La nuova Skoda Scala

Scala, funzionalità e spazio per tutti i gusti. Al volante della nuova compatta di Skoda

di Giampiero Bottino
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SPALATO – Badare al sodo pensando in grande. Così si potrebbe riassumere la filosofia della Skoda che – sfruttando al meglio la modularità della piattaforma Mqb del gruppo Volkswagen – riesce a essere «Simply clever» (Semplicemente intelligente, come recita il claim aziendale) anche per quanto riguarda l’abitabilità con vetture che spesso superano la lunghezza convenzionalmente stabilita per il segmento di competenza. È successo alla nuova Octavia, che seppur di poco sconfina nel segmento D al quale appartiene ufficialmente la Superb, la quale a sua volta rivaleggia con le più quotate protagoniste del segmento superiore sia per le dimensioni, sia per quanto riguarda lo spazio – davvero degno di un’ammiraglia – a disposizione dei passeggeri.
Ma la dimostrazione più evidente di questa propensione all’«upgrading» è fornito dalla più recente proposta del brand: la Skoda Scala che, pur usufruendo del pianale modulare trasversale (Mqb è l’acronimo della quasi impronunciabile definizione tedesca Modularer Querbaukasten) nella sua declinazione più compatta – la A0 che rappresenta l’architettura della piccola Polo – si inserisce nel segmento C che costituisce la spina dorsale del mercato europeo, superandone addirittura in lunghezza l’indiscussa regina, cioè l’inossibabile Golf.
 

 

I risultati dell’intelligente escalation dimensionale sono apparsi evidenti nel corso della prova su strada che ha accompagnato la presentazione internazionale della vettura, al debutto nel pieno dell’offensiva nel settore dei Suv (dopo Kodiaq e Karoq, è in arrivo il più piccolo Kamiq svelato al Salone di Ginevra) che rappresentano la fetta di mercato oggi più appetibile. Prima ancora di saggiarne il comportamento dinamico, la nuova arrivata ha immediatamente stupito per l’ampiezza dell’abitacolo, per la larghezza interna davvero insospettabile in una vettura di taglia comunque contenuta, come testimonia la lunghezza di 4.362 mm e per la capienza del bagagliaio il cui volume di 467 litri (1.410 se si abbattono gli schienali posteriore) lo colloca al vertice dalla categoria.

Basterà tutto questo, oltre alla linea originale e filante che disegna una sorta di connubio tra una berlina e una station wagon sportiva, alla ricchezza tecnologica in gran parte ereditata dai segmenti superiori, all’abbondante ricorso ai Led che sono di serie per quanto riguarda anabbaglianti, luci posteriori, diurne, di stop e retronebbia, mentre a richiesta è disponibile la versione full-led, alla connettività evoluta, per consentire alla Scala di svolgere il suo compito? Che non è tanto quello, tutt’altro che proibitivo, di non far rimpiangere la Rapid di cui prende il posto, quanto quello davvero sfidante di farsi largo nel mercato delle vetture più tradizionali che appare in sensibile declino? Ai posteri l’ardua sentenza, ma in Skoda si guarda con fiducia alle potenzialità della vettura dai contenuti senza dubbio importanti: «In fondo – ci dicono – se anche i Suv arrivano al 60% delle vendite, resta sempre un 40% di clienti fedeli a berline e wagon ai quali la Scala può dare una risposta credibile».

Una credibilità che si affida anche a soluzioni meccaniche di ultima generazione, che prevede al lancio tre moderne motorizzazioni, tutte turbo, brillanti e al tempo stesso rispettose dell’ambiente come dimostra il propulsore top di gamma 1.5 Tsi a benzina da 150 cv, abbinato al cambio Dsg doppia frizione a 7 rapporti che si è rivelato piacevole e divertente da guidare sulle strade a tratti tortuose ma dall’asfalto sempre impeccabile dell’entroterra croato, ma anche capace di diminuire ulteriormente i già contenuti livelli di consumi ed emissioni grazie al sistema di gestione attiva dei cilindri che quando le condizioni di guida lo consentono ne disattiva due su quattro.
 


A questo motore si affiancano un’altra unità a benzina, il 3 cilindri 1.0 Tsi da 115 c, e il turbodiesel 1.6 di pari potenza, entrambi offerti di serie con il cambio manuale a 6 marce, ma il turbodiesel può essere equipaggiato anche con la trasmissione Dsg. Solo cambio manuale, invece, per le altre motorizzazioni destinate a completare la gamma entro l’anno: a 5 marce nel caso del 3 cilindri Tsi da 95 cv atteso per l’estate (che equipaggerà il nuovo modello d’acceso, dal prezzo di 19.960 euro, del listino Scala), 6 rapporti per lo stesso motore nella versione G-Tec bi-fuel a metano da 90 cavalli in arrivo nell’ultimo trimestre.

Al momento del lancio ormai imminente il listino della compatta Skoda parte da 21.760 euro, per un’offerta ampia e articolata nella quale, scomparsa la tradizionale versione d’ingresso Active, figurano gli allestimenti Ambition, Style e Sport, quest’ultimo caratterizzato dal telaio ribassato e dal nuovo Chassis Control che consente tra l’altro di irrigidire la taratura degli ammortizzatori a vantaggio delle prestazioni e integra il selettore di guida con la scelta tra le modalità Normal, Sport, Eco e Individual.
 

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Lunedì 20 Maggio 2019 - Ultimo aggiornamento: 17:50 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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