La nuova Jeep Renegade

Renegade MY 2019. Design, comfort, infotainment e aiuti alla guida: ecco come cambia la nuova Jeep

di Giampiero Bottino
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BALOCCO - La Jeep Renegade può essere considerata il manifesto della straordinaria accelerazione che il simbolo dell’off-road made in Usa ha registrato da quando, assieme agli altri brand del gruppo Chrysler, è stato dapprima salvato – alla fine dello scorso decennio – dal fallimento grazie all’intervento del Fiat Group a guida Marchionne con cui – il 12 ottobre 2014, anniversario (data casuale?) della scoperta dell’America – si è successivamente integrato dando origine a Fca Group.
 

Sarebbe fin troppo provinciale attribuire il suo ruolo strategico esclusivamente al fatto – seppur significativo – che per la prima volta ci troviamo di fronte a una Jeep prodotta in Italia (a Melfi, dove nasce assieme alla «gemella (molto) diversa» 500X. In realtà, la motivazione ha un carattere più strategico, e si riallaccia alla decisione – era il 2015 – di fare di Jeep il marchio più globale del gruppo Chrysler, l’unico destinato a presidiare anche i mercati europei. Dove, però, era difficile prescindere da un modello più compatto rispetto agli standard Usa, e per questo più adatto alle esigenze (e alle strade) del Vecchio Continente.

Che la strategia, accompagnata dalla rivisitazione tecnica e stilistica dell’intera gamma, abbia pagato, lo dicono i numeri. Come ricorda il direttore Fca per il nostro mercato Gianluca Italia, le vendite Jeep nel mondo sono passate dalle 730.000 del 2013 ai circa 1,9 milioni attesi quest’anno. Un ritmo di crescita che nessun altro brand può vantare, e che non appare legato a specifiche situazioni territoriali: nell’area Emea, infatti, i volumi sono cresciuti di sei volte nel decennio, dalle 25.000 unità del 2010 alle 131.000 consuntivate nel 2017. E in Italia la performance è stata ancora più intensa, visto che le 3.600 Jeep consegnate nel 2010 sono diventate quasi 50.000 l’anno scorso. E il 2018 sembra proseguire sulla stessa strada, come indica il +90% registrato a maggio nella regione Emea e addirittura il +135% totalizzato in Italia, rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, che ha portato Jeep al 5% di quota. Un livello paragonabile a quello di marchi generalisti consolidati come Peugeot e Toyota. Sono risultati ai quali la Renegade ha dato un contributo importante, grazie agli 800.000 clienti conquistati nel mondo – di cui 120.000 in Italia – dal debutto avvenuto nel 2014.
 

 


Un ruolo da protagonista al quale non intende abdicare, vista la rapidità con cui la «piccola» di famiglia sa rimanere al passo con i tempi: a circa sei mesi dall’ultimo, corposo aggiornamento tecnologico la Renegade si presenta reduce da un profondo rinnovamento che ne ha ridisegnato molte caratteristiche. Dal punto di vista estetico, i miglioramenti ne hanno notevolmente avvicinato l’aspetto a quello di un’autentica icona del marchio, la Wrangler anch’essa reduce di una radicale evoluzione. I due modelli sono così accomunati da numerosi dettagli che ne evidenziano l’appartenenenza alla stessa stirpe, quella di vetture che alle straordinarie capacità off-road abbinano un comportamento stradale al di sopra di ogni sospetto.

Merito di una gamma motori innervata da alcune interessanti ed efficienti novità, ma anche di una robusta iniezione di tecnologie evolute che vanno ad arricchire dei contenuti già importanti come il sofiticato e apprezzato sistema di trazione integrale Jeep Active Drive che nella più completa versione Low arricchisce il dispositivo Selec-Terrain con il prezioso sistema di controllo della velocità in discesa che consente di affrontare in assoluta tranquillità le pendenze più estreme.

Per quanto riguarda le tecnologie Adas di assistenza alla guida è ora di serie la versione Plus del sistema di mantenimento della corsia di marcia che, in caso di superamento della linea di demarcazione senza la preventiva attivazione degli indicatori di direzione, interviene autonomamente sullo sterzo per riportare la vettura sulla «retta via».

Anche il riconoscimento della segnaletica stradale è diventato di serie sull’intera gamma, e ora la sua capacità di leggere i cartelli stradali gli consente – se il guidatore ha attivato il sistema di gestione intelligente della velocità – di adeguare automaticamente l’andatura dell’auto al limite vigente per non incorrere in eventuali sanzioni. Successivamente al lancio, previsto in Italia per la seconda metà di luglio con un listino indicativo da 22.000 euro, il sistema di parcheggio automatico verrà implementato con la capacità di aiutare il conducente anche durante le manovre di uscita, avvertendolo del possibile arrivo di veicoli non visibili a occhio nudo e potenzialmente in rotta di collisione.

Per quanto riguarda la sicurezza, chi viaggia sulla rinnovata Renegade può contare su un’ampia offerta di dispositivi opzionali, dall’allarme per il rischio di tamponamento con eventuale frenata automatica d’emergenza al cruise control adattativo, dal monitoraggio dell’angolo cieco a quello del traffico posteriore trasversale.
 

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Giovedì 19 Luglio 2018 - Ultimo aggiornamento: 20-07-2018 15:36 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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