’India.

La nuova pista è costata circa 3 milioni di euro ed è stata progettata in collaborazione con l’Università di Pisa attraverso metodi di simulazione in realtà virtuale che hanno permesso di ricavare la forme e l’inclinazione ottimali stabilendo tutte le soluzioni tecniche necessarie per aggiornare la struttura alle esigenze dei clienti di Bridgestone, ovvero le case automobilistiche. Il circuito misura 1,7 km che diventano 2,2 (il 35% in più di prima) con le due varianti inseribili ed il suo asfalto è realizzato, dopo un lungo processo di valutazione, con un mix di inerti composto da quarzo bianco e adiabas.

L’obiettivo era ottenere una superficie con un coefficiente di aderenza superiore e perfettamente uniforme in ogni punto e che sia capace di mantenere le proprie caratteristiche per almeno 5 anni resistendo agli agenti chimici presenti nell’acqua. L’impianto che provvede a mantenerlo bagnato con un velo spesso 1 mm è composto da 6 km di tubi e 4.400 ugelli annegati lungo i cordoli che pompano nelle 8 ore di attività quotidiana 7 milioni di litri di acqua. Il 90% viene recuperato attraverso un impianto che provvede anche a purificarla e decalcificarla per preservare al massimo le proprietà della superficie. Anche per questo si utilizza una pista bagnata che, evitando che la gomma si depositi sulla superficie, mantiene costante nel tempo l’aderenza permettendo ai collaudatori di avere termini di raffronto costanti e affidabili.

A tenere tutto sotto controllo ci sono 180 sensori, 60 nodi elettronici e un sistema di raccolta dati che si serve di antenne wi-fi capaci di assicurare un flusso costante e senza interruzione di informazioni anche se le vetture viaggiano a 200 km/h, una punta irraggiungibile su questo tracciato. È stata prevista anche una protezione contro l’abbagliamento creato dal sole sulla superficie d’acqua, ma soprattutto è stata curata la sicurezza per le vie di fuga sostituendo la ghiaia con l’Argex, un’argilla espansa capace di fermare il veicolo uscito di pista nel 20% in meno di spazio e di evitare con più efficacia il suo ribaltamento.

La nuova pista rafforza il polo tecnico di Bridgestone in Italia composto dall’impianto di Aprilia e dal centro di ricerca e sviluppo che si trova appena 30 km più a Nord, a Castel Romano, e impiega 580 persone. Emilio Tiberio, Coo e Cto di Bridgestone EMIA ha definito l’impianto italiano come “il più moderno al mondo di Bridgestone” sottolineando come sia stato realizzato attraverso l’ascolto dei clienti e per rispondere alle sfida che i veicoli del futuro, in particolare quelli elettrici, pongono ad un costruttore di pneumatici in termini di progettazione e sviluppo per raggiungere gli obiettivi di prestazioni, sicurezza, rumorosità e sostenibilità ambientale.

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Lunedì 31 Gennaio 2022 - Ultimo aggiornamento: 01-02-2022 08:54 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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